Sostanze tossiche che i gatti possono inalare

Dic 11, 2019 | Gatto, Pronto Soccorso

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Esiste una grande varietà di sostanze che, se inalate, possono avere effetti pericolosi sui gatti.
In generale, queste sostanze sono le stesse che potrebbero causare problemi alle persone. Monossido di carbonio, fumo, fumi di candeggina e altri prodotti per la pulizia, insetticidi spray, sono solo alcune delle sostanze tossiche che possono essere inalate.

La maggior parte di esse irrita le vie respiratorie.
Ad esempio, il monossido di carbonio, prodotto dallo scarico delle auto, dagli apparecchi a gas o dai riscaldatori a cherosene, blocca la capacità del sangue di trasportare ossigeno. Questo può essere fatale se non trattato rapidamente.

Quali sintomi osservare

I segnali di allarme che possono far capire se il gatto ha inalato una sostanza tossica sono:

  • Tosse;
  • Lo sbavare;
  • Respirazione difficoltosa;
  • L’odore di fumo o sostanze chimiche nell’aria;
  • Stato di incoscienza o coma del micio.

Nel caso del monossido di carbonio, bisogna osservare la lingua, le gengive e gli altri tessuti rosso vivo all’interno della bocca.

Cure immediate

Se ha respirato una sostanza tossica e mostra uno o più sintomi sopra descritti, bisogna spostare il gatto in un’area aperta e ben ventilata con aria pulita.
Se l‘odore di fumo e di sostanze chimiche persistono, probabilmente il problema è di grave entità e bisogna chiamare immediatamente i vigili del fuoco.
Chiamare il veterinario, il più vicino ospedale per animali o il centro antiveleni per animali domestici.

Per approfondire la questione avvelenamento, consultare questa panoramica generale dei veleni, per saper agire in qualsiasi stato si trovi l’animale e per avere una visione d’insieme

Cure veterinarie

Diagnosi

La diagnosi si basa principalmente sulle informazioni fornite, quindi è necessario dare al veterinario quanti più dettagli possibile. Il veterinario eseguirà un esame approfondito sul gatto e vari test per determinare il danno fisiologico subito. I primi esami, di solito, includono i raggi X e gli esami del sangue, oltre alle altre procedure diagnostiche ritenute necessarie.

Trattamento

Il gatto sarà probabilmente messo sotto ossigeno, soprattutto se l’avvelenamento è causato dal monossido di carbonio. Nella maggior parte dei casi verranno utilizzati farmaci per alleviare l’irritazione e il gonfiore delle vie aeree, come i corticosteroidi. Possono essere somministrati farmaci aggiuntivi per aiutare la respirazione o il cuore, nonché liquidi per via endovenosa e altre cure di supporto.

Vita e gestione

In caso di irritazione grave, può insorgere un’infezione secondaria con conseguente polmonite. Ciò richiede la somministrazione di antibiotici e può rendere necessario il ricovero in ospedale. Si consiglia di capire quali sintomi non passano o addirittura peggiorano. In caso di sospetto di danni permanenti ai polmoni o di altri problemi a lungo termine, il veterinario darà tutte le informazioni necessarie.

Prevenzione

Per proteggere il gatto, valgono le stesse precauzioni che si adottano per proteggere se stessi e la propria famiglia. Bisogna, quindi, conservare detergenti e solventi in contenitori sigillati riponendoli in locali ben ventilati. Non lasciare l’auto in funzione all’interno del garage. Assicurarsi che gli apparecchi a gas, i riscaldatori a cherosene e i caminetti funzionino correttamente e siano ben ventilati. Equipaggiare la casa con rilevatori di monossido di carbonio. Infine, fare attenzione ai movimenti del gatto in modo che non rimanga intrappolato in un’area in cui sarebbe a rischio di esposizione a questi veleni.

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