Mastocitoma del gatto: cause, cura, terapia e prevenzione

Ott 5, 2022 | Gatto, Malattie

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Il mastocitoma del gatto è una malattia molto frequente ed ha molte caratteristiche in comune con il mastocitoma del cane. Si tratta di un disturbo su cui è necessario intervenire velocemente per evitare conseguenze molto gravi. In questa guida approfondiremo il tema per darti la possibilità di saperne di più sul mastocitoma del gatto; ti consigliamo, comunque, al primo apparire dei sintomi di scaricare l’app di DoctorVet e registrare tutte le informazioni sul tuo gatto. Attraverso questa applicazione gratuita avrai un contatto diretto con esperti di settore da consultare ogni volta che ne avrai bisogno e allo stesso tempo tenere sotto controllo lo stato di salute del tuo animale.

Come riconoscere il mastocitoma

Il mastocitoma del gatto adulto è una neoplasia maligna che origina dai mastociti, delle cellule immunitarie che hanno origine nel midollo osseo. Non è semplice da individuare: si può presentare sotto forma di un singolo nodulo cutaneo che tende a cambiare nel tempo, muovendosi o crescendo in dimensione, oppure può svilupparsi all’interno del corpo ed essere riconosciuto solo con analisi specifiche. In questo caso è fondamentale sapere quali sono i sintomi per poter portare subito il gatto da un veterinario per sottoporlo ad una serie di esami. È essenziale rivolgersi ad un professionista per intervenire con tempi e modi corretti e scongiurare conseguenze drammatiche.

cause del mastocitoma nel gatto

Il mastocitoma si può presentare sotto forma di un singolo nodulo cutaneo che tende a cambiare nel tempo, muovendosi o crescendo in dimensione, oppure può svilupparsi all’interno del corpo ed essere riconosciuto solo con analisi specifiche.

Sintomi del mastocitoma nel gatto

sintomi del mastocitoma nel gatto sono:

Le zone della testa e del collo sono le aree più comunemente colpite e sono facili da individuare perché il gatto tende a grattarsi e leccarsi a causa dell’infiammazione.

Il sintomo più riconoscibile per il mastocitoma del gatto rimane comunque la presenza di noduli di dimensioni variabili, che tendono a spostarsi o ingrandirsi: se ti rendi conto che il tuo animale ha un piccolo bozzo con queste caratteristiche, rivolgiti subito ad un veterinario. Sarà il professionista di riferimento, poi, a sottoporlo alle analisi corrette.

Causa del mastocitoma nel gatto

Le cause del mastocitoma del gatto non sono semplici da individuare: spesso, negli animali, come nell’uomo, rimangono del tutto sconosciute persino dopo la morte. Quello che possiamo fare è concentrarci sui sintomi e cercare di intervenire per tempo su quelli per evitare drammatiche conseguenze. Tradizionalmente, comunque, i fattori che portano alla formazione di un mastocitoma del gatto sono:

  • Ambientali;
  • Genetici;
  • Ereditari.

I nostri animali domestici hanno una struttura corporea simile alla nostra: per mantenersi in salute hanno bisogno di fare una vita sana.

Dove si localizza il mastocitoma

Esistono due forme di localizzazione del mastocitoma nel gatto: la cutanea e la forma viscerale. La prima solitamente curata attraverso la chirurgia e più facilmente riconoscibile, si presenta come un nodulo subcutaneo più frequentemente localizzato intorno alla testa e al collo. La seconda, viscerale, è una forma metastatica di mastocitoma che ha preso origine dalla milza o dall’intestino.

In queste forme di mastocitoma viscerale, il gatto manifesta sintomi vaghi ed è molto più difficile da individuare se non con analisi specifiche.

cura e prevenzione del mastocitoma nel gatto

Generalmente il mastocitoma nel gatto si localizza nella testa o nel collo. Può però essere individuato anche internamente generato dalla milza o dall’intestino.

Diagnosi del mastocitoma nel gatto

Per ottenere una diagnosi certa del mastocitoma del gatto adulto il primo passo è la citologia del nodulo. Una volta ottenuti i risultati di questo primo esame, il tumore avrà bisogno di essere stadiato. La stadiazione serve per scoprirne lo stadio e, di conseguenza, affidarsi al veterinario nella scelta delle opzioni terapeutiche migliori.

Il linfonodo, prelevato dal professionista tramite ago aspirato, verrà analizzato e in base alle risultanze si procederà con le radiografie del torace, l’ecografia addominale e la citologia di fegato, milza o di altre zone in base alle lesioni individuate.

Il medico provvederà poi a prescrivere anche esami del sangue di base, insieme al profilo coagulativo ed all’esame delle urine. Tutti questi esami consentiranno di ottenere un quadro completo della situazione.

Stadiazione del mastocitoma

Il mastocitoma del gatto ha 5 stadi che ne definiscono la gravità:

  • stadio 1: tumore circoscritto senza coinvolgimento del linfonodo regionale
  • stadio 2: tumore circoscritto con coinvolgimento del linfonodo regionale
  • stadio 3: tumore multiplo e/o localmente infiltrante i tessuti circostanti senza coinvolgimento del linfonodo regionale
  • stadio 4: tumore multiplo e/o localmente infiltrante i tessuti circostanti con coinvolgimento del linfonodo regionale
  • stadio 5: una singola lesione o multipla accompagnata da metastasi a distanza.

Sarà il veterinario ad assegnare uno stadio al tuo gatto e a indirizzarti verso la terapia corretta.

Cura, trattamenti e prevenzione al mastocitoma

La cura del mastocitoma del gatto prevede 3 tipi di trattamento, che possono essere anche combinati tra loro in base alla gravità della situazione:

  • Chirurgia;
  • Radioterapia;
  • Chemioterapia.

Il veterinario, dopo aver stabilito la stadiazione del tumore, in base all’età dell’animale, alle caratteristiche della malattia e alle prospettive di vita, deciderà il tipo di intervento. Purtroppo non esiste ancora una terapia preventiva del mastocitoma del gatto: le uniche indicazioni consistono nel garantirgli uno stile di vita equilibrato, con un’alimentazione sana, una corretta idratazione e tutte le possibilità necessarie per svolgere i normali movimenti quotidiani.

Alimentazione consigliata

Ogni gatto, per stare bene e non sviluppare malattie importanti come il mastocitoma, ha bisogno di avere un’alimentazione equilibrata. Dovresti, quindi, somministrargli del cibo:

  • a temperatura caldo tiepida;
  • variegato: carne, pesce e verdure;
  • con una percentuale di grassi di circa il 25%,
  • con un’alta percentuale di acqua per mantenerlo idratato.

Ogni gatto, comunque, ha le sue preferenze che possono cambiare nel corso degli anni e le proprie esigenze che dipendono dalla sua salute. Rivolgiti al tuo veterinario di fiducia per sapere cosa avrebbe bisogno di mangiare (cibo umido o secco?) e con quale frequenza.

FAQ – DOMANDE E RISPOSTE SUL MASTOCITOMA DEL GATTO

Come riconoscere il mastocitoma nel gatto?

Il mastocitoma del gatto può essere riconosciuto facilmente nel caso in cui sia cutaneo: la zona presenterà un rigonfiamento che tenderà a cambiare forma e grandezza nel tempo; nel caso in cui fosse invece interno, potrà essere trovato solo grazie ad apposite analisi somministrate dal veterinario; ecco perché è importante monitornarne sempre i sintomi.

Quali sono le aspettative di vita del gatto con mastocitoma?

In media la sopravvivenza di un gatto con il mastocitoma si aggira intorno ai 45 mesi ma tutto dipende dalla stadiazione e dall’età del gatto. Rivolgiti al tuo veterinario di fiducia per avere una stima completa e approfondita.

Quali sono le terapie da fare in caso di mastocitoma?

Il mastocitoma del gatto si cura in modo diverso a seconda del tipo di stadiazione. Si può intervenire con terapia chirurgica, con chemioterapia o con radioterapia o con una combinazione di due delle precedenti, secondo le prescrizioni del veterinario.

Quali sono gli esami consigliati per diagnosticare il mastocitoma?

Oltre alla citologia del nodulo del mastocitoma del gatto, il veterinario prescriverà radiografie del torace, ecografia addominale, analisi del sangue e delle urine, oltre alla citologia di eventuali lesioni riscontrate.

Esiste una cura per guarire dal mastocitoma?

Non esiste una formula magica per guarire dal mastocitoma del gatto: bisogna portare velocemente l’animale dal veterinario, che, dopo gli appositi esami deciderà se sottoporlo ad un intervento chirurgico o a chemioterapia o radioterapia e avrà il dovere di chiarire quali saranno le aspettative di vita.

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