Alimentazione cane e gatto con problemi al fegato

Mar 11, 2019 | Alimentazione

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Funzionalità Epatica

Il fegato è una ghiandola connessa all’apparato digerente che ha moltissime funzioni:

  • metabolismo proteico: sintesi di albumina, proteine di fase acuta, fattori della coagulazione, regolazione del metabolismo amminoacidico, detossificazione dell’ammoniaca e sintesi dell’urea.
  • metabolismo dei carboidrati: metabolismo e accumulo di glicogeno,omeostasi del glucosio, gluconeogenesi.
  • metabolismo dei lipidi: sintesi di trigliceridi, fosfolipidi, colesterolo, ossidazione dei lipidi e produzione dei chetoni, sintesi delle lipoproteine, escrezione di colesterolo ed acidi biliari.
  • metabolismo delle vitamine: accumulo ed attivazione delle vitamine B e K, attivazione della vitamina D e sintesi della vitamina C.
  • metabolismo ormonale: degradazione di peptidi e ormoni steroidei.
  • funzione di accumulo: di vitamine, lipidi, glicogeno, rame, ferro e zinco.
  • funzione di digestione: sintesi degli acidi biliari, digestione e assorbimento dei lipidi, assorbimento delle vitamine A, D, E, K.
  • detossificazione ed escrezione: di ammoniaca, farmaci e sostanze tossiche.

Si capisce bene, quindi, quanto sia importante mantenere un buon stato nutrizionale sopratutto se l’animale ha in corso malattie o patologie di natura epatica. Un animale con problemi al fegato probabilmente dovrà convivere con questa patologia tutta la vita. Possiamo però aiutarlo a vivere una lunga e dignitosa vita.

Che tipo di alimentazione adottare?

Un’alimentazione corretta è la base di una buona salute anche se si hanno patologie, malattie o impedimenti. Nei cani con epatopatie abbiamo segni clinici variabili:

  • perdita di peso,
  • vomito,
  • diarrea,
  • letargia,
  • ittero (*pigmentazione giallastra delle mucose e della pelle)
  • ascite (*raccolta di liquido nella cavità addominale, pancia)
  • feci acoliche (pallide).

La perdita di peso e quindi di massa muscolare può aumentare il rischio di encefalopatia epatica, una delle complicazioni più pericolose delle malattie epatiche.

Una dieta specifica per l’epatopatia deve apportare la giusta quantità di energia e principi nutritivi per soddisfare i fabbisogni basilari ed evitare la malnutrizione, evitare di danneggiare ulteriormente il fegato prevenendo l’accumulo di radicali liberi e rame, aiutando la rigenerazione delle cellule del fegato (epatocellulare) cercando di ridurre il rischio di complicazioni metaboliche.

L’importanza di una dieta

Proteine

La dieta serve a prevenire la perdita di peso fornendo proteine (almeno il 20% delle calorie della dieta). Devono essere di elevata qualità per essere facilmente digeribili.

Tra le proteine si preferiscono quelle di origine animale (tacchino, pollo, pesce bianco), ma è anche vero che quelle di origine vegetale (soia) hanno un più alto contenuto di fibre che aiutano in caso di epatopatie. Alcune proteine possono essere fornite da altre fonti come i latticini.

Lipidi

Gli animali con problemi epatici hanno poco appetito quindi il cibo deve fornirgli molta energia. I grassi ne contengono molta.

Carboidrato

Aiutano la digestione e rimuovono l’ammoniaca in eccesso. Si possono utilizzare carboidrati complessi (riso, pasta, avena) che devono essere semplificati nell’intestino prima di arrivare poco a poco nel fegato per essere accumulati.

Additivi e supplementi

Spesso l’animale può aver  bisogno di integrare potassio nella sua dieta (come in casi di anoressia, vomito e diarrea che causano ipokalemia, mancanza di potassio nel sangue).

Se il tuo migliore amico si trova in uno stato avanzato di patologie epatiche, è possibile che i radicali liberi aumentino vertiginosamente causando una carenza di vitamine. Quindi è fondamentale l’integrazione con antiossidanti (come lo zinco e la vitamina E).

Nell’ epatite acuta l’alimentazione va iniziata gradualmente con pasti piccoli e frequenti per non sovraccaricare il fegato. Esistono in commercio diete per epatopatie complete e bilanciate, appetibili e digeribili. Le diete casalinghe sono più difficili, se si intende seguire questa strada rivolgersi ad un veterinario nutrizionista esperto.

Nei cani che risultano malnutriti e anoressici per più di 72 ore si può optare per l’alimentazione forzata con sonda rinogastrica (narice-stomaco, per nutrizioni assistite brevi, massimo una settimana), esofagostomica (tecnica chirurgica che richiede l’anestesia generale per pazienti che richiedono una nutrizione assistita anche di anni) o gastrostomica (lasciate in sito per lunghi periodi).

Si inizia a somministrare una dieta liquida da diluire in acqua, pasti piccoli e frequenti (anche ogni ora), per poi aumentare in modo graduale il volume dei boli e ridurre la frequenza a 4-6 volte al giorno.

Malattie del fegato

Nelle malattie al fegato – malattie epatiche – rientrano una serie di patologie tra cui il danneggiamento delle cellule del fegato, oppure dei tessuti o delle funzioni epatiche.

Spesso quando ci sono danneggiamento o malfunzionamenti, il fegato può essere o infiammato oppure ingrossato, proprio perché si sono compromesse le sue funzioni. Quando viene palpata la zona può dare dolore all’animale. Le malattie del fegato non sono facili da diagnosticare, per questo un controllo approfondito dal veterinario è sempre da consigliare.

Sintomi malattie al fegato, epatopatie

Ci sono alcuni sintomi che possono farci suonare un campanello d’allarme, come per esempio:

  • ittero (ingiallimento della pelle)
  • ascite, accumulo di liquidi nell’addome
  • nausea e vomito
  • perdita di appetito
  • stanchezza eccessiva
  • urine scure
  • feci chiare o grigiastre

Con il trascorrere della patologia epatica sono frequenti complicazioni come:

  • infezioni batteriche
  • insufficienza epatica
  • cirrosi epatica
  • ipeterensione
  • varici esofagee con sanguinamento
  • denutrizione
  • cancro al fegato

Le malattie del fegato possono essere acute o croniche, e quando vengono diagnosticate devono essere trattate tempestivamente, non solo con i farmaci, ma anche con una adeguata terapia alimentare.

 

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