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Zanzare e pappataci: un problema serio per il cane
Le zanzare e i pappataci sono insetti ematofagi che rivestono un ruolo cruciale nella trasmissione di diverse malattie infettive, sia per gli esseri umani che per gli animali. In particolare, per cani e gatti, questi parassiti possono essere vettori di patologie gravi come la filariosi e la leishmaniosi. La filariosi, causata da un parassita che infetta il cuore e i polmoni degli animali, e la leishmaniosi, una malattia che colpisce principalmente la pelle e gli organi interni, sono malattie che richiedono diagnosi tempestive e trattamenti adeguati.
Con il cambiamento delle condizioni climatiche e l’aumento della mobilità, questi parassiti stanno diventando un problema sempre più diffuso, mettendo in pericolo la salute di animali domestici e selvatici. Come veterinari, il nostro compito è informare i proprietari di animali sugli approcci preventivi e terapeutici per proteggere i loro compagni da queste insidie invisibili ma pericolose.
Le zanzare sono diffuse ovunque. I pappataci sono prevalentemente diffusi nel centro-sud Italia ma da diversi anni sono stati riscontrati anche al Nord. Zanzare e pappataci sono oggetto di particolare attenzione in ambito medico veterinario per il loro ruolo della diffusione di germi e malattie, sia nell’uomo che negli animali. Oltre a recare fastidio, nei cani le punture di zanzare e pappataci possono causare:
- Prurito, ponfi e reazioni allergiche: Le punture di zanzare, pappataci e flebotomi provocano una reazione del sistema immunitario, che generalmente si manifesta con prurito, arrossamento e gonfiore (ponfi). In alcuni casi, soprattutto nei soggetti sensibili, possono verificarsi reazioni allergiche più gravi, come orticaria o dermatiti.
- Le zanzare possono trasmettere la filariosi: La filariosi è causata da un parassita nematode che viene trasmesso tramite la puntura di zanzare infette. Questo parassita si sviluppa nel cuore e nelle arterie polmonari dell’animale o dell’uomo, causando gravi problemi cardiovascolari, come insufficienza cardiaca, ipertensione polmonare e danni agli organi vitali.
- I pappataci trasmettono la temutissima leishmaniosi: I pappataci sono vettori di Leishmania, un parassita che causa la leishmaniosi, una malattia che può avere forme cutanee o viscerali. La leishmaniosi può portare a ulcere cutanee, danni agli organi interni come milza e fegato e gravi debilitazioni, soprattutto se non trattata in tempo.
Differenza fra zanzare pappataci e flebotomi
Le zanzare, i pappataci e i flebotomi sono tutti insetti ematofagi, ma appartengono a famiglie diverse e si distinguono per caratteristiche morfologiche, comportamentali e per le malattie che trasmettono. Quindi, mentre pappataci e flebotomi si riferiscono a insetti simili (con quest’ultimo termine usato in modo più specifico), le zanzare sono una famiglia completamente diversa, con caratteristiche distintive
Flebotomi: Anche noti come “pappataci” in alcune regioni, appartengono alla famiglia Psychodidae. Sono insetti di piccole dimensioni, con un volo simile a quello di piccole falene, e sono principalmente responsabili della trasmissione della leishmaniosi.
Zanzare: Appartengono alla famiglia Culicidae e sono famose per la loro capacità di trasmettere malattie come la malaria, la dengue e la filariosi. Sono più grandi, hanno ali lunghe e sottili, e volano durante la notte o al crepuscolo.
Pappataci: Sono un tipo di zanzara appartenente alla famiglia Ceratopogonidae, ma più piccoli e con un volo meno evidente. Trasmettono malattie come la leishmaniosi e la filariosi, preferendo aree più calde e secche.
Prevenzione dalle zanzare, flebotomi e dai pappataci
La prevenzione è l’elemento fondamentale nella lotta contro le malattie trasmesse da zanzare e pappataci, come la filariosi e la leishmaniosi. Esistono diverse strategie per proteggere i nostri animali domestici e ridurre il rischio di infezione. La prevenzione integrata, che combina questi approcci, rappresenta la miglior difesa contro le malattie trasmesse da zanzare e pappataci, mantenendo così il benessere e la salute dei nostri animali.
- Repellenti e collari antiparassitari: I collari specifici per la protezione contro zanzare e pappataci sono tra i metodi più efficaci. Questi collari rilasciano sostanze che allontanano gli insetti, riducendo il rischio di puntura. I repellenti per ambienti, come gli spray o gli diffusori, possono essere utilizzati anche per proteggere l’area circostante.
- Farmaci preventivi: Per la filariosi, esistono farmaci da somministrare regolarmente (mensilmente o annualmente) che prevengono l’infezione da filaria. Questi farmaci sono solitamente a base di ivermectina o moxidectina e possono essere somministrati sotto forma di compresse, spot-on o iniezioni.
- Controllo degli ambienti esterni: È importante ridurre al minimo i punti di ristagno d’acqua, che sono luoghi ideali per la riproduzione di zanzare e pappataci. Assicurarsi che i vasi, le fontane e le piscine non diventino serbatoi di larve può limitare la proliferazione di questi insetti. Anche l’uso di zanzariere nelle finestre e porte aiuta a mantenere gli insetti fuori dalle abitazioni.
- Visite veterinarie regolari: Il monitoraggio della salute dell’animale attraverso visite periodiche è essenziale. Durante le visite, il veterinario può eseguire test specifici per la filariosi o la leishmaniosi e consigliare il trattamento preventivo più adatto in base all’ambiente e al rischio dell’animale.
- Limitare l’esposizione: Durante la stagione di maggiore attività dei pappataci e delle zanzare (primavera ed estate), è consigliabile limitare l’esposizione degli animali all’esterno durante le ore di maggior attività dei parassiti, che generalmente sono all’alba e al tramonto.
- Vaccinazione: Esiste una vaccinazione contro la leishmaniosi che può essere somministrata per proteggere i cani. Sebbene non fornisca una protezione totale, rappresenta un utile strumento in combinazione con altre misure preventive.
Il pappatacio e la zanzara comune sono particolarmente attivi da aprile ad ottobre nelle ore serali e notturne mentre nelle ore calde riposano nascosti. Fa eccezione la zanzara tigre che attacca le sue prede sia di giorno che di notte.
Le zanzare sono note a tutti ma non tutti sanno che i pappataci, o flebotomi, insetti di 2-3 mm simili a moscerini, sono dei veri e propri parassiti poichè le femmine succhiano il sangue. Zanzare e pappataci possono trasmettere malattie e patologie al cane e al gatto anche molto serie. La prevenzione è la strategia migliore. Le zanzare possono veicolare e provocare la filarosi, i pappataci invece la leishamniosi
Sintomi delle punture di zanzare, pappataci e flebotomi
Le punture di zanzare, pappataci e flebotomi possono causare una serie di sintomi variabili, che vanno dalle reazioni cutanee localizzate alla debilitazione generale, fino alla trasmissione di malattie più gravi. Ecco un approfondimento su come queste punture influenzano la salute:
Reazioni cutanee
Le punture di questi insetti stimolano la reazione del sistema immunitario dell’organismo, che può portare a sintomi localizzati sulla pelle:
- Zanzare: Le punture causano comunemente prurito, arrossamento e gonfiore nell’area interessata. In alcuni casi, si possono verificare reazioni più intense come dermatiti o orticaria, soprattutto in soggetti particolarmente sensibili. La zona colpita può diventare dolorante o infiammata, soprattutto in caso di infezione secondaria a grattamento.
- Pappataci: Le punture di pappataci possono essere accompagnate da prurito intenso e da una sensazione di bruciore. In alcuni casi, la reazione cutanea è meno evidente rispetto alle zanzare, ma possono comunque comparire piccole lesioni infiammatorie, soprattutto in caso di infezione. La reazione può variare a seconda della sensibilità del soggetto e della specie di pappataci.
- Flebotomi: I flebotomi, a differenza delle zanzare, tendono a causare un dolore immediato e un leggero gonfiore alla puntura. Sebbene la reazione locale possa essere simile a quella delle zanzare, i flebotomi sono più spesso associati a lesioni più evidenti, che possono evolvere in piaghe o ulcere, in particolare in caso di trasmissione della leishmaniosi.
Debilitazione generale
Oltre alle reazioni cutanee, le punture di questi insetti, specialmente quando avvengono ripetutamente o in contesti di alta infestazione, possono portare a un indebolimento generale dell’organismo:
- Zanzare: Sebbene generalmente le zanzare non causino debilitazione diretta con le loro punture, la trasmissione di malattie come la malaria o la filariosi può comportare gravi conseguenze per la salute, portando a stanchezza, febbre, dolori muscolari e debolezza.
- Pappataci: La debilitazione si verifica principalmente quando i pappataci trasmettono la leishmaniosi, una malattia che può avere effetti debilitanti sugli animali e sull’uomo. Sintomi come febbre, perdita di peso, danni agli organi interni e danni cutanei sono comuni.
- Flebotomi: La debilitazione da puntura di flebotomi è legata alla trasmissione della leishmaniosi, che può portare a sintomi gravi e debilitanti come stanchezza, febbre, perdita di peso, lesioni cutanee croniche e danni agli organi vitali, come il fegato e i reni. Questi effetti sono particolarmente pericolosi se non trattati tempestivamente.
Trasmissione di malattie
Le punture di zanzare, pappataci e flebotomi sono responsabili della trasmissione di malattie gravi come la leishmania e la filaria:
- Flebotomi: I flebotomi trasmettono la leishmaniosi, in particolare la forma viscerale, che può essere letale se non trattata. Altri sintomi legati alla trasmissione includono febbre, ingrossamento della milza, danni ai reni e grave debilitazione fisica.
- Zanzare: Le zanzare sono tra i principali vettori di malattie infettive come la malaria, la dengue, il virus Zika e la filariosi. La trasmissione di queste malattie può portare a sintomi sistemici, febbre, debolezza e, in alcuni casi, complicazioni gravi come danni agli organi.
- Pappataci: Questi insetti sono i principali vettori della leishmaniosi, una malattia che può essere tanto debilitante quanto pericolosa. La leishmaniosi può manifestarsi in forma cutanea o viscerale, con sintomi che vanno da ulcere cutanee a danni a organi interni vitali, con possibili complicazioni mortali se non trattata.
Le punture di pulci, zecche, zanzare e pappataci causano al cane stress e fastidi. Possono inoltre debilitarlo. Attraverso le punture i parassiti possono trasmettere virus, batteri e altri agenti infettivi responsabili di malattie pericolose.
Come avviene la trasmissione delle malattie
Quando pungono il cane per succhiare il sangue, quasi tutti i parassiti rilasciano saliva mista ad una sostanza anestetizzante che impedisce alla preda di avvertire la loro presenza, cosi da poter agire indisturbati. E’ attraverso questa iniezione che i parassiti possono trasmettere i germi di cui sono portatori. Tutte le malattie veicolate in questo modo prendono il nome di malattie trasmesse da vettore.
Filarosi
La filariosi è una malattia parassitaria causata da un nematode del genere Dirofilaria, trasmessa principalmente tramite la puntura di zanzare infette che, nutrendosi del sangue di un animale infetto, acquisiscono le microfilarie. Queste microfilarie si sviluppano all’interno dell’insetto e, successivamente, vengono inoculate nel sangue di un nuovo ospite durante il pasto ematico della zanzara. La malattia si manifesta in due forme principali: la filarosi cutanea e la filarosi cardiopolmonare.
Filarosi cutanea
La filarosi cutanea è una forma della malattia che colpisce principalmente l’uomo e talvolta altri animali. È caratterizzata dalla presenza di piccoli noduli sotto la pelle, che sono il risultato della migrazione del parassita, ma non intacca organi interni vitali. Le microfilarie, una volta introdotte nel corpo, migrano attraverso i tessuti sottocutanei, e il sistema immunitario reagisce provocando infiammazione e formazione di noduli. Questi noduli possono diventare visibili sulla pelle, in particolare nelle aree più superficiali dell’epidermide. La filarosi cutanea non è generalmente letale per l’uomo, ma può causare fastidio, dolore e, in alcuni casi, complicazioni se non trattata.
Filarosi cardiopolmonare
La filarosi cardiopolmonare, invece, è la forma che presenta le maggiori problematiche sanitarie, in particolare per gli animali, ma anche per gli esseri umani, sebbene in maniera meno grave. Il parassita si sviluppa all’interno del cuore e dei polmoni, portando a gravi danni a questi organi vitali. Nei cani e in altri animali domestici, le filarie adulte possono colonizzare le camere cardiache, causando ostruzioni vascolari, insufficienza cardiaca, ipertensione polmonare e danni ai polmoni stessi. La conseguente difficoltà respiratoria, la debolezza, il calo di peso e l’affaticamento sono alcuni dei sintomi comuni.
Sebbene la filarosi cardiopolmonare non sia letale per l’uomo, la gravità della malattia negli animali non deve essere sottovalutata, poiché il trattamento richiede un intervento tempestivo e spesso complesso. Se non trattata, può portare a una progressiva insufficienza cardiaca e respiratoria, compromettendo gravemente la salute dell’animale. In alcuni casi, la presenza di filarie nel cuore può risultare fatale.
Prevenzione e trattamento della filarosi
La filariosi cardiopolmonare negli animali, soprattutto nei cani, può essere prevenuta mediante farmaci profilattici che inibiscono lo sviluppo delle microfilarie. Questi farmaci vengono somministrati regolarmente (mensilmente o annualmente) per evitare l’infezione. Per la filarosi cutanea, il trattamento è principalmente locale e può includere farmaci antiparassitari specifici per eliminare il parassita.
In entrambi i casi, la prevenzione passa anche attraverso il controllo delle zanzare, evitando che gli animali siano esposti alle punture, soprattutto durante la stagione calda, quando l’attività degli insetti è maggiore. In sintesi, la filariosi è una malattia grave e potenzialmente pericolosa per gli animali, che può avere un impatto devastante sulla loro salute se non trattata tempestivamente. Una buona prevenzione, attraverso l’uso di farmaci e il controllo dell’ambiente, è fondamentale per proteggere gli animali e ridurre il rischio di infezione.
Leishmaniosi
La leishmaniosi canina è una grave malattia che può colpire il cane e talvolta anche l’uomo. Per veicolare la leishmaniosi è necessario il pappatacio che attraverso la puntura trasmette all’organismo ospite un microorganismo in grado di infettare il cane.
La malattia può rimanere latente per molto tempo e i primi sintomi sono molto generici (scarso appetito, dimagrimento e stanchezza). In seguito al coinvolgimento di molti organi interni, compaiono alterazioni sulla pelle (forfora e perdita di pelo), ingrossamento dei linfonodi e problemi renali. La leishmaniosi ha generalmente un andamento cronico e nei casi più gravi può portare alla morte del cane. La Leishamniosi è considerata una malattia molto grave.
La terapia è complessa e i farmaci disponibili possono solo rallentare il decorso della malattia e alleviare i sintomi.
Per ridurre la possibilità di contrarre la leishmaniosi, è necessario usare un antiparassitario che abbia effetto repellente contro i pappataci e una riconosciuta attività nel ridurre il rischio di trasmissione di leishmaniosi (verificare sulla confezione e sul foglio illustrativo). E’ disponibile un vaccino che può essere impiegato come ulteriore mezzo di prevenzione in associazione ai repellenti.
La prevenzione è il modo migliore per proteggere il cane dai parassiti e dalle loro punture. Si può agire sull’ambiente frequentato dal cane con insetticidi ambientali, si può evitare l’esposizione dell’animale ai parassiti nei luoghi e negli orari più a rischio ma, soprattutto, si deve scegliere un buon prodotto antiparassitario che si adatti alle abitudini di vita del cane e della sua famiglia.
Attraverso le punture i parassiti esterni arrecano fastidi, sofferenze, debilitazioni e malattie al nostro cane. E’ buona norma prevenire piuttosto che curare, sopratutto in queste circostanze che continuano in tutte le stagioni dell’anno e tenendo conto della pericolosità di alcune malattie che zecche, zanzare e pappataci possono trasmettere.
Nella scelta dell’antiparassitario occorre tenere conto delle modalità di azione di ciascun prodotto. E’ importante ricordare che solo i prodotti dotati di effetto repellente agiscono prima che la maggior parte dei parassiti abbiano il tempo di pungere.
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FAQ – Domande e risposte sulle zanzare, pappataci e flebotomi
I pappataci sono insetti ematofagi che possono trasmettere la leishmaniosi, una malattia grave per i cani, causando danni alla pelle e agli organi interni.
Utilizzare collari antiparassitari, trattamenti spot-on, e farmaci preventivi. Limitare l’esposizione all’alba e al tramonto, quando gli insetti sono più attivi.
Sì, le zanzare possono trasmettere la filariosi, un parassita che infetta il cuore e i polmoni dei cani.
Le punture causano prurito, gonfiore e possono portare a reazioni allergiche, ma i sintomi gravi si manifestano solo se il cane contrae la leishmaniosi.
Il periodo di maggiore attività di questi insetti va dalla primavera all’autunno, specialmente al crepuscolo e durante la notte.
Se sospetti che il tuo cane abbia la filariosi, contatta subito il veterinario per una diagnosi tramite test specifici e per avviare il trattamento tempestivo.
I pappataci sono più comuni in aree calde e umide, ma la loro distribuzione sta aumentando anche in regioni più temperate a causa dei cambiamenti climatici.
Oltre ai trattamenti preventivi, limitare l’esposizione del cane all’aria aperta durante le ore di maggiore attività degli insetti e utilizzare spray repellenti ambientali aiuta a ridurre il rischio.
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