Come abituare il cane cucciolo o adulto a stare da solo
Abituare il cane a stare da solo è una preoccupazione di molti padroni e può riguardare sia cani cuccioli sia cani adulti. Questo perché il cane è un animale sociale e spesso vive come una punizione l’essere lasciato solo. Ci sono casi in cui si parla proprio di ansia da separazione, un termine tecnico della medicina veterinaria, che indica il modo traumatico in cui alcuni cani vivono la separazione dal proprio padrone.
In queste circostanze il cane soffre nello stare solo anche pochi minuti, si agita, abbaia e raspa su pavimento e porte. Per casi simili, esistono delle condotte e degli esercizi utili per abituare il cane a stare solo e far sì che non viva la solitudine come una punizione. Sono esercizi semplici che vanno svolti gradualmente e con costanza e aiuteranno non solo il cane cucciolo, ma anche l’adulto.
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Il cane non vuole stare da solo
Molti cani soffrono il distacco dal padrone, fa parte della loro natura sociale che gli dice che stanno bene e al sicuro se vicini alla persona o alle persone che compongono la sua famiglia. E questo capita spesso non solo ai cuccioli, ma anche ai cani adulti.
La sofferenza del distacco però può essere di diversa intensità e passare da uno stato di semplice tristezza, ad uno stato di vero panico. In quest’ultimo caso si parla di ansia da separazione ed è un disturbo vero e proprio. In altri casi, invece, la causa del malessere del cane può essere la noia o il non essere abituato alla solitudine.
In linea di massima, se il cane non sta bene quando è lasciato solo, si possono attuare delle tecniche per capire se va semplicemente abituato o soffre di ansia da separazione.
Aggiungere una passeggiata in più, giocare a giochi di recupero e fare lezioni di obbedienza hanno un grande impatto nei casi in cui la noia è la causa di sofferenza nel cane. Se invece nessuna di queste cose aiuta, allora occorre considerare l’ansia da separazione come una probabile diagnosi e rivolgersi ad un veterinario per un supporto e una consulenza.
Consigli iniziali per insegnare al cane a stare da solo
La prima cosa da tenere a mente quando si vuole far abituare il cane a stare da solo è che bisogna procedere a piccoli passi. Calma e pazienza devono essere due ingredienti indispensabili perché questo cammino di educazione non è difficile, però necessita del giusto impegno. Inoltre è possibile seguire alcuni accorgimenti importanti che permetteranno al cane di non soffrire e imparare con più serenità a stare bene anche se solo:
- Stabilire e chiarire da subito la gerarchia: il cane non è un vostro pari e non deve sentirsi tale, così sarà più facile per lui capire che non deve sempre uscire con voi;
- Bisogna essere pazienti: se il cane fa fatica con gli esercizi e non risponde bene agli stimoli, fate un piccolo passo indietro e ricominciate daccapo. Anche i cani, come gli esseri umani, hanno i loro tempi nell’apprendimento;
- Non svolgete gli esercizi per abituare il cane a stare solo se fuori tuona o c’è il temporale: molti cani soffrono questi rumori e non serve aggiungere altro stress.
Addestrare il cane cucciolo a stare da solo in casa
Quando un cane è cucciolo è il momento migliore per educarlo a stare da solo. È normale che il cucciolo voglia stare con il suo padrone, ma è estremamente importante che impari a divertirsi e a vivere i suoi spazi da solo, senza che vi segua sempre, per affrontare al meglio anche i momenti in cui sarà solo a casa.
I primi step quindi devono proprio essere rivolti ad insegnargli che anche se siete entrambi a casa, lui non deve per forza starvi vicino. Prima lo imparerà mentre siete ancora insieme a casa, più facile sarà quando vi separerete. Ecco alcuni modi in cui farlo:
- innanzi tutto bisogna che il cane abbia una cuccia comoda e confortevole;
- inizialmente l’utilizzo di separé, come i cancelli per bambini, è molto utile perché il cane può vedervi;
- quando è nel suo spazio, lasciatelo con i suoi giochi;
- spostatevi tra le stanze di casa intervallando momenti in cui vi vede e momenti in cui non vi vede;
- aumentate gradualmente il tempo in cui lo lasciate solo;
- successivamente non usate più il separé, ma lasciatelo in una stanza diversa da quella in cui siete voi, prima per pochi minuti e poi per un po’ di più.
Qua è importante non aprire la porta se il cucciolo piange o abbaia, ma aprirla solo quando smette e, una volta aperta la porta, comportarsi normalmente senza fare feste. Le prime volte può essere utile fare qualche rumore perché il cucciolo capisca che ci siete;
- quando non ci sono separé o porte tra di voi, non prestategli attenzione perché deve imparare che anche se condividete gli spazi non siete a sua disposizione.
Dopo che il cane si è abituato a vivere gli spazi di casa senza stare sempre vicino a voi, ma in autonomia, potete iniziare ad addestrarlo a stare da solo in casa. Quindi uscite per un breve lasso di tempo e rientrate.
Prima di uscire evitate di rassicurare il cane parlandogli o dandogli attenzioni. All’inizio uscite per pochi minuti, non bisogna far crescere l’ansia nel cucciolo. Probabilmente inizierà a piangere, voi non rimproveratelo ma aspettate che si calmi e rientrate.
Rientrando comportatevi normalmente, senza fargli feste o premiarlo. Concedete al cane qualche minuto di relax e dopo uscite di nuovo provando a stare fuori pochi minuti in più e vedete se il comportamento del cane resta lo stesso o pian piano abbaia o piange meno.
Addestrare il cane adulto a stare da solo
Insegnare a un cane cucciolo a stare da solo a casa è più facile che insegnarlo ad un cane non più cucciolo, ma per molti motivi ci si ritrova con un cane adulto che non sa stare solo e soffre la solitudine e l’allontanamento.
Anche in questo caso gli step da seguire sono simili a quelli visti per i cani cuccioli. Quindi iniziate con un allontanamento in casa, mentre voi siete presenti, usando prima separé di modo che vi veda, poi chiudendolo o chiudendovi in un’altra stanza per pochi minuti facendo dei rumori per farvi sentire. Infine non fate alcun rumore e aumentando il tempo di distanza tra di voi. Anche in questo caso bisogna evitare di dare attenzioni al cane una volta che vi siete riuniti perché l’obiettivo è che viva la separazione come un evento normale.
Una volta che il cane si è abituato a dividere con voi gli spazi domestici e a viverli in autonomia, dovete iniziare a fare l’esercizio di uscire da casa per qualche minuto e rientrare. Aumentando via via il tempo di permanenza fuori. Se si arriva al punto che il cane sta solo a casa mezz’ora senza abbaiare, significa che ha imparato a stare solo e ha capito che la solitudine non è né una punizione, né un abbandono da parte del padrone.
A questo punto occorre preparare il cane per essere lasciato a casa da solo e anche in questa fase è utile seguire delle indicazioni:
- assicuratevi che abbia tutto ciò di cui ha bisogno, come acqua, cibo e il suo gioco o la sua coperta preferita;
- portate il cane a fare una passeggiata prima di uscire, di modo che si stanchi un po’ e faccia i suoi bisogni così da voler riposare mentre resta solo in casa.
Per stabilire una routine è utile usare una parola o una frase da dire ogni volta che andate via, come “a dopo”. Pian piano il cane la riconoscerà come messaggio e capirà che non c’è niente di preoccupante nella vostra assenza.
Cos’è l’ansia da separazione del cane?
Quando il cane lasciato solo soffre e va in stato di agitazione e panico, la medicina veterinaria parla di ansia da separazione. L’ansia da separazione è un disturbo che provoca il panico nei cani che vengono lasciati da soli. Questo panico può sopraggiungere anche solo all’idea o all’intuizione che il padrone sta per allontanarsi e può essere.
L’ansia da separazione è anche chiamata angoscia correlata alla separazione e si riferisce all’allontanamento del cane da una persona ma anche da un altro animale a cui è particolarmente legato. Il panico nel cane che soffre di questo disturbo può essere talmente forte da farlo diventare anche distruttivo durante il distacco ed estremamente giocoso al momento del riavvicinamento.
Questa condizione è stressante sia per i cani che per i proprietari, ma è importante porsi alcune domande che possono aiutare a determinare se il cane soffre di ansia da separazione.
Come capire se il cane soffre di ansia da separazione
Se si vuole insegnare al cane a stare da solo e accertarsi che non soffra di ansia da separazione, è bene osservare con attenzione il suo comportamento, ponendosi delle semplici domande:
- Il cane va nel panico quando viene lasciato da solo?
- Quando è solo abbaia, piange o ulula con costanza?
- Il cane danneggia i tuoi effetti personali durante la vostra lontananza?
Se la risposta è affermativa per tutte le domande, è evidente lo stato di angoscia e problemi di comportamento del cane quando viene separato da voi. L’ansia da separazione si manifesta subito o entro 30 minuti da quando il cane resta solo ed è importante non confondendola con semplice noia dell’animale.
La noia, come l’ansia da separazione, fa avere al cane comportamenti problematici come la masticazione distruttiva e l’abbaiare eccessivo, ma la differenza è che la noia può essere superata aggiungendo più esercizio e stimolazione mentale alla routine del cane, mentre queste azioni hanno un impatto minimo o nullo sull’ansia da separazione.
Nei casi di ansia da separazione nel cane, ci sono metodi utili, come la desensibilizzazione sistematica. Soprattutto nei casi di ansia più gravi può essere opportuno cercare assistenza veterinaria comportamentalista per far sì che il cane smetta di soffrire l’allontanamento e la solitudine. Se vuoi monitorare il comportamento del tuo cane per essere sicuro che stia bene e non soffra, usa la cartella clinica gratuita messa a disposizione da DoctorVet, è utile e di facile utilizzo!
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FAQ – Domande e risposte su come abituare il cane a stare a casa da solo
Come per gli esseri umani che devono imparare a fare qualcosa o prendere nuove abitudini, non si può stabilire un tempo perché il cane si abitui a stare da solo. Questo dipende da diversi fattori: dal motivo per cui un cane non sta bene da solo (se è solo da educare o se ha dei disturbi), dalla sua età, dal carattere e da ciò che ha vissuto prima del suo incontro con il padrone.
La prima cosa da fare è prestare attenzione al comportamento del cane per capire se si tratta di noia, ineducazione alla solitudine o ansia da separazione. In tutti i casi il cane avrà dei comportamenti agitati, abbaierà e potrà essere anche distruttivo, ma in caso di disturbo da ansia da separazione, si noterà che le ordinarie tecniche di insegnamento non saranno sufficienti. In questo caso può essere utile rivolgersi al veterinario per un consulto.
Sia che il cane sia cucciolo o adulto, è di fondamentale importanza insegnargli che non deve vivere costantemente vicino a noi. Questo è un processo graduale, per questo inizialmente è bene tenerlo separato con un separé, come un cancelletto per bambini, di modo che possa vedere il padrone e poi chiuderlo in un’altra stanza per pochi minuti. Quando il cane starà serenamente in una stanza diversa da quella del suo padrone, sarà pronto per vivere gli spazi di casa insieme a noi, ma in autonomia.
Un separé, come un cancelletto per bambini, aiuta il cane a vedervi mentre entrambi siete a casa e ad abituarsi a vivere gli spazi di casa in autonomia senza sviluppare il bisogno di stare sempre fisicamente vicini. Questo sarà molto utile nella fase successiva quando dovrà rimanere solo a casa, perché ha capito che stare lontano dal padrone non è per forza un’esperienza negativa.
Prima di insegnargli a stare da solo a casa, è utile insegnargli a vivere serenamente e in autonomia gli spazi domestici, pur in presenza del suo padrone. Dopodiché bisogna fare degli esercizi di allontanamento uscendo di casa per pochi minuti e rientrando, seguendo delle indicazioni. Non rassicuratelo parlandogli prima di uscire, non rientrare se lo sentite piangere o abbaiare, non rimproverarlo se rientrando ha combinato qualche danno e non facendogli le feste se invece è stato bravo. Semplicemente il vostro uscire ed entrare deve essere vissuto dal cane come una cosa normale.
Il tempo in cui un cane può stare da solo varia a seconda del comportamento e dell’età. Se il cane non è abituato a stare solo in casa, i primi esercizi devono essere di allontanamento per pochi minuti. Se invece il vostro cane è abituato a stare solo in casa, ha i suoi spazi e non lo vive come uno stress, può restare solo anche per 6 o 8 ore. In caso di cuccioli queste ore sono troppe: entro i 4 mesi non possono restare da soli per più di 3 o 4 ore e comunque bisogna arrivarci per gradi.