Alimentazione nel cane con patologie cardiopatiche

Lo scopo principale dell’alimentazione dei cani con insufficienza cardiaca o con patologie cardiopatiche è quello di ridurre il lavoro del cuore, andando però a coprire le esigenze nutritive dell’animale
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Lo scopo principale dell’alimentazione dei cani con insufficienza cardiaca o con patologie cardiopatiche inteso in senso più generale è quello di ridurre il lavoro del cuore, andando però a coprire le esigenze nutritive dell’animale. Quindi, la nutrizione e l’alimentazione giocano un ruolo fondamentale.

Le patologie cardiache, sono molto diffuse soprattutto ai nostri cani da appartamento. E’ una patologia molto seria. Le cause di morte in seguito complicazione di origine cardiaca sono al terzo posto. Circa il 13% dei cani soffre di patologie o insufficienza cardiache. Una corretta alimentazione può rallentare la progressione della patologia carica e rendere meno evidenti i sintomi, migliorando lo stile di vita.

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La cardiopatia porta con sé diversi problemi. Tra questi:

  • ipertensione
  • l’obesità
  • ritenzione idrica
  • la cachessia 
  • carenza specifica di determinati nutrienti (taurina, carnitina e altri).

Cos’è la cachessia cardiaca:

La cachessia cardiaca si differenzia dal normale dimagrimento perché, invece di ridurre gli accumuli di grasso, l’animale cachettico perde le masse muscolari. Essa colpisce anche gli animali obesi: il risultato è un soggetto con evidenti accumuli di grasso di deposito, ma con tono muscolare insufficiente. La cachessia ha effetti deleteri sulla funzionalità del sistema immunitario e sulla durata della vita, quindi è importantissimo diagnosticarla quanto prima.

Alimentazione del cane cardiopatico:

  • ridurre il carico di lavoro dei reni, diminuendo i cataboliti delle proteine
  • assicurare un apporto calorico adeguato per prevenire fenomeni di obesità
  • fare in modo di apportare poco sodio nella dieta, per evitare fenomeni di accumulo;
  • al tempo stesso però è necessario fornire una dieta con pH acido per favorire l’escrezione di sodio
    integrare con vitamine del gruppo B, che vanno perse durante diuresi
  • prevenire il deficit di potassio, che può essere causato dalla somministrazione di diuretici
  • ridurre lo stress metabolico del fegato, riducendo la gluconeogenesi  Infatti studi sperimentali hanno evidenziato una stretta correlazione tra una ridotta escrezione di sodio a livello renale e l’instaurarsi di patologie cardiache.

Somministrazione Alimenti Alleati

Il dimagrimento avviene a causa delle variazioni del metabolismo e della diminuzione dell’appetito (anoressia). Quest’ultima è presente nella metà dei soggetti malati di cuore, a causa dei problemi respiratori associati alla patologia stessa, oppure per effetti collaterali dei farmaci utilizzati. Per ostacolare questo problema, è consigliabile somministrare al nostro amico a quattro zampe una dieta specifica molto appetibile, frazionandola in tanti piccoli pasti.

Alcuni soggetti rispondono bene alla somministrazione di un mangime in scatola o di quello secco inumidito in acqua tiepida. Nei casi più gravi, si può insaporire l’alimento con yogurt o miele. Infine, somministrando olio di pesce, ricco di acidi grassi omega-3, è possibile bloccare il meccanismo metabolico che spinge l’animale a dimagrire.

E’ ormai sconsigliato ridurre troppo le proteine della dieta: scegliete un mangime che apporti le stesse proteine di elevato valore biologico necessarie ad un animale adulto sano.

Taurina, Olio di Pesce e Vitamine

La taurina esercita molteplici funzioni positive sul cuore, aiutandolo a migliorare la sintomatologia di un’insufficienza cardiaca. Alcune razze (Cocker Spaniel, Labrador e Golden Retriever, Setter inglese e San Bernardo) richiedono una dose maggiore di questo nutriente.

Gli acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6 rendono l’alimento più appetibile e più energetico, aiutando il nostro amico a quattro zampe a recuperare lo stato di forma. Diversi studi dimostrano che queste sostanze regolarizzano il ritmo del cuore. La fonte più importante di questi acidi grassi è l’olio di pesce, che ne contiene elevate quantità e nelle giuste proporzioni. Meglio evitare l’olio di merluzzo perche è troppo ricco di vitamine A e D.

Le vitamine del gruppo B sono quelle che più spesso mancano all’organismo malato di cuore perché vengono perse con le urine e la loro eliminazione aumenta se si usano farmaci diuretici. Con una dieta commerciale specifica per problemi cardiaci non si corre il rischio di carenza, in quanto questi prodotti contengono già quantità superiori di queste vitamine. In caso contrario, orientatevi verso un integratore specifico, o somministrate del lievito di birra.

Magnesio e patologie cardiopatiche:

Il magnesio è un altro sale minerale essenzaile per la salute dell’apparato cardiocircolatorio: la sua carenza, spesso provocata dagli stessi farmaci che curano le malattie cardiache, causa ipertensione, insufficienza cardiaca congestizia, problemi alle coronarie (i vasi che alimentano il cuore) e aritmie.

L-Carnitina

La L-Carnitina è una sostanza simile a un enzima che si concentra soprattutto a livello del cuore. Non è ancora chiaro se la sua carenza provochi danni cardiaci, ma è certo che l’integrazione alimentare con questa sostanza migliora la salute del cuore, che riceve più energia per la contrazione. La somministrazione di carnitina è consigliata in tutti i soggetti con insufficienza cardiaca, ma soprattutto in razze predisposte come il Boxer e il Cocker

Limitare il sodio nel cane cardiopatico è molto importante

Il principale obiettivo da perseguire è la limitazione del sodio. Infatti studi sperimentali hanno evidenziato una stretta correlazione tra una ridotta escrezione di sodio a livello renale e l’instaurarsi di patologie cardiache. I reni dei cani hanno una maggior efficienza nel trattenere il sodio rispetto ai reni dell’uomo. Una dieta per l’uomo fornisce mediamente 65 mg/kg p.v./die. I cani che hanno una insufficienza cardiaca congestizia in fase 3 o 4 hanno bisogno di un apporto giornaliero di sodio ristretto, circa 13 mg/kg p.v./die. Da ciò si deduce che l’entità della limitazione del sodio dipende dalla gravità delle lesioni e della congestione.

Quando infine l’insufficienza cardiaca si aggrava, è il caso di passare ad una dieta più severa, che riduca ulteriormente il sodio e anche il cloro. Alcuni proprietari di animali, temono che la dieta del loro animale, povera di sodio, sia per loro poco appetibile. Niente di più sbagliato

Assunzione libera di acqua, ma povera di sodio

Negli animali con insufficienza cardiaca l’acqua deve essere un elemento principale, quindi abbondanti razioni d’acqua per non squilibrare l’equilibrio elettrolitico. D’altra parte l’ingestione abbondante di acqua rappresenta una fonte non controllata di sodio. Sarebbe opportuno quindi far sì che l’animale possa abbeverasi solo con acqua povera di sodio, come certe acque minerali normalmente reperibili in commercio. Addirittura nei casi gravi di congestione, quando la restrizione dal sodio deve essere massima si dovrebbe somministrare acqua distillata.

Alimentazione altamente digeribile

Le proteine somministrate a pazienti con problemi cardiaci devono essere estremamente digeribili. In parole povere proteine da un alto valore biologico, ovvero leggere e facili da smaltire dal fegato, producendo poche scorie azotate.
E’ comune trovare casi di cani e gatti affetti da insufficienza renale, che può essere un’insufficienza da moderata a grave. Si consiglia pertanto la somministrazioni di alimenti altamente digeribili, leggeri per il fegato e una buona dose di acqua povera di sodio.

Somministrazione di Vitamine Idrosolubili

Le vitamine del gruppo B, idrosolubili, vengono rilasciate in grandi quantità durante la diuresi (fare la pipì) indotta dai diuretici. A questo scopo si può somministrare 1g di lievito di birra/kg/die.

Se il vostro animale fosse colpito da una patologia cardiaca, rivolgetevi al più presto al vostro veterinario che fare tutti gli accertamenti del caso. Non è sempre facile diagnosticare una patologia cardiaca. E’ bene prevenire, ma sopratutto diagnosticarla per tempo. Questa rimane sempre la migliore prevenzione.

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