Le malattie epatiche negli animali domestici derivano dal danneggiamento delle cellule del fegato, dei tessuti o delle funzioni epatiche. Il fegato può risultare infiammato o ingrossato a causa di compromissioni funzionali. Le cause specifiche possono variare, ma includono fattori tossici, infezioni, disturbi metabolici e patologie che compromettono le molteplici funzioni vitali dell’organo. Il danneggiamento può essere acuto o cronico, richiedendo diagnosi tempestiva.
I sintomi delle epatopatie includono ittero (ingiallimento della pelle), ascite (accumulo di liquidi nell’addome), perdita di peso, vomito, diarrea, letargia e perdita di appetito. Altri segni sono urine scure, feci chiare o grigiastre e stanchezza eccessiva. Con il progredire della malattia possono svilupparsi complicazioni come infezioni batteriche, insufficienza epatica, cirrosi, ipertensione, varici esofagee con sanguinamento, denutrizione e cancro al fegato.
Il trattamento delle malattie epatiche richiede terapia farmacologica combinata con alimentazione specifica. La dieta deve fornire proteine di alta qualità (almeno 20% delle calorie), grassi per energia e carboidrati complessi. Sono necessari integratori di potassio, antiossidanti come zinco e vitamina E. In casi gravi si ricorre all’alimentazione forzata tramite sonda. Pasti piccoli e frequenti riducono il carico sul fegato. Diete commerciali specifiche sono preferibili a quelle casalinghe.
La prevenzione delle malattie epatiche si basa principalmente sul mantenimento di un buono stato nutrizionale e controlli veterinari regolari. È importante evitare l’esposizione a sostanze tossiche, mantenere una dieta equilibrata e monitorare eventuali cambiamenti comportamentali o sintomi precoci. La diagnosi precoce è fondamentale poiché queste patologie non sono facili da identificare. Controlli approfonditi dal veterinario permettono di intervenire tempestivamente prima che si sviluppino complicazioni gravi.
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Il fegato ha moltissime funzioni vitali: metabolismo di proteine, carboidrati e lipidi, sintesi di fattori della coagulazione, detossificazione dell’ammoniaca, accumulo di vitamine e minerali, digestione dei grassi e detossificazione di sostanze tossiche.
I sintomi includono ittero (ingiallimento della pelle), ascite (liquidi nell’addome), vomito, perdita di appetito, letargia, urine scure e feci chiare. La perdita di peso può aumentare il rischio di encefalopatia epatica.
Una dieta specifica deve fornire energia adeguata, prevenire ulteriori danni al fegato, aiutare la rigenerazione cellulare e ridurre complicazioni metaboliche. Deve contenere proteine di alta qualità (almeno 20% delle calorie) per prevenire la perdita di massa muscolare.
Si preferiscono proteine di origine animale facilmente digeribili (tacchino, pollo, pesce bianco) o vegetali come la soia che contiene fibre utili. Possono essere integrate con latticini per fornire varietà nutrizionale.
Spesso è necessario integrare potassio in caso di vomito e diarrea, e antiossidanti come zinco e vitamina E per contrastare i radicali liberi. Negli stati avanzati può verificarsi carenza di vitamine che richiede supplementazione specifica.
L’alimentazione va iniziata gradualmente con pasti piccoli e frequenti per non sovraccaricare il fegato. Per animali anoressici oltre 72 ore si può optare per alimentazione forzata con sonda, iniziando con diete liquide e aumentando gradualmente volume e frequenza.
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Attiva i promemoria per una gestione più facile ed efficace.
*Il veterinario può aggiornare il libretto veterinario con nuove informazioni, prescrizioni, terapie, analisi, esami e referti, consentendo una migliore gestione della salute dell’animale.
Funzionalità Epatica
Il fegato è una ghiandola connessa all’apparato digerente che ha moltissime funzioni:
- metabolismo proteico: sintesi di albumina, proteine di fase acuta, fattori della coagulazione, regolazione del metabolismo amminoacidico, detossificazione dell’ammoniaca e sintesi dell’urea.
- metabolismo dei carboidrati: metabolismo e accumulo di glicogeno,omeostasi del glucosio, gluconeogenesi.
- metabolismo dei lipidi: sintesi di trigliceridi, fosfolipidi, colesterolo, ossidazione dei lipidi e produzione dei chetoni, sintesi delle lipoproteine, escrezione di colesterolo ed acidi biliari.
- metabolismo delle vitamine: accumulo ed attivazione delle vitamine B e K, attivazione della vitamina D e sintesi della vitamina C.
- metabolismo ormonale: degradazione di peptidi e ormoni steroidei.
- funzione di accumulo: di vitamine, lipidi, glicogeno, rame, ferro e zinco.
- funzione di digestione: sintesi degli acidi biliari, digestione e assorbimento dei lipidi, assorbimento delle vitamine A, D, E, K.
- detossificazione ed escrezione: di ammoniaca, farmaci e sostanze tossiche.
Si capisce bene, quindi, quanto sia importante mantenere un buon stato nutrizionale sopratutto se l’animale ha in corso malattie o patologie di natura epatica. Un animale con problemi al fegato probabilmente dovrà convivere con questa patologia tutta la vita. Possiamo però aiutarlo a vivere una lunga e dignitosa vita.
Che tipo di alimentazione adottare?
Un’alimentazione corretta è la base di una buona salute anche se si hanno patologie, malattie o impedimenti. Nei cani con epatopatie abbiamo segni clinici variabili:
- perdita di peso,
- vomito,
- diarrea,
- letargia,
- ittero (*pigmentazione giallastra delle mucose e della pelle)
- ascite (*raccolta di liquido nella cavità addominale, pancia)
- feci acoliche (pallide).
La perdita di peso e quindi di massa muscolare può aumentare il rischio di encefalopatia epatica, una delle complicazioni più pericolose delle malattie epatiche.
Una dieta specifica per l’epatopatia deve apportare la giusta quantità di energia e principi nutritivi per soddisfare i fabbisogni basilari ed evitare la malnutrizione, evitare di danneggiare ulteriormente il fegato prevenendo l’accumulo di radicali liberi e rame, aiutando la rigenerazione delle cellule del fegato (epatocellulare) cercando di ridurre il rischio di complicazioni metaboliche.
L’importanza di una dieta
Proteine
La dieta serve a prevenire la perdita di peso fornendo proteine (almeno il 20% delle calorie della dieta). Devono essere di elevata qualità per essere facilmente digeribili.
Tra le proteine si preferiscono quelle di origine animale (tacchino, pollo, pesce bianco), ma è anche vero che quelle di origine vegetale (soia) hanno un più alto contenuto di fibre che aiutano in caso di epatopatie. Alcune proteine possono essere fornite da altre fonti come i latticini.
Lipidi
Gli animali con problemi epatici hanno poco appetito quindi il cibo deve fornirgli molta energia. I grassi ne contengono molta.
Carboidrato
Aiutano la digestione e rimuovono l’ammoniaca in eccesso. Si possono utilizzare carboidrati complessi (riso, pasta, avena) che devono essere semplificati nell’intestino prima di arrivare poco a poco nel fegato per essere accumulati.
Additivi e supplementi
Spesso l’animale può aver bisogno di integrare potassio nella sua dieta (come in casi di anoressia, vomito e diarrea che causano ipokalemia, mancanza di potassio nel sangue).
Se il tuo migliore amico si trova in uno stato avanzato di patologie epatiche, è possibile che i radicali liberi aumentino vertiginosamente causando una carenza di vitamine. Quindi è fondamentale l’integrazione con antiossidanti (come lo zinco e la vitamina E).
Nell’ epatite acuta l’alimentazione va iniziata gradualmente con pasti piccoli e frequenti per non sovraccaricare il fegato. Esistono in commercio diete per epatopatie complete e bilanciate, appetibili e digeribili. Le diete casalinghe sono più difficili, se si intende seguire questa strada rivolgersi ad un veterinario nutrizionista esperto.
Nei cani che risultano malnutriti e anoressici per più di 72 ore si può optare per l’alimentazione forzata con sonda rinogastrica (narice-stomaco, per nutrizioni assistite brevi, massimo una settimana), esofagostomica (tecnica chirurgica che richiede l’anestesia generale per pazienti che richiedono una nutrizione assistita anche di anni) o gastrostomica (lasciate in sito per lunghi periodi).
Si inizia a somministrare una dieta liquida da diluire in acqua, pasti piccoli e frequenti (anche ogni ora), per poi aumentare in modo graduale il volume dei boli e ridurre la frequenza a 4-6 volte al giorno.
Malattie del fegato
Nelle malattie al fegato – malattie epatiche – rientrano una serie di patologie tra cui il danneggiamento delle cellule del fegato, oppure dei tessuti o delle funzioni epatiche.
Spesso quando ci sono danneggiamento o malfunzionamenti, il fegato può essere o infiammato oppure ingrossato, proprio perché si sono compromesse le sue funzioni. Quando viene palpata la zona può dare dolore all’animale. Le malattie del fegato non sono facili da diagnosticare, per questo un controllo approfondito dal veterinario è sempre da consigliare.
Sintomi malattie al fegato, epatopatie
Ci sono alcuni sintomi che possono farci suonare un campanello d’allarme, come per esempio:
- ittero (ingiallimento della pelle)
- ascite, accumulo di liquidi nell’addome
- nausea e vomito
- perdita di appetito
- stanchezza eccessiva
- urine scure
- feci chiare o grigiastre
Con il trascorrere della patologia epatica sono frequenti complicazioni come:
- infezioni batteriche
- insufficienza epatica
- cirrosi epatica
- ipeterensione
- varici esofagee con sanguinamento
- denutrizione
- cancro al fegato
Le malattie del fegato possono essere acute o croniche, e quando vengono diagnosticate devono essere trattate tempestivamente, non solo con i farmaci, ma anche con una adeguata terapia alimentare.
LIBRETTO VETERINARIO
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