Mese: Febbraio 2022
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Alopecia del gatto: sintomi, cause e cura
L'alopecia nel gatto è la perdita di pelo a chiazze circoscritte, sintomo di altre patologie sottostanti. Va distinta dalla normale muta stagionale. Le cause principali includono allergie (alimentari, ambientali, saliva delle pulci), parassiti (acari, pidocchi, zecche), tigna fungina e stress psicogeno. I sintomi sono prurito intenso, rossore, leccamento compulsivo, cambi nelle abitudini di pulizia e chiazze glabre localizzate. La diagnosi veterinaria prevede esame del manto, ricerca parassiti, biopsia cutanea, lampada di Wood per tigna ed esami del sangue. Il trattamento varia secondo la causa: antiparassitari, antifungini per tigna, gestione dello stress per alopecia psicogena. I rimedi naturali complementari includono tisana all'ortica, zenzero e olio di ricino. È fondamentale la consulenza veterinaria per identificare e trattare la causa sottostante.
Stomatite gatto: cos’è, come riconoscerla e come curarla
La stomatite del gatto è un’infezione orale grave, dolorosa e spesso recidiva. È causata da una risposta eccessiva del sistema immunitario ai batteri della bocca e crea arrossamenti e sanguinamenti orali, oltre che inappetenza, perdita di peso e irrequietezza. La cura farmacologica spesso non è risolutiva e mira alla remissione dei sintomi attraverso antibiotici e antinfiammatori.
Cos’è lo starnuto inverso nel cane? Perché si verifica e cosa fare
Lo starnuto inverso è un atto rumoroso di inspirazione forzata causato da irritazione del palato molle, normale e non pericoloso. Si manifesta quando il cane inspira con forza attraverso il naso, estendendo collo e testa, emettendo un forte sbuffo. Le cause includono allergie, odori forti, fumo, tirare il guinzaglio, sovreccitazione, acari nasali e corpi estranei. Razze brachicefale (Carlino, Bulldog) e cani di piccola taglia sono più predisposti. Gli episodi durano circa 30 secondi. Il trattamento prevede massaggio delicato della gola e copertura momentanea delle narici per indurre deglutizione. Non richiede cure specifiche a meno di patologie sottostanti come collasso tracheale. Consultare il veterinario se frequente o prolungato.
Processionaria e cani: perché è pericolosa e come agire
La processionaria è una larva che si sviluppa in bruchi e successivamente si trasforma in falene. Questo insetto è particolarmente pericoloso per i cani, soprattutto in primavera, quando le larve scendono dagli alberi in processione. I peli urticanti della processionaria possono causare reazioni gravi come irritazioni cutanee, gonfiore, difficoltà respiratorie e danni ai tessuti orali e delle vie respiratorie. Se non trattato prontamente, il contatto con la processionaria può essere mortale. È essenziale riconoscere tempestivamente i sintomi e rivolgersi a un veterinario per un intervento urgente, al fine di evitare complicazioni serie per la salute dell'animale.
Come abituare il cane cucciolo o adulto a stare da solo
Abituare il cane a stare solo richiede un approccio graduale distinguendo tra noia, ineducazione e ansia da separazione. Il primo passo è insegnare l'autonomia in casa con il proprietario presente, usando inizialmente separé per poi aumentare progressivamente la distanza. Si parte da pochi minuti di separazione fino ad arrivare gradualmente a tempi maggiori. È importante stabilire una gerarchia, evitare di rassicurare prima dell'uscita, non rientrare se abbaia, non fare feste al rientro e creare una routine con parole chiave. I cuccioli apprendono più facilmente ma non devono restare soli oltre 3-4 ore prima dei 4 mesi. Se l'addestramento normale non funziona, potrebbe trattarsi di ansia da separazione che richiede intervento veterinario comportamentalista. È utile stancare il cane con passeggiate prima dell'uscita.
La clamidia nel gatto: contagio, sintomi, cura e prevenzione
La clamidia nel gatto è un'infezione batterica contagiosa causata dalla Chlamydia Felis che colpisce principalmente gli occhi, provocando congiuntivite inizialmente monolaterale poi bilaterale con secrezioni sierose e purulente. I sintomi includono palpebre gonfie, occhi arrossati e chiusi, oltre a possibili secrezioni nasali, tosse e starnuti. Il contagio avviene tramite contatto diretto con animali infetti o oggetti contaminati. La diagnosi richiede visita veterinaria con test specializzati come PCR. Il trattamento prevede antibiotici orali per 3-4 settimane. Esiste un vaccino ma non sempre raccomandato. La prevenzione si basa sull'evitare ambienti a rischio e contatti con oggetti contaminati.