L’otite è un’infiammazione dell’orecchio causata da materiali estranei (vegetali), parassiti (acari), malattie allergiche, autoimmuni, disturbi della cheratinizzazione, polipi infiammatori o tumori. Spesso si complica con infezioni batteriche o da lieviti (Malassezia) e può estendersi all’orecchio medio (otite media). Fattori predisponenti includono tipo orecchio (eretto/pendulo), umidità elevata (cani nuotatori), traumi da pulizia inadeguata. L’otite esterna è molto comune nel cane, meno frequente nel gatto. La Malassezia prolifera eccessivamente nel condotto uditivo creando ambiente rancido.
Gli animali manifestano dolore e prurito scuotendo insistentemente la testa e grattando le orecchie, causando escoriazioni o ematomi del padiglione auricolare. Può interessare uno o entrambi gli orecchi. L’otite da Malassezia presenta prurito intenso e abbondante liquido cerumoso maleodorante rancido. Altri segni includono eritema (arrossamento condotto uditivo), presenza cerume purulento, ulcere o masse visibili all’otoscopia. Nei casi gravi i microrganismi intaccano tessuti circostanti rischiando danni irreparabili al condotto uditivo interno, richiedendo talvolta drenaggio con canula specializzata.
La terapia dipende dalla causa scatenante e microrganismi presenti (parassiti, batteri, lieviti) identificati tramite esame otoscopico, microscopico del cerume ed esame citologico. Trattamenti includono rimozione corpi estranei, farmaci antiparassitari, antibiotici/antimicotici topici o sistemici nei casi gravi, lavaggio auricolare in anestesia generale. Per tumori è necessaria chirurgia. Il veterinario esegue citologia con tampone per determinare farmaco appropriato (antimicotico/antibiotico) e prescrive gocce antisettiche disinfettanti per mantenere pulizia canale auricolare. Approccio specifico secondo patogeno identificato.
La prevenzione è il miglior trattamento: ispezione regolare orecchie notando cambiamenti temperatura, colore pelle, umidità. Pulizia adeguata secondo indicazioni veterinarie, frequenza decrescente da quotidiana a 1-2 volte settimanali. Mantenere canali auricolari asciutti e ben ventilati. Per cani nuotatori usare agenti essiccanti e prevenire ingresso acqua durante bagno. Taglio peli interni migliora ventilazione ma solo se necessario dopo consulto veterinario poiché può causare infiammazione. Controllo rapido ai primi segni cambiamento permette intervento tempestivo prevenendo complicazioni gravi.
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L’otite è un’infiammazione dell’orecchio causata da materiale estraneo, parassiti, malattie allergiche o autoimmuni, malattie della cheratinizzazione, polipi infiammatori o tumori. È spesso complicata da infezioni batteriche o da lieviti (Malassezia) e può coinvolgere l’orecchio medio. È molto comune nel cane e meno frequente nel gatto.
Gli animali con otite manifestano dolore o prurito scuotendo la testa o grattando insistentemente le orecchie, possono provocare escoriazioni o ematomi del padiglione auricolare. Nell’otite da Malassezia si forma liquido cerumoso abbondante dall’odore rancido. Può essere colpito un solo orecchio o entrambi.
Il veterinario usa un otoscopio per osservare arrossamento, acari, materiale estraneo, cerume o pus, ulcere o masse. L’esame microscopico del cerume ricerca parassiti, mentre l’esame citologico identifica batteri, lieviti e cellule presenti. Non sempre è possibile visualizzare la membrana timpanica.
La terapia dipende dalla causa e dai microrganismi presenti. Include rimozione di corpi estranei, farmaci specifici per parassiti/batteri/lieviti, gocce antisettiche. Nei casi gravi può essere necessario antibiotici sistemici, lavaggio auricolare in anestesia o chirurgia per tumori. Per otite da Malassezia grave può servire drenaggio con canula.
La prognosi è favorevole per otiti parassitarie e da corpo estraneo, e per casi dove la malattia primaria viene identificata e trattata con successo. È importante trattare le cause sottostanti (allergie, malattie autoimmuni) per evitare recidive e complicazioni a lungo termine.
Ispeziona regolarmente le orecchie per cambiamenti di colore, temperatura o umidità. Mantieni i canali auricolari asciutti e ventilati. Per cani nuotatori usa agenti essiccanti. In alcuni casi rimuovi peli dall’orecchio per migliorare ventilazione, ma solo su consiglio veterinario. La pulizia preventiva va fatta 1-2 volte a settimana.
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Cause dell’otite nel cane e nel gatto
L’otite è un’infiammazione dell’orecchio. Può essere causata da materiale estraneo (vegetali), parassiti, malattie allergiche o autoimmuni, malattie della cheratinizzazione, polipi infiammatori o tumori. E’ di solito complicata da infezioni batteriche o da lieviti (Malassezia) e può coinvolgere anche l’orecchio medio (otite media).
Esistono inoltre dei fattori predisponenti legati al tipo di orecchio (eretto o pendulo), all’umidità (cani nuotatori) e a traumi (pulizia delle orecchie con strumenti non adeguati). L’otite esterna è molto comune nel cane e meno frequente nel gatto.
Come si manifesta?
Gli animali con otite esterna manifestano dolore o prurito scuotendo la testa o grattando insistentemente le orecchie, e possono provocare escoriazioni o ematomi del padiglione auricolare. Può essere colpito un solo orecchio o entrambe le orecchie.
Come si diagnostica?
L’esame dell’orecchio con un otoscopio consente di osservare eritema (arrossamento del condotto uditivo), acari parassiti, materiale estraneo (vegetali), presenza di cerume o di materiale purulento, ulcere o masse. Non sempre è possibile visualizzare la membrana timpanica.
L’esame microscopico del cerume auricolare è utile per la ricerca dei parassiti; l’esame citologico del cerume auricolare è fondamentale per identificare i batteri e/o i lieviti e la popolazione cellulare presente. Le otiti batteriche o da lieviti di solito complicano altre malattie (malattie allergiche o autoimmuni, malattie della cheratinizzazione, polipi infiammatori o neoplasie), che devono essere diagnosticate e curate.
Curare l’otite
Quali sono le possibilità terapeutiche?
La terapia dipende dalla causa dell’otite e dai microrganismi presenti (parassiti, batteri, lieviti). Oltre alle medicine del caso può essere necessario, in casi particolarmente gravi, somministrare antibiotici o antimicotici per via sistemica ed effettuare un lavaggio auricolare in anestesia generale. Il materiale estraneo eventualmente osservato deve essere rimosso. La presenza di tumori nell’orecchio rende necessaria la chirurgia.
Ovvio che se la causa scatenante dell‘otite nel gatto è la presenza di un corpo estraneo, il veterinario lo rimuove controllando i danni e provvedendo a ripararli. E’ il caso, non augurabile, ma semplice da curare, contando che in presenza di polipi o cancro, potrebbe rivelarsi invece necessaria una operazione di tipo chirurgico.
Riconosciuta la natura batterica dell‘otite nel gatto, il veterinario provvede a una citologia con tampone per stabilire il farmaco più adatto, antimicotico o antibiotico che sia. Altri farmaci che potrete trovarvi prescritti sono gocce antisettiche e disinfettanti, per tenere pulito il canale auricolare.
Qual è la prognosi?
La prognosi è favorevole per le otiti parassitarie e da corpo estraneo e per i casi in cui la malattia primaria venga identificata e trattata con successo.
Prevenzione all’otite
Il miglior trattamento dell’infiammazione dell’orecchio esterno è la prevenzione. Assicurati di ispezionare regolarmente le orecchie del tuo cane e di notare eventuali sbalzi di temperatura, cambiamenti nel colore o nelle condizioni della pelle, improvvisi aumenti di umidità o altri cambiamenti. Quando noti cambiamenti nelle orecchie del tuo animale, è tempo per un controllo rapido
Il veterinario può mostrarti come pulire adeguatamente le orecchie del tuo cane, se necessario. La frequenza della pulizia di solito diminuisce nel tempo da una volta a una o due volte a settimana come procedura di manutenzione preventiva. I canali auricolari devono essere mantenuti asciutti e ben ventilati.
L’uso di agenti essiccanti nelle orecchie dei cani che nuotano frequentemente e impedisce all’acqua di entrare nei canali auricolari durante il bagno dovrebbe ridurre al minimo l’addolcimento del condotto uditivo e ridurre la frequenza di infezioni batteriche o fungine nei canali auricolari umidi. (L’ammorbidimento compromette la funzione barriera della pelle, il che rende più facile l’avvio dell’infezione.)
In alcuni casi, tagliare i peli dall’interno dell’orecchio e intorno al condotto uditivo migliora la ventilazione e diminuisce l’umidità nelle orecchie. Però, dovresti consultare il tuo veterinario prima di rimuovere qualsiasi pelo perché può causare infiammazione. I peli non devono essere rimossi se non causano problemi.
Otite da malassezia nel cane e nel gatto: sintomi ed incidenza
Una delle principali manifestazioni della Malassezia nel cane e nel gatto è nel condotto uditivo interno. L’animale affetto da Otite da Malassezia manifesta un’intenso prurito e la formazione di un liquido cerumoso abbondante e dall’odore rancido. I microrganismi presenti all’interno del padiglione auricolare proliferano in maniera eccessiva, intaccando i tessuti circostanti e rischiando di danneggiare anche irreparabilmente il condotto uditivo interno.
Nei casi più gravi il veterinario può decidere di intervenire inserendo una canula nell’orecchio per drenare l’eccesso di lievito.
LIBRETTO VETERINARIO
Con il libretto veterinario di DoctorVet è possibile registrare e aggiornare informazioni importanti sulla salute del proprio animale, soprattutto se è soggetto a patologie o malato.
Il libretto sanitario ti aiuta a gestire vaccinazioni e trattamenti periodici. Puoi caricare prescrizioni, diagnosi, farmaci, esami, referti e note cliniche.
Attiva i promemoria per una gestione più facile ed efficace.
*Il veterinario può aggiornare il libretto veterinario con nuove informazioni, prescrizioni, terapie, analisi, esami e referti, consentendo una migliore gestione della salute dell’animale.