Cause dell’otite nel cane e nel gatto
L’otite è un’infiammazione dell’orecchio. Può essere causata da materiale estraneo (vegetali), parassiti, malattie allergiche o autoimmuni, malattie della cheratinizzazione, polipi infiammatori o tumori. E’ di solito complicata da infezioni batteriche o da lieviti (Malassezia) e può coinvolgere anche l’orecchio medio (otite media).
Esistono inoltre dei fattori predisponenti legati al tipo di orecchio (eretto o pendulo), all’umidità (cani nuotatori) e a traumi (pulizia delle orecchie con strumenti non adeguati). L’otite esterna è molto comune nel cane e meno frequente nel gatto.
CARTELLA CLINICA VETERINARIA
La cartella clinica veterinaria di DoctorVet consente di registrare e aggiornare informazioni importanti sulla salute del proprio animale, tra cui vaccinazioni, trattamenti periodici, diagnosi, prescrizioni, esami, referti e note cliniche. Attiva i promemoria per una gestione più facile ed efficace
Il veterinario può aggiornare la cartella clinica con nuove informazioni, prescrizioni o terapie, analisi, esami e referti, consentendo una migliore gestione della salute dell’animale, anche tramite i pratici promemoria.
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Come si manifesta?
Gli animali con otite esterna manifestano dolore o prurito scuotendo la testa o grattando insistentemente le orecchie, e possono provocare escoriazioni o ematomi del padiglione auricolare. Può essere colpito un solo orecchio o entrambe le orecchie.
Come si diagnostica?
L’esame dell’orecchio con un otoscopio consente di osservare eritema (arrossamento del condotto uditivo), acari parassiti, materiale estraneo (vegetali), presenza di cerume o di materiale purulento, ulcere o masse. Non sempre è possibile visualizzare la membrana timpanica.
L’esame microscopico del cerume auricolare è utile per la ricerca dei parassiti; l’esame citologico del cerume auricolare è fondamentale per identificare i batteri e/o i lieviti e la popolazione cellulare presente. Le otiti batteriche o da lieviti di solito complicano altre malattie (malattie allergiche o autoimmuni, malattie della cheratinizzazione, polipi infiammatori o neoplasie), che devono essere diagnosticate e curate.
Curare l’otite
Quali sono le possibilità terapeutiche?
La terapia dipende dalla causa dell’otite e dai microrganismi presenti (parassiti, batteri, lieviti). Oltre alle medicine del caso può essere necessario, in casi particolarmente gravi, somministrare antibiotici o antimicotici per via sistemica ed effettuare un lavaggio auricolare in anestesia generale. Il materiale estraneo eventualmente osservato deve essere rimosso. La presenza di tumori nell’orecchio rende necessaria la chirurgia.
Ovvio che se la causa scatenante dell‘otite nel gatto è la presenza di un corpo estraneo, il veterinario lo rimuove controllando i danni e provvedendo a ripararli. E’ il caso, non augurabile, ma semplice da curare, contando che in presenza di polipi o cancro, potrebbe rivelarsi invece necessaria una operazione di tipo chirurgico.
Riconosciuta la natura batterica dell‘otite nel gatto, il veterinario provvede a una citologia con tampone per stabilire il farmaco più adatto, antimicotico o antibiotico che sia. Altri farmaci che potrete trovarvi prescritti sono gocce antisettiche e disinfettanti, per tenere pulito il canale auricolare.
Qual è la prognosi?
La prognosi è favorevole per le otiti parassitarie e da corpo estraneo e per i casi in cui la malattia primaria venga identificata e trattata con successo.
Prevenzione all’otite
Il miglior trattamento dell’infiammazione dell’orecchio esterno è la prevenzione. Assicurati di ispezionare regolarmente le orecchie del tuo cane e di notare eventuali sbalzi di temperatura, cambiamenti nel colore o nelle condizioni della pelle, improvvisi aumenti di umidità o altri cambiamenti. Quando noti cambiamenti nelle orecchie del tuo animale, è tempo per un controllo rapido
Il veterinario può mostrarti come pulire adeguatamente le orecchie del tuo cane, se necessario. La frequenza della pulizia di solito diminuisce nel tempo da una volta a una o due volte a settimana come procedura di manutenzione preventiva. I canali auricolari devono essere mantenuti asciutti e ben ventilati.
L’uso di agenti essiccanti nelle orecchie dei cani che nuotano frequentemente e impedisce all’acqua di entrare nei canali auricolari durante il bagno dovrebbe ridurre al minimo l’addolcimento del condotto uditivo e ridurre la frequenza di infezioni batteriche o fungine nei canali auricolari umidi. (L’ammorbidimento compromette la funzione barriera della pelle, il che rende più facile l’avvio dell’infezione.)
In alcuni casi, tagliare i peli dall’interno dell’orecchio e intorno al condotto uditivo migliora la ventilazione e diminuisce l’umidità nelle orecchie. Però, dovresti consultare il tuo veterinario prima di rimuovere qualsiasi pelo perché può causare infiammazione. I peli non devono essere rimossi se non causano problemi.
Otite da malassezia nel cane e nel gatto: sintomi ed incidenza
Una delle principali manifestazioni della Malassezia nel cane e nel gatto è nel condotto uditivo interno. L’animale affetto da Otite da Malassezia manifesta un’intenso prurito e la formazione di un liquido cerumoso abbondante e dall’odore rancido. I microrganismi presenti all’interno del padiglione auricolare proliferano in maniera eccessiva, intaccando i tessuti circostanti e rischiando di danneggiare anche irreparabilmente il condotto uditivo interno.
Nei casi più gravi il veterinario può decidere di intervenire inserendo una canula nell’orecchio per drenare l’eccesso di lievito.
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