Il morbo di Cushing è una malattia di natura endocrina molto frequente nel cane. Conosciuto anche come iperadrenocorticismo o iperglucocorticismo, questo disturbo è determinato da un’alta presenza di cortisolo nel sangue.
L’eccessiva concentrazione può essere causata da un’errata somministrazione di farmaci, da un tumore della ghiandola surrenale o dell’ipofisi, un’altra ghiandola con sede nel cervello. Le conseguenze possono essere molto gravi. Ecco perché è fondamentale intervenire tempestivamente, rivolgendosi ad uno specialista.
DoctorVet ti mette a disposizione una cartella clinica aggiornata e gratuita utile per tenere sotto controllo la salute del tuo amico a quattro zampe e per metterti in contatto con un esperto in caso di problemi. In questa guida ti forniremo tutte le informazioni necessarie sulla sindrome di Cushing in modo da approfondire l’argomento e avere tutte le indicazioni a portata di clic.
CARTELLA CLINICA VETERINARIA
La cartella clinica veterinaria di DoctorVet consente di registrare e aggiornare informazioni importanti sulla salute del proprio animale, tra cui vaccinazioni, trattamenti periodici, diagnosi, prescrizioni, esami, referti e note cliniche. Attiva i promemoria per una gestione più facile ed efficace
Il veterinario può aggiornare la cartella clinica con nuove informazioni, prescrizioni o terapie, analisi, esami e referti, consentendo una migliore gestione della salute dell’animale, anche tramite i pratici promemoria.
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Cos’è il morbo di cushing
Il morbo di Cushing nel cane è una malattia ormonale piuttosto frequente soprattutto con il sopraggiungere dell’età adulta. Quello che succede è che si verifica una sovrapproduzione di cortisolo. Questo ormone che normalmente serve per regolare il metabolismo nel corpo, viene prodotto dalle ghiandole surrenali, a loro volta regolate dall’ipofisi, una ghiandola che si trova alla base del cervello.
Vien da sé che l’eccessiva produzione di cortisolo può dipendere dal malfunzionamento di una di queste tre ghiandole e avere un effetto nocivo sul metabolismo e quindi sugli altri organi.
La sindrome di Cushing nel cane deve essere diagnosticata e curata da un veterinario: è una malattia che può diventare molto grave con il suo progredire lento ma incessante. Se dovesse dipendere da un tumore surrenalico, occorrerà approfondire il quadro clinico perché potrebbe essere maligno o metastatizzante; nel caso di un tumore dell’ipofisi, il progressivo ingrossamento può portare danni neurologici permanenti.
Prenditi cura del tuo cane facendogli osservare delle abitudini di vita corrette e osservando se presenta dei sintomi allarmanti: in questo caso il primo passo da fare è quello di contattare subito uno specialista.
Principali cause del morbo di cushing nel cane
Il morbo di Cushing colpisce l’uomo così come il cane e può portare conseguenze molto gravi. Diventa, dunque, fondamentale individuarne correttamente le cause per sottoporre il paziente all’attenzione del veterinario ed eventualmente procedere all’analisi del sangue.
Le principali cause della malattia di Cushing nel cane sono:
- Un’eccessiva somministrazione di farmaci che contengono cortisone (Cushing iatrogeno);
- Un tumore dell’ipofisi che nella maggior parte dei casi è piccolo e benigno e si presenta come un ammasso cellulare individuabile tramite tac o risonanza (microadenomi);
- Un tumore delle ghiandole surrenali che va approfondito con attenzione;
- Diverse cellule tumorali dell’apparato gastroenterico (ACTH-ectopico).
Quale che sia la causa della sindrome di Cushing nel tuo cane, rivolgiti subito ad un veterinario per capire quali sono gli accorgimenti da prendere in presenza di sintomatologia.
Sintomi del morbo di cushing
Quali sono i sintomi nel cane che potrebbero far presagire la presenza della malattia di Cushing? Ecco un breve elenco:
- Continua produzione di urine;
- Cute di colore alterato, solitamente più scuro;
- Aumento di fame e sete;
- Addome gonfio;
- Perdita della massa muscolare;
- Atrofia testicolare nel maschio;
- Problemi della pelle: tendenza a sviluppare ematomi e piaghe da decubito;
- Difficoltà respiratorie;
- Perdita del ciclo (per la femmina);
- Contrazioni Muscolari;
- Sintomi neurologici.
Essendo la sintomatologia così complessa, il primo passo da fare è quello di interrogare il veterinario e procedere eventualmente con esami del sangue e delle urine per verificare i valori di cortisolo nel sangue. Se dovesse essere necessario si potrà procedere con l’ecografia addominale e con un piano terapeutico mirato.
Cura e prevenzione al morbo di cushing nel cane
Una volta condotto il cane dal veterinario, fatte le analisi del sangue e delle urine e accertata la presenza della malattia di Cushing oltre ogni ragionevole dubbio, il trattamento a cui sottoporre il cane dipenderà dalla causa della sindrome. Ecco perché, ancora una volta, indagare la natura che questa sindrome ha, è fondamentale.
Se si tratta di un tumore alle ghiandole surrenali o di un cancro all’ipofisi, un intervento chirurgico potrà essere determinante. Alcune di queste patologie, tuttavia, risultano inoperabili; in questo caso il veterinario consiglierà una cura farmacologica per ridurre i sintomi. Il trattamento dovrà probabilmente essere protratto per tutta la vita del cane e richiederà un monitoraggio continuo per accertare una risposta corretta al trattamento.
Se si tratta, invece, di un eccessivo dosaggio dei farmaci al cortisone, sarà probabilmente consigliata una sospensione graduale degli stessi, che dovrà essere fatta sotto la guida del medico per dare il tempo alle ghiandole di riadattarsi evitando l’aggravarsi della sintomatologia.
Considerando il quadro generale della malattia di Cushing, la prevenzione può essere fatta modulando abitudini di vita corrette del cane:
- Accertarsi che abbia una dieta bilanciata;
- Somministrare scrupolosamente i farmaci prescritti dal veterinario e contattarlo per qualsiasi dubbio;
- Stimolare il cane a muoversi e non abbrutirsi;
- Prestare attenzione ai sintomi.
La malattia non è comunque una condanna a morte, ci sono molti dati che spingono all’ottimismo in merito alla sopravvivenza al morbo di Cushing.
Sopravvivenza del cane al morbo di Cushing
I dati sulla sopravvivenza al morbo di Cushing sono legati alle cause che lo hanno generato. Se, ad esempio, dipendesse dall’eccessiva somministrazione di farmaci a base di cortisone, la sospensione sarebbe determinante per riportare il cane in buona salute.
Nel caso di tumori benigni alle ghiandole surrenali o all’ipofisi, l’asportazione chirurgica sarebbe l’inizio del processo di guarigione. Solo nel caso di tumori maligni con metastasi la sopravvivenza al morbo di Cushing sarebbe ridotta e bisognerebbe eventualmente pensare solo a garantire vita dignitosa per il tempo che resta da vivere al nostro amico a quattro zampe.
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FAQ – Domande e risposte sul morbo di cushing nel cane
Per riconoscere il morbo di Cushing bisogna osservare i sintomi. Se presenta dati riconducibili alla malattia bisogna subito contattare il veterinario per far effettuare al cane analisi del sangue e delle urine ed, eventualmente, indagarne le cause.
La cura della malattia di Cushing dipende dalla causa che l’ha prodotta. Se il cane ha subito di recente la somministrazione di farmaci a base di cortisone potrebbe essere sufficiente la sospensione graduale della terapia; in caso di tumori alle ghiandole surrenali o all’ipofisi benigni si potrà intervenire chirurgicamente, altrimenti si dovrà procedere con farmaci specifici prescritti dal veterinario.
La diagnosi della sindrome di Cushing viene fatta a seguito di analisi del sangue e delle urine al cane. Contatta subito il veterinario per saperne di più.
Le aspettative di vita del morbo di Cushing dipendono dalle cause che lo hanno generato. Nella maggior parte di casi i dati sono molto positivi: se a causarlo è stata un’eccessiva somministrazione di farmaci a base di cortisone sarà sufficiente una graduale sospensione per riportare il cane in salute; se si tratta di un tumore benigno basterà asportarlo chirurgicamente; nei casi di cancri maligni le aspettative di vita potrebbero drasticamente abbassarsi.
La malattia di Cushing è difficile da prevenire a causa della variabilità dei motivi che l’hanno innescata. In generale è bene far osservare al cane delle abitudini di vita sane: un’alimentazione corretta, movimento giornaliero, controllo nella somministrazione dei farmaci da parte del medico. All’insorgenza dei primi sintomi, mettiti subito in contatto con il veterinario per far effettuare al tuo amico a quattro zampe gli esami del sangue e delle urine.