L’ipertiroidismo felino è una condizione abbastanza comune nei gatti, specie in quelli più anziani. Generalmente, se trattata precocemente, questa patologia può ottimamente essere controllata e consentire una vita normale al tuo amico felino.
In questa guida imparerai a comprendere in cosa consiste l’ipertiroidismo dei gatti e come si manifesta nonché a riconoscere per tempo i vari sintomi che possono anticipare questa condizione.
Che cos’è la tiroide e a cosa serve
La tiroide è una piccola ghiandola con aspetto simile a quello di una farfalla, presente nei mammiferi nella regione cervicale, subito al davanti della trachea, in genere composta da due lobi.
La tiroide, proprio come nell’uomo, esplica la sua funzione anche nel gatto tramite la secrezione di importanti ormoni che, riversati nel sangue, vanno ad agire su determinati organi bersaglio, stimolandoli.
In particolar modo, la tiroide e le paratiroidi del gatto producono degli ormoni che possono agire a distanza sul cuore, sul fegato, sul pancreas e sulla maggior parte degli altri organi e tessuti presenti nell’organismo.
Lo stimolo cardine per la produzione degli ormoni tiroidei giunge dall’ipofisi, una piccolissima quanto essenziale ghiandola posta alla base dell’encefalo che, tramite delle sostanze denominate liberine, impartisce alla tiroide il comando di sintetizzare gli ormoni tiroidei T3 e T4.
L’ormone T4 è l’ormone tiroideo più concentrato a livello plasmatico mentre l’ormone T3 rappresenta la forma più attiva sul piano biologico e deriva proprio dal T4; entrambi gli ormoni, in maniera sinergica, influiscono in differenti modi nell’organismo, come ad esempio:
- Accelerano i processi metabolici;
- Incrementano il dispendio energetico e il movimento;
- Influiscono sul consumo di zuccheri e grassi;
- Hanno un ruolo attivo nei processi di sviluppo e differenziazione di cellule del tessuto nervoso e connettivale (morfogenesi).
- Agendo direttamente a livello cardiaco, causano un aumento dei battiti per minuto e una maggiore eccitabilità.
Quando questi ormoni sono prodotti in maniera eccedente, come vedremo, si può scaturire nell’ipertiroidismo felino: una condizione a volte silente ma potenzialmente in grado, se non trattata, di ridurre l’aspettativa di vita del gatto.
Cos’è l’ipertiroidismo felino e quali sono le cause
Come si intuisce dal nome, l’ipertiroidismo felino consiste nella sovrapproduzione di ormoni prodotti dalla ghiandola tiroide dei gatti, più spesso in gatti anziani, che hanno già superato i 12 anni di età.
Così come l’ipertiroidismo nei cani, quando gli ormoni tiroidei (ormone T3 e ormone T4) sono formati in eccesso, si viene a instaurare una condizione di “tossicità”, in cui gli organi del corpo sono stimolati oltre il limite da questi ormoni, iper-funzionando e portando una serie di problemi all’organismo.
Di norma, infatti, questi ormoni agiscono incrementando il metabolismo, favorendo il dispendio energetico del felino e favorendo il rialzo della temperatura interna.
Se hai notato invece che il tuo gatto è molto spesso stanco e poco attivo potrebbe trattarsi al contrario di ipotiroidismo in cui il deficit di questi ormoni rallenta il metabolismo e inibisce ogni tipo di movimento.
Se ti chiedi quale sia la causa dell’ipertiroidismo che hai sospettato o che ti è stato diagnosticato per il tuo gatto, molto spesso si tratta di un tumore benigno o maligno che colpisce le cellule responsabili della produzione di questi ormoni, inducendo come effetto finale una iper-produzione degli ormoni stessi.
Di recente, è stato anche messo in luce l’ipotetico ruolo del rivestimento in alluminio o sostanze affini delle scatolette contenenti cibo per gatti.
Pare infatti che l’alimentazione dei nostri amici gatti influisca direttamente sulla produzione degli ormoni da parte della tiroide, non solo tramite l’effetto tossico dell’alluminio ma anche per via dell’alimentazione poco wild che i gatti ricevono nell’ambiente domestico, dove spesso sono anche sedentari.
Queste ricerche devono ancora trovare conferma sperimentale ma, come vedremo più tardi, sarebbe saggio per ora limitare l’utilizzo di scatolette rivestite in alluminio o silicio.
CARTELLA CLINICA VETERINARIA
La cartella clinica veterinaria di DoctorVet consente di registrare e aggiornare informazioni importanti sulla salute del proprio animale, tra cui vaccinazioni, trattamenti periodici, diagnosi, prescrizioni, esami, referti e note cliniche. Attiva i promemoria per una gestione più facile ed efficace
Il veterinario può aggiornare la cartella clinica con nuove informazioni, prescrizioni o terapie, analisi, esami e referti, consentendo una migliore gestione della salute dell’animale, anche tramite i pratici promemoria.
Hai bisogno di un secondo parere medico?
Se desideri un secondo consulto medico,prenota una visita veterinariacon DoctorVet.
Sintomi dell’ipertiroidismo nel gatto
Proprio perché gli ormoni tiroidei agiscono in maniera così generalizzata sull’organismo, spesso i sintomi che accompagnano un quadro di ipertiroidismo felino possono essere di difficile interpretazione ma, in genere, questi sintomi compaiono con maggiore frequenza:
- Perdita evidente di peso;
- Aumento della fame e dell’appetito;
- Aumento della sete, della frequenza nell’urinare e nella quantità di urine emesse;
- Vomito frequente e poco abbondante
- Feci diarroiche e poco formate
L’alimentazione specifica per l’ipertiroidismo nel gatto
Per prevenire un ipertiroidismo già in atto nell’organismo del gatto o per curarlo, si consiglia sempre di impostare un’alimentazione specifica per l’ipertiroidismo felino, evitando cibi in scatolette di alluminio, riducendo l’uso di contaminanti ambientali e dello iodio e favorendo, possibilmente, l’introduzione di cibi freschi e naturali.
In questo modo l’aspettativa di vita del gatto può sicuramente aumentare, unitamente a un controllo periodico dei valori ematici degli ormoni tiroidei.
Diagnosi e trattamenti per l’ipertiroidismo felino
La diagnosi dell’ipertiroidismo felino, qualora avvenga in tempi rapidi, può sicuramente migliorare l’aspettativa di vita del gatto, impostando precocemente la terapia più opportuna
Generalmente, il veterinario, dopo aver proceduto all’accurata ispezione e palpazione della ghiandola tiroide (la quale è generalmente ingrossata e tumefatta), richiede il dosaggio degli ormoni tiroidei nel sangue.
Questi ultimi sono sempre elevati (anche di 5-6 volte i valori standard) a conferma dell’iperproduzione degli stessi, e ciò è sufficiente per la diagnosi.
La terapia dell’ipertiroidismo nel gatto si avvale di una fase di prevenzione che esamineremo tra poco e di una terapia farmacologica nella quale, alcuni farmaci come il tiamazolo e il carbimazolo sono somministrati più volte a settimana, fino a miglioramento dei sintomi da valutare dopo almeno tre mesi dall’inizio della terapia.
FAQ – Domande e risposte sull’ipertiroidismo del gatto
Generalmente, l’ipertiroidismo felino viene diagnosticato quando il gatto ha già raggiunto il dodicesimo anno di età e solo nel 2% dei casi questa condizione è causata da un tumore maligno difficilmente curabile. Dunque, se viene impostata una terapia efficace, l’aspettativa di vita di un gatto con ipertiroidismo è identica a quella di un gatto normale
La terapia per curare l’ipertiroidismo felino è molto efficace ma l’utilizzo di farmaci come il tiamazolo potrebbe condurre a problemi paralleli come diabete mellito e insufficienza renale cronica.
La tiroide, proprio come nell’uomo, è un organo essenziale, necessario per la sopravvivenza. Un gatto potrebbe dunque vivere senza tiroide solo se gli ormoni prodotti da quest’organo venissero puntualmente e costantemente rimpiazzati da analoghe sostanze farmacologiche, inficiando notevolmente sulla qualità di vita del gatto.