Che cos’è la coccidiosi: Causa, sintomi, cura e prevenzione

Mar 5, 2024 | Cane, Gatto, Malattie

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Che cos’è la coccidiosi

La coccidiosi è una malattia parassitaria intestinale che colpisce principalmente cani e gatti, causata dall’ingestione di oocisti, ovvero le forme di resistenza di protozoi specifici chiamati coccidi. Questi microscopici parassiti si insediano nell’intestino degli animali, dove si moltiplicano, causando infiammazione, disturbi gastrointestinali e, in casi gravi, compromissione della salute generale dell’animale. La malattia può variare da forme lievi, spesso asintomatiche, a quadri clinici severi, soprattutto nei cuccioli, nei gattini e negli animali con sistema immunitario compromesso.

I coccidi più comuni sono principalmente di due generi, Isospora e Eimeria e colpiscono soprattutto quando le difese immunitarie non sono abbastanza forti. Per questo i più colpiti sono soprattutto i cani cuccioli che non hanno un sistema immunitario ben formato e gli adulti, se immunocompromessi. I coccidi possono annidarsi anche negli intestini di gatti e altri animali e causano danni all’intestino e una forte diarrea con gravi conseguenze se non trattata per tempo e in maniera corretta.

Ascaridi e coccidi

Nonostante ascaridi e coccidi siano entrambi parassiti intestinali che possono infettare cani e gatti, presentano differenze significative in termini di ciclo vitale, modalità di trasmissione e impatto sulla salute dell’animale. Gli ascaridi sono vermi intestinali che, come i coccidi, possono causare disturbi gastrointestinali, ma la loro presenza e il loro trattamento differiscono. Mentre gli ascaridi richiedono un approccio terapeutico mirato alla loro eliminazione fisica, la gestione dei coccidi si concentra sull’interruzione del loro ciclo di vita e sulla prevenzione della reinfezione.

Come usare la cartella clinica My.DoctorVet

La prevenzione e il monitoraggio attento della salute dei nostri amici a quattro zampe sono fondamentali per contrastare l’impatto di questi parassiti. In questo contesto, l’utilizzo di strumenti come la cartella clinica veterinaria gratuita offerta da DoctorVet diventa prezioso. Attraverso la Cartella Clinica di DoctorVet, i proprietari di animali domestici possono tenere traccia della salute dei loro compagni, registrare informazioni cruciali come la storia clinica, i risultati degli esami e i dettagli delle visite veterinarie, oltre a impostare promemoria per i trattamenti antiparassitari. Questo strumento digitale rappresenta un valido alleato nella prevenzione delle malattie parassitarie, consentendo una gestione ottimale della salute animale e facilitando la comunicazione con il proprio veterinario.

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I coccidi sono parassiti intestinali che infettano cani e gatti principalmente attraverso l’ingestione di oocisti sporulate presenti nell’ambiente. Queste oocisti possono essere trovate nel suolo, nell’acqua, o nelle feci di animali infetti, rendendo l’esposizione comune in aree esterne dove gli animali domestici giocano e esplorano. L’ingestione può avvenire anche tramite il consumo di carne cruda o acqua contaminata. Gli ambienti sovraffollati, come canili o rifugi, possono facilitare la diffusione dei coccidi, così come la scarsa igiene e la mancata rimozione delle feci.

I sintomi della coccidiosi variano in base all’età e alla salute dell’animale. Nei cuccioli e nei gattini, possono manifestarsi diarrea acquosa o sanguinolenta, letargia, perdita di peso, e disidratazione. Gli animali adulti possono essere asintomatici o mostrare sintomi lievi. La gravità dei sintomi dipende dall’intensità dell’infezione e dalla capacità dell’animale di montare una risposta immunitaria efficace. La presenza prolungata di coccidi può portare a danni intestinali significativi, influenzando l’assorbimento dei nutrienti.

Il trattamento della coccidiosi si concentra sull’eliminazione dei coccidi attraverso l’uso di farmaci anticoccidici specifici, come il sulfadimetossina o il toltrazuril, prescritti dal veterinario. La terapia può includere anche il supporto reidratante e nutrizionale per gli animali affetti da diarrea e malassorbimento. È importante completare l’intero ciclo di trattamento per assicurare l’eradicazione dei parassiti e prevenire le reinfezioni. La collaborazione con il veterinario è essenziale per determinare il regime terapeutico più adatto e monitorare la risposta al trattamento.

La prevenzione della coccidiosi richiede misure igieniche per ridurre il rischio di esposizione alle oocisti dei coccidi. Questo include la pulizia regolare delle aree abitate dagli animali, la rimozione tempestiva delle feci, e l’accesso limitato a zone potenzialmente contaminate. È altresì importante fornire cibo e acqua puliti, evitando l’ingestione di materiale potenzialmente infetto. Nei contesti a rischio, come canili o rifugi, può essere utile implementare protocolli di disinfezione specifici e programmi di trattamento preventivo.

Coccidi nel cane e nel gatto

I coccidi rappresentano una minaccia significativa per la salute dei nostri animali domestici, con particolare riferimento a cani e gatti. Questi parassiti unicellulari trovano nell’intestino dei nostri amici a quattro zampe l’ambiente ideale per replicarsi, causando la coccidiosi, una malattia che può variare in gravità a seconda dell’età, dello stato di salute e delle condizioni immunitarie dell’animale.

Specie di coccidi

Tra le varie specie di coccidi che infettano cani e gatti, le più comuni sono Cystoisospora canis e Cystoisospora felis, rispettivamente per cani e gatti. Questi parassiti sono altamente specifici per l’ospite, il che significa che la specie che infetta i cani non è la stessa che infetta i gatti, e viceversa. Questa specificità ospite-parassita sottolinea l’importanza di strategie di prevenzione e trattamento mirate.

La trasmissione dei coccidi avviene principalmente attraverso l’ingestione di oocisti sporulate presenti nell’ambiente, che possono essere ritrovate in acqua, cibo, o anche attraverso il contatto con feci infette. Una volta ingerite, le oocisti rilasciano sporozoiti che invadono le cellule intestinali, dando inizio al ciclo di vita del parassita all’interno dell’ospite. La conoscenza delle specie di coccidi che colpiscono i nostri animali domestici è fondamentale per comprendere come prevenire e trattare efficacemente la coccidiosi. La prevenzione passa anche attraverso la gestione dell’ambiente in cui vivono cani e gatti, riducendo il rischio di esposizione ai parassiti. In questo contesto, l’adozione di buone pratiche igieniche, come la pulizia regolare delle aree in cui gli animali mangiano, dormono e giocano, è essenziale.

Causa coccidiosi

La coccidiosi nei cani e nei gatti è causata dall’ingestione di oocisti di coccidi, che sono forme di resistenza di questi parassiti protozoari. Queste oocisti, una volta ingerite, si trasformano in sporozoiti all’interno dell’intestino dell’animale, iniziando così il loro ciclo di vita che porta alla replicazione e alla diffusione dell’infezione. L’ambiente gioca un ruolo cruciale nella trasmissione della coccidiosi, poiché le oocisti possono sopravvivere per lunghi periodi in condizioni esterne, rendendo facile la loro ingestione accidentale attraverso cibo, acqua o direttamente dal suolo contaminato. I coccidi più comuni appartengono a cinque generi:

  • Isospora, causa di coccidiosi negli animali carnivori;
  • Eimeria, causa di coccidiosi negli erbivori;
  • Toxoplasma, responsabile della toxoplasmosi;
  • Plasmodium, causa della malaria;
  • Giardia, responsabile della giardiasi.
cause della coccidiosi nel cane e nel gatto

La coccidiosi nel cane è causata dalla presenza dei coccidi. Il loro obiettivo è raggiungere l’intestino per moltiplicarsi, con conseguenze sulla salute del cane

Coccidiosi asintomatica

Un aspetto particolarmente insidioso della coccidiosi è la sua capacità di manifestarsi in forma asintomatica, soprattutto negli animali adulti con un sistema immunitario sano. In questi casi, nonostante l’infezione sia presente, l’animale non mostra segni evidenti di malattia, diventando però un portatore che può diffondere il parassita nell’ambiente attraverso le sue feci. Questa forma asintomatica rende la coccidiosi particolarmente difficile da eradicare, poiché la mancanza di sintomi visibili può ritardare la diagnosi e il trattamento.

La prevenzione della coccidiosi richiede un approccio olistico che include la gestione dell’ambiente in cui vivono gli animali domestici. È fondamentale mantenere pulite le aree di vita degli animali, rimuovere regolarmente le feci e garantire che cibo e acqua siano liberi da contaminazioni. Inoltre, è importante monitorare la salute degli animali domestici, anche in assenza di sintomi, per identificare e trattare tempestivamente eventuali infezioni.

Come si contrae la coccidiosi

La particolarità dei coccidi di poter essere espulsi dalle feci e assunti da un altro animale fa sì che le probabilità che un cane la contragga siano molto alte. La trasmissione per via oro-fecale avviene quando dall’intestino del cane, i coccidi vengono espulsi attraverso le feci e contaminano l’ambiente esterno. Questi parassiti in pochi giorni infesteranno l’acqua e il terreno con cui entrano in contatto e i cani si infetteranno annusando o leccando zone su cui hanno transitato animali infetti.

Nel momento in cui il cane ingerisce le uova larvate dai coccidi presenti nell’ambiente in cui un animale infetto ha defecato, le uova si schiuderanno e le larve infesteranno l’intestino. Distruggeranno le cellule dell’intestino e si moltiplicheranno producendo nuove uova larvate che saranno espulse con le feci nell’ambiente esterno e il ciclo si ripeterà su un altro animale che le ingerirà. Il ciclo della coccidiosi dura in media da 1 a 4 settimane.

come si contrae la coccidiosi nel cane - ciclo

I coccidi vengono ingeriti dal cane, per maturare nell’intestino e riprodursi. I coccidi possono esssere esplusi tramite feci e possono rientrare in circolo in altri animali.

Sintomi coccidi

La coccidiosi, causata dall’ingestione di oocisti di coccidi, può manifestarsi con una gamma di sintomi nei cani e nei gatti, la cui gravità dipende dall’età dell’animale, dal suo stato di salute e dalla carica parassitaria. Nei cuccioli, nei gattini e negli animali con un sistema immunitario indebolito, i sintomi tendono ad essere più gravi e possono includere:

  • Diarrea: Spesso il primo e più evidente segno di coccidiosi, può variare da lieve a severa e può contenere sangue o muco.
  • Perdita di peso e condizioni di deperimento: Nonostante un appetito normale o aumentato, gli animali infetti possono perdere peso o mostrare una crescita rallentata a causa della malassorbimento dei nutrienti.
  • Lethargia e ridotta vivacità: Gli animali affetti possono apparire meno attivi o giocosi del solito, mostrando segni di affaticamento.
  • Disidratazione: A causa della diarrea, gli animali possono rapidamente disidratarsi, specialmente se i sintomi sono gravi e prolungati.
  • Dolore addominale: L’infiammazione intestinale causata dai coccidi può portare a dolore o disagio, che può essere evidente dal comportamento dell’animale.

È importante notare che, in alcuni casi, gli animali adulti possono essere asintomatici o mostrare sintomi molto lievi, rendendo la coccidiosi meno evidente ma non meno pericolosa, dato il potenziale di diffusione a cuccioli o animali immunocompromessi. La presenza di uno o più di questi sintomi richiede un’attenzione veterinaria immediata. Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo sono cruciali per ridurre l’impatto della malattia sull’animale e per prevenire la diffusione dell’infezione ad altri animali.

Diagnosi, esami e prognosi

La diagnosi tempestiva della coccidiosi è fondamentale per garantire un trattamento efficace e per minimizzare il rischio di complicazioni gravi negli animali infetti. La diagnosi si basa principalmente sull’analisi delle feci, attraverso la quale è possibile identificare la presenza delle oocisti dei coccidi. Questo esame, noto come esame coprologico, richiede un campione di feci fresco che verrà esaminato al microscopio da un veterinario o da un laboratorio specializzato.

Analisi ed esami per la coccidiosi

L’esame delle feci può richiedere la raccolta di campioni multipli nel tempo, dato che l’escrezione delle oocisti può essere intermittente. In alcuni casi, possono essere raccomandati esami aggiuntivi per valutare lo stato di salute generale dell’animale e per escludere altre cause di sintomi simili, come test del sangue, analisi biochimiche, o ultrasuoni addominali.

Coccidiosi: tempi di guarigione

La prognosi per gli animali con coccidiosi è generalmente buona con un trattamento tempestivo e appropriato, soprattutto se l’animale è per il resto sano e il trattamento inizia nelle fasi iniziali della malattia. I tempi di guarigione possono variare a seconda dell’età dell’animale, del suo stato di salute generale, e della rapidità con cui viene iniziato il trattamento. I cuccioli e i gattini, così come gli animali con condizioni di salute preesistenti, possono richiedere un periodo di recupero più lungo.

Il trattamento tipicamente include l’uso di farmaci anticoccidici specifici che il veterinario prescriverà basandosi sulla specie di coccidi identificata e sullo stato di salute dell’animale. In aggiunta, può essere necessario un supporto sintomatico, come la reidratazione e, in alcuni casi, la nutrizione assistita. La gestione efficace della coccidiosi richiede anche un’attenzione particolare alla prevenzione della reinfezione. Ciò include pratiche di igiene rigorose, come la pulizia regolare delle aree abitate dall’animale e la prevenzione dell’accesso a feci infette o ad ambienti contaminati.

Cura, trattamento e prevenzione

La gestione della coccidiosi in cani e gatti richiede un approccio integrato che combina trattamento specifico, cura di supporto e strategie di prevenzione per ridurre il rischio di reinfezione e diffusione.

Cura e trattamento

Il trattamento della coccidiosi si basa sull’uso di farmaci anticoccidici, che devono essere prescritti da un veterinario dopo una diagnosi accurata. Tra i farmaci più comunemente utilizzati figurano il sulfadimetossina e il toltrazuril, che agiscono specificamente contro i coccidi, interrompendo il loro ciclo di vita all’interno dell’ospite. È fondamentale seguire scrupolosamente il regime terapeutico indicato dal veterinario, compresa la durata del trattamento, per garantire l’eradicazione completa dei parassiti.

In aggiunta alla terapia specifica, può essere necessario fornire cure di supporto per alleviare i sintomi e promuovere il recupero dell’animale. Questo può includere la somministrazione di fluidi per prevenire la disidratazione, specialmente in caso di diarrea severa, e l’adozione di una dieta facilmente digeribile per sostenere la ripresa dell’intestino.

Terapia coccidiosi

Una efficace terapia per la coccidiosi nel cane parte da una diagnosi tempestiva. Questa si può fare se si fa attenzione ai sintomi e non si trascurano, portando subito l’animale dal veterinario. È bene ricordare, infatti, che questi parassiti intestinali, se non debellati per tempo, possono recare molti danni arrivando anche a causare la morte nei cuccioli o in animali anziani.

Le terapie specifiche contro la coccidiosi si basano su farmaci specifici che il veterinario prescriverà dopo diagnosi e visita specialistica dell’animale. Di solito sono utilizzati farmaci sulfamidici coccidiostatici, cioè che impediscono la riproduzione dei coccidi. La terapia dura circa 2-3 settimane a seconda dello stato di salute del cane e dell’avanzamento dei parassiti. Oltre a questa è molto importante agire sulla disidratazione che questa malattia comporta, a causa della diarrea acuta. Infine, occorrerà ripristinare la flora intestinale danneggiata. Il veterinario consiglierà i giusti fermenti lattici per animali e una dieta specifica da far seguire al cane, specifica per il tratto gastro intestinale.

In questa fase sono raccomandati alcuni comportamenti mirati al debellare questi parassiti. È importante rimuovere subito le feci e pulire il manto del cucciolo con lozioni disinfettanti che possono essere consigliate dal veterinario. Anche disinfettare i locali in cui si trova il cane può aiutare, soprattutto nei casi di convivenza con altri animali. In quest’ultimo caso specifico, il trattamento contro la coccidiosi dovrà essere eseguito su tutti gli animali e non solo sul cane infetto.

sintomi e trattamenti coccidiosi nel cane e negli animali

Prevenzione

La prevenzione gioca un ruolo chiave nel controllo della coccidiosi. Le misure preventive includono:

  • Igiene ambientale: Pulire regolarmente le aree in cui gli animali vivono e giocano, rimuovendo le feci prontamente per minimizzare il rischio di contaminazione da oocisti.
  • Controllo dell’accesso: Evitare che gli animali domestici accedano a zone potenzialmente contaminate, come aree pubbliche dove le feci di altri animali non vengono raccolte regolarmente.
  • Cura dell’alimentazione e dell’acqua: Assicurarsi che cibo e acqua siano puliti e liberi da contaminazioni, evitando l’ingestione di cibo crudo o di acqua da fonti non sicure.

Come eliminare i coccidi dall’ambiente

Per ridurre ulteriormente il rischio di coccidiosi, è importante adottare misure specifiche per eliminare i coccidi dall’ambiente. L’uso di disinfettanti efficaci contro le oocisti, come soluzioni a base di ammonio quaternario, può aiutare a ridurre la presenza dei parassiti nelle aree abitate dagli animali. Tuttavia, poiché le oocisti sono notoriamente resistenti, può essere necessario applicare trattamenti disinfettanti più volte e combinare più strategie per ottenere i migliori risultati.

Alimentazione

La gestione dell’alimentazione gioca un ruolo cruciale nel processo di recupero da una infezione da coccidi, oltre a essere un elemento fondamentale nella prevenzione delle reinfezioni. Una dieta bilanciata, ricca di nutrienti essenziali, può aiutare a rafforzare il sistema immunitario dell’animale, migliorando la sua capacità di resistere alle infezioni e accelerando il processo di guarigione.

Nutrizione per animali infetti da coccidi

Per gli animali che stanno affrontando o si stanno riprendendo da una coccidiosi, è importante fornire un’alimentazione che supporti la salute intestinale e promuova la riparazione dei tessuti danneggiati. Alcuni punti chiave includono:

  • Facile digeribilità: Scegliere alimenti facilmente digeribili per ridurre lo stress sull’intestino infiammato e facilitare l’assorbimento dei nutrienti.
  • Alta qualità proteica: Le proteine di alta qualità sono essenziali per la riparazione dei tessuti e il mantenimento della massa muscolare. Tuttavia, è importante bilanciare l’apporto proteico per non sovraccaricare l’intestino.
  • Fibre moderate: Un adeguato apporto di fibre può aiutare a regolare il transito intestinale e supportare la salute del microbiota intestinale, ma un eccesso può aggravare i sintomi di diarrea.
  • Idratazione: Assicurarsi che l’animale abbia sempre accesso a acqua fresca e pulita per prevenire la disidratazione, specialmente se sta sperimentando diarrea.

Integrazione e supporto nutrizionale

In alcuni casi, può essere utile integrare la dieta con probiotici, per supportare l’equilibrio del microbiota intestinale, e con integratori specifici che forniscono vitamine e minerali essenziali per rafforzare il sistema immunitario. Tuttavia, qualsiasi integrazione dovrebbe essere discussa e approvata dal veterinario, per assicurarsi che sia adeguata alle esigenze individuali dell’animale. La collaborazione con un veterinario è fondamentale per sviluppare un piano alimentare personalizzato che tenga conto dello stato di salute, dell’età, del peso e delle eventuali condizioni mediche dell’animale. Questo approccio personalizzato è particolarmente importante in presenza di coccidiosi, dove le esigenze nutrizionali possono variare significativamente a seconda della gravità dell’infezione e della risposta individuale al trattamento.

Consigli del veterinario

La prevenzione e il trattamento efficace della coccidiosi richiedono non solo l’adozione di misure igieniche e di cura appropriate, ma anche il seguire attentamente i consigli del veterinario. Questi professionisti della salute animale possono offrire raccomandazioni basate sulle specifiche esigenze del tuo animale domestico e sulle migliori pratiche per mantenere lontana questa malattia parassitaria.

Prevenzione delle reinfezioni

Uno degli aspetti più importanti nella gestione della coccidiosi è prevenire le reinfezioni. Ecco alcuni consigli chiave da parte dei veterinari:

  • Pulizia regolare: Mantenere pulite le aree in cui il tuo animale trascorre il suo tempo è fondamentale. Ciò include la pulizia quotidiana delle lettiere, l’eliminazione immediata delle feci nel giardino e la disinfezione regolare degli spazi abitativi.
  • Controllo dell’ambiente: Limitare l’esposizione del tuo animale a zone ad alto rischio, come parchi pubblici dove le feci di altri animali potrebbero non essere state raccolte, può ridurre il rischio di ingestione di oocisti infettive.
  • Cura dell’alimentazione e dell’acqua: Fornire sempre cibo e acqua puliti, evitando di lasciare cibo all’aperto dove potrebbe essere contaminato da feci infette.

Monitoraggio della salute

  • Visite veterinarie regolari: Programmare controlli regolari con il tuo veterinario può aiutare a identificare precocemente segni di coccidiosi o altre malattie, permettendo un trattamento tempestivo.
  • Attenzione ai sintomi: Essere consapevoli dei sintomi della coccidiosi e monitorare attentamente il comportamento e la salute del tuo animale domestico può permetterti di agire rapidamente in caso di sospetta infezione.

Check up veterinario

La coccidiosi nel cane e nel gatto è un’infezione intestinale molto frequente e molto contagiosa che colpisce soprattutto i cuccioli e gli animali anziani o con un sistema immunitario non forte. I coccidi, microscopici parassiti intestinali causa dell’infezione, si trasmettono molto facilmente perché espulsi attraverso le feci, vengono ingeriti da altri cani. I sintomi più comuni sono una forte diarrea acquosa che può essere accompagnata da tracce di sangue o muco, disidratazione dell’animale, calo di peso e spossatezza.

Se trascurata questa infezione può creare danni gravi e portare anche alla morte. Per questo motivo, in caso di sospetto di coccidiosi occorre subito recarsi dal veterinario, che effettuerà un esame delle feci, ripetuto più volte a distanza di pochi giorni. Lo specialista dirà come curare la coccidiosi, attraverso i farmaci specifici e con terapie a sostegno di disidratazione e cura della flora intestinale.

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Creazione del profilo dell’animale

  • Registrazione: Il primo passo è creare un account su my.doctorvet.it/register. Dopo la registrazione, potrai aggiungere uno o più profili per i tuoi animali domestici, inserendo informazioni di base come nome, specie, razza, età e peso.
  • Storia clinica: Compila la sezione dedicata alla storia clinica del tuo animale, includendo eventuali condizioni preesistenti, allergie, vaccinazioni, e trattamenti antiparassitari precedenti. Questo aiuterà il tuo veterinario a fornire cure personalizzate e tempestive.
  • Promemoria: Utilizza la funzione di promemoria per non dimenticare appuntamenti importanti, come le vaccinazioni, le visite di controllo, e i trattamenti antiparassitari. Questo ti aiuterà a mantenere il calendario sanitario del tuo animale sempre aggiornato.
  • Registrazione dei trattamenti: Ogni volta che il tuo animale riceve un trattamento, che sia una vaccinazione, un antiparassitario o una terapia per una condizione specifica, registralo nell’app. Questo ti permetterà di tenere traccia dell’efficacia dei trattamenti e di eventuali reazioni o effetti collaterali.
  • Condivisione delle informazioni: My.doctorVet facilita la condivisione delle informazioni sanitarie del tuo animale con il veterinario. Questo può essere particolarmente utile in caso di emergenza o quando si consulta un nuovo professionista, garantendo che abbiano accesso immediato alla storia clinica completa.
  • Supporto decisionale: Avere a disposizione una panoramica completa e aggiornata della salute del tuo animale può aiutarti a prendere decisioni informate riguardo alle cure e ai trattamenti, in stretta collaborazione con il tuo veterinario.

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FAQ: Domande e risposte sulla coccidiosi del cane e del gatto

Come capire se il cane ha i coccidi (la coccidiosi)?

Diarrea, debolezza e sete frequente sono i sintomi più comuni, pertanto occorre prestare attenzione al comportamento dei cuccioli e dei cani che già hanno un sistema immunitario debole. Un check up veterinario frequente può sicuramente escludere la presenza dei coccidi e, nei casi di diagnosi di coccidiosi, curare il cane in tempi brevi evitando danni fisici.

Cosa sono i coccidi?

I coccidi sono parassiti intestinali unicellulari che causano la coccidiosi in vari animali, inclusi cani e gatti. Si trasmettono tramite l’ingestione di oocisti sporulate presenti nell’ambiente.

Quanto dura la coccidiosi?

La durata della coccidiosi può variare a seconda della gravità dell’infezione e della risposta al trattamento. Con un trattamento adeguato, i sintomi possono iniziare a migliorare entro pochi giorni, ma il recupero completo può richiedere diverse settimane.

Come curare la coccidiosi?

La coccidiosi si cura con farmaci anticoccidici specifici prescritti dal veterinario. Il trattamento può includere anche supporto reidratante e nutrizionale per gli animali affetti.

Come ripulire l’ambiente dai coccidi?

Per ripulire l’ambiente dai coccidi, è necessario pulire e disinfettare regolarmente le aree abitate dagli animali, rimuovere le feci prontamente e limitare l’accesso a zone contaminate.

Come capire cosa sono gli ascaridi?

Gli ascaridi sono vermi parassiti che infestano l’intestino di cani, gatti e altri animali. Si trasmettono tramite l’ingestione di uova infettive e possono causare sintomi gastrointestinali.

Dove si trovano i coccidi?

I coccidi si trovano nell’ambiente, inclusi suolo, acqua e feci di animali infetti. Possono sopravvivere per lunghi periodi in condizioni esterne.

La coccidiosi è contagiosa per l’uomo?

La coccidiosi causata dai coccidi specifici di cani e gatti non è generalmente considerata contagiosa per l’uomo, poiché i coccidi sono solitamente specifici per l’ospite. La coccidiosi è estremamente contagiosa ma solo tra animali appartenenti alla stessa specie. Quindi la coccidiosi del cane o del gatto non può essere trasmessa all’uomo, poiché ogni specie ha i propri coccidi. 

Come si curano i coccidi nel gatto?

I coccidi nel gatto si curano con farmaci anticoccidici prescritti dal veterinario. È importante seguire il trattamento completo e adottare misure preventive per evitare reinfezioni.

Quali sono i sintomi della coccidiosi?

I sintomi più comuni della coccidiosi sono la diarrea, che può mostrare tracce di sangue o muco, e la spossatezza nell’animale, unita a disidratazione e dolori addominali. Nei cuccioli la spossatezza è un campanello d’allarme molto evidente, al contrario di quanto avviene nei cani anziani o in quelli con un sistema immunitario già compromesso. Inoltre la coccidiosi può anche essere asintomatica, pur potendo essere trasmessa da una cane all’altro, per questo occorre fare molta attenzione soprattutto nei casi di convivenza dei cuccioli.

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