Coccidiosi nel cane: cause, sintomi, cura, terapia e prevenzione

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Coccidiosi nel cane: cause, sintomi e terapie

La coccidiosi nel cane è una patologia molto frequente causata dai coccidi, microscopici parassiti intestinali che è possibile vedere solo con il microscopio.

I coccidi più comuni sono principalmente di due generi, Isospora e Eimeria e colpiscono soprattutto quando le difese immunitarie non sono abbastanza forti. Per questo i più colpiti sono soprattutto i cani cuccioli che non hanno un sistema immunitario ben formato e gli adulti, se immunocompromessi.

I coccidi possono annidarsi anche negli intestini di gatti e altri animali e causano danni all’intestino e una forte diarrea con gravi conseguenze se non trattata per tempo e in maniera corretta.

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In questa guida approfondiamo quali sono le cause, i sintomi e le terapie per curare la coccidiosi.

Le cause di coccidiosi nel cane

La coccidiosi nel cane è causata dalla presenza dei coccidi, dei protozoi, microorganismi composti da una sola cellula. Questi organismi arrivano nell’intestino dell’animale e si replicano.

La particolarità dei coccidi è che sono espulsi attraverso le feci e possono essere riassunti da altri animali.

All’interno dell’intestino i coccidi possono creare dei danni anche importanti e molto dipende dallo stato del sistema immunitario dell’animale ospitante: più il cane è in buona salute meno probabilità ci saranno che contrarrà la coccidiosi o, se contratta, che possa avere gravi conseguenze.

I coccidi più comuni appartengono a cinque generi:

  • Isospora, causa di coccidiosi negli animali carnivori;
  • Eimeria, causa di coccidiosi negli erbivori;
  • Toxoplasma, responsabile della toxoplasmosi;
  • Plasmodium, causa della malaria;
  • Giardia, responsabile della giardiasi.

cause della coccidiosi nel cane e nel gatto

La coccidiosi nel cane è causata dalla presenza dei coccidi. Il loro obiettivo è raggiungere l’intestino per moltiplicarsi, con conseguenze sulla salute del cane

Come si contrae la coccidiosi

La particolarità dei coccidi di poter essere espulsi dalle feci e assunti da un altro animale fa sì che le probabilità che un cane la contragga siano molto alte. La trasmissione per via oro-fecale avviene quando dall’intestino del cane, i coccidi vengono espulsi attraverso le feci e contaminano l’ambiente esterno.

Questi parassiti in pochi giorni infesteranno l’acqua e il terreno con cui entrano in contatto e i cani si infetteranno annusando o leccando zone su cui hanno transitato animali infetti.

Nel momento in cui il cane ingerisce le uova larvate dai coccidi presenti nell’ambiente in cui un animale infetto ha defecato, le uova si schiuderanno e le larve infesteranno l’intestino.

Distruggeranno le cellule dell’intestino e si moltiplicheranno producendo nuove uova larvate che saranno espulse con le feci nell’ambiente esterno e il ciclo si ripeterà su un altro animale che le ingerirà.

Il ciclo della coccidiosi dura in media da 1 a 4 settimane.

La coccidiosi nei gatti e in altri animali

La coccidiosi è una malattia che riguarda molti animali, anche i gatti. Una causa molto frequente della coccidiosi nei gatti, riguarda il fatto che i coccidi possono essere presenti anche nell’intestino di animali morti.

Questo fa sì che spesso i gatti, andando in giro a caccia di topi ed altri animali, possano imbattersi in carcasse di animali infetti, rischiando quindi di assumere i loro coccidi. In altre circostanze, la coccidiosi può essere trasmessa in ambienti in cui gli animali possono avere accesso alle placente, come nei casi di stalle con animali che partoriscono.

Infatti la coccidiosi colpisce anche i vitelli e polli e galline giovani. Uno dei principali sintomi è la diarrea con tracce di sangue e un generale abbattimento degli animali.

Allo stesso modo capitano spesso casi di coccidiosi nei canarini, per i quali la pulizia costante resta l’arma di prevenzione numero uno. Anche la coccidiosi nei conigli è molto frequente, intestinale nei conigli che hanno meno di due mesi ed epatica nei conigli anziani. Per prevenire la coccidiosi nei conigli si consiglia di pulire quotidianamente la lettiera, utilizzare alimenti di buona qualità e effettuare dei controlli periodici delle feci.

Sintomi di coccidiosi nel cane

Come abbiamo detto, la probabilità di contrarre la coccidiosi e le cause della malattia hanno molto a che fare con lo stato fisico dell’animale. I coccidi tendono infatti a proliferare negli intestini di cani giovani che hanno difese immunitarie ancora incomplete, o in animali immunodepressi perché anziani o malati.

Detto questo, il sintomo principale della coccidiosi è la diarrea, anche molto forte che può indebolire e causare dolori nell’animale. La diarrea da coccidiosi può anche presentare tracce di sangue o muco e, talvolta, può anche essere associata a vomito.

Altri sintomi sono:

  • dolori addominali;
  • prolasso rettale dettato dalla forte diarrea;
  • aumento della sete e disidratazione;
  • calo di peso o lenta crescita;
  • abbattimento e calo dell’energia;
  • in casi rari, febbre.

Questi sintomi, che presi individualmente possono apparire di lieve intensità, possono aggravarsi e se trascurati condurre alla letargia e anche alla morte. Se il cane gode di buona salute può contrarre la coccidiosi ed essere asintomatico.

Questa situazione è la più pericolosa perché non consente di intervenire per tempo, mentre l’animale continua ad essere infetto per gli altri animali.

come si contrae la coccidiosi nel cane - ciclo

I coccidi vengono ingeriti dal cane, per maturare nell’intestino e riprodursi. I coccidi possono esssere esplusi tramite feci e possono rientrare in circolo in altri animali.

Diagnosi della coccidiosi

La diagnosi della coccidiosi si fa con l’esame delle feci. L’attenzione principale in questa fase è quella di ripetere più volte l’esame, attraverso dei prelievi da fare a distanza di qualche giorno. Questo perché i parassiti sono eliminati dalle feci e la fase di espulsione dei coccidi non è continua bensì intermittente.

È tutta una questione di tempistiche, perché nella coccidiosi il periodo di incubazione è inferiore rispetto al periodo di prepatenza. Il periodo di incubazione va dal momento in cui i parassiti sono ingeriti fino alla comparsa dei primi sintomi nel cane, invece il periodo di prepatenza va dall’infezione al momento in cui si possono ritrovare i coccidi analizzando le feci.

In questi casi, un esame negativo delle feci può non essere significativo dell’assenza dell’infestazione.

Terapia coccidiosi

Una efficace terapia per la coccidiosi nel cane parte da una diagnosi tempestiva. Questa si può fare se si fa attenzione ai sintomi e non si trascurano, portando subito l’animale dal veterinario.

È bene ricordare, infatti, che questi parassiti intestinali, se non debellati per tempo, possono recare molti danni arrivando anche a causare la morte nei cuccioli o in animali anziani.

Le terapie specifiche contro la coccidiosi si basano su farmaci specifici che il veterinario prescriverà dopo diagnosi e visita specialistica dell’animale. Di solito sono utilizzati farmaci sulfamidici coccidiostatici, cioè che impediscono la riproduzione dei coccidi. La terapia dura circa 2-3 settimane a seconda dello stato di salute del cane e dell’avanzamento dei parassiti.

Oltre a questa è molto importante agire sulla disidratazione che questa malattia comporta, a causa della diarrea acuta. Infine, occorrerà ripristinare la flora intestinale danneggiata. Il veterinario consiglierà i giusti fermenti lattici per animali e una dieta specifica da far seguire al cane, specifica per il tratto gastro intestinale.

In questa fase sono raccomandati alcuni comportamenti mirati al debellare questi parassiti. È importante rimuovere subito le feci e pulire il manto del cucciolo con lozioni disinfettanti che possono essere consigliate dal veterinario. Anche disinfettare i locali in cui si trova il cane può aiutare, soprattutto nei casi di convivenza con altri animali.

In quest’ultimo caso specifico, il trattamento contro la coccidiosi dovrà essere eseguito su tutti gli animali e non solo sul cane infetto.

sintomi e trattamenti coccidiosi nel cane e negli animali

I coccidi sono da considerarsi come parassiti intestinali. E’ importante il consulto con il medico veterinario.

Conclusione – Check up veterinario

La coccidiosi nel cane è un’infezione intestinale molto frequente e molto contagiosa che colpisce soprattutto i cuccioli e gli animali anziani o con un sistema immunitario non forte. I coccidi, microscopici parassiti intestinali causa dell’infezione, si trasmettono molto facilmente perché espulsi attraverso le feci, vengono ingeriti da altri cani.

I sintomi più comuni sono una forte diarrea acquosa che può essere accompagnata da tracce di sangue o muco, disidratazione dell’animale, calo di peso e spossatezza.

Se trascurata questa infezione può creare danni gravi e portare anche alla morte. Per questo motivo, in caso di sospetto di coccidiosi occorre subito recarsi dal veterinario, che effettuerà un esame delle feci, ripetuto più volte a distanza di pochi giorni.

Lo specialista dirà come curare la coccidiosi, attraverso i farmaci specifici e con terapie a sostegno di disidratazione e cura della flora intestinale.

FAQ – domande e risposte

Come curare la coccidiosi nei cani?

Una volta diagnosticata la coccidiosi nel cane, il veterinario prescriverà la corretta terapia farmacologica per debellare i parassiti, solitamente a base di farmaci sulfamidici. Oltre a questo sarà fronteggiata la disidratazione dell’animale, causata dalla forte diarrea.

Infine si dovrà eseguire il ripristino della flora intestinale danneggiata attraverso la prescrizione di fermenti lattici per animali e una dieta che aiuti il cane nella ripresa e nella cura del tratto gastro intestinale.

Come prevenire la coccidiosi nei cani?

La coccidiosi nel cane deriva dalla trasmissione per bocca dei parassiti precedentemente espulsi tramite le feci di un cane infetto. La sua prevenzione passa quindi da una corretta igiene e disinfezione degli ambienti in cui convivono più animali, soprattutto nei casi di cucciolate.

Anche rimuovere in fretta le feci e disinfettare il manto dei cuccioli è una buona pratica di prevenzione, così come far fare un check up veterinario ad un nuovo cane che inizierà a vivere con quelli già presenti.

Quali sono i sintomi della coccidiosi? Come si riconosce nel cane?

I sintomi più comuni della coccidiosi sono la diarrea, che può mostrare tracce di sangue o muco, e la spossatezza nell’animale, unita a disidratazione dolori addominali. Nei cuccioli la spossatezza è un campanello d’allarme molto evidente, al contrario di quanto avviene nei cani anziani o in quelli con un sistema immunitario già compromesso. Inoltre la coccidiosi può anche essere asintomatica, pur potendo essere trasmessa da una cane all’altro, per questo occorre fare molta attenzione soprattutto nei casi di convivenza dei cuccioli.

La coccidiosi è contagiosa?

La coccidiosi è estremamente contagiosa ma solo tra animali appartenenti alla stessa specie. Quindi la coccidiosi del cane o del gatto non può essere trasmessa all’uomo, poiché ogni specie ha i propri coccidi. La coccidiosi nell’uomo è più frequentemente data dalla Isospora belli e si manifesta con una forte diarrea acquosa e calo di peso.

Cosa sono i coccidi?

I coccidi sono microscopici parassiti intestinali, protozoi composti da una sola cellula, che giungono nell’intestino degli animali attraverso la bocca e iniziano a proliferare. Sono causa dell’infezione coccidiosi che è attacca più frequentemente animali cuccioli o che hanno un sistema immunitario debole, perché malati o anziani.

Come capire se il cane ha i coccidi (la coccidiosi)?

Diarrea, debolezza e sete frequente sono i sintomi più comuni, pertanto occorre prestare attenzione al comportamento dei cuccioli e dei cani che già hanno un sistema immunitario debole. Un check up veterinario frequente può sicuramente escludere la presenza dei coccidi e, nei casi di diagnosi di coccidiosi, curare il cane in tempi brevi evitando danni fisici.

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