Come noi umani, anche i gatti possono avere la forfora. La forfora nei gatti è composta da pelle morta del cuoio capelluto che cade o resta attaccata al pelo del gatto. Il naturale processo di rinnovamento che interessa le cellule della pelle porta alla creazione di quelli che ci appaiono come puntini bianchi soprattutto durante il cambio di stagione e che, in situazioni non patologiche, spariscono con l’abituale spazzolamento.
Purtroppo, per una serie di ragioni diverse che scopriremo a seguire, in alcuni casi la pelle si rinnova più velocemente a causa di malattie o problemi e la forfora diventa seborrea.
Un primo modo allora per notare se c’è qualcosa che non va nella salute della pelle del gatto è rappresentato dall’usuale rito dello spazzolamento. Notare una forfora eccessiva ci può portare a riconoscere e curare subito eventuali malattie della pelle del felino.
QUALI SONO LE CAUSE DELLA FORFORA NEL GATTO
Le ragioni per la comparsa della forfora nel gatto possono essere molte e varie ma, sebbene si tratti di un problema risolvibile facilmente, è importante determinarne l’origine per applicare il trattamento appropriato.

Le cause della forfora nel gatto sono molteplici. Le più comuni sono: alimentazione, stress, allergia e intolleranze
ALIMENTAZIONE
Una dieta mal organizzata con carenze di omega 3 e 6 può portare pochi nutrienti, non apporta la giusta idratazione ed i valori nutrizionali che mantengono in salute il gatto e la sua pelle. Un modo per assicurarci che la dieta del gatto sia equilibrata consiste nell’evitare di dargli croccantini di bassa qualità (povera dei necessari acidi grassi) e di controllare che non beva troppo poco. Il veterinario può allora aiutarci a formulare un piano alimentare ricco di olio di pesce (che contiene omega 3) o, se necessario, integratori di vitamine.
ALLERGIA
Alcuni cibi possono anche essere, insieme ad alcune particelle presenti nell’ambiente circostante, possono provocare allergie che si manifestano anche sotto forma di forfora.
ALTRE CAUSE:
Pelle secca: come anticipato poco fa, anche trovarsi in un ambiente secco dalla scarsa umidità può portare a far disidratare la pelle del gatto, soprattutto nei gatti con pelo e pelle chiari o con poco pelo.
Predisporre un umidificatore ci consente allora di regolare al meglio la quantità di umidità all’interno delle stanze. Facciamo inoltre attenzione all’esposizione prolungata al sole perché potrebbe peggiorare lo stato di secchezza della pelle del gatto.
Obesità: un gatto sovrappeso, a causa della sua mole, potrebbe non riuscire a pulirsi e leccarsi facilmente, per cui alcune zone potrebbero apparire più secche e, di conseguenza, far comparire la forfora. Dato che spesso i gatti obesi presentano diabete o fegato grasso, hanno la tendenza a sviluppare la seborrea in queste parti.
Lavaggi non appropriati: lavare il gatto troppo spesso e con detergenti inadatti o troppo aggressivi possono portare a fenomeni di desquamazione. È fondamentale allora lavare il gatto solo se il felino non si toeletta, ricorrendo a prodotti a lui destinati.
Acari: a volte quella che ci sembra essere forfora, si rivela essere un acaro dal nome Cheyletiella. Questo piccolo parassita si ciba della pelle del micio ed è molto contagioso tra i gatti, quindi, nel caso ne avessimo più di uno è consigliabile agire in fretta eliminando o pulendo tutto ciò con cui entrano in contatto, come la cuccia, le coperte e i suoi giochi per evitare che si moltiplichino e si disperdano altrove.Con questi acari possono comparire delle crosticine sulla pelle e delle scaglie biancastre per cui sarà necessario consultare il veterinario per avere una lozione o uno shampoo per combattere l’infestazione.
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Stress: lo stress e i cambiamenti di vita possono influire molto sul benessere generale del gatto. Se poi è presente uno stato depressivo si può verificare una smodata toelettatura o nessuna in assoluto, che portano alla seborrea. Teniamo conto anche del fattore emotivo ed adattiamo quanto più possibile l’ambiente in cui vive il gatto in modo da farlo sempre sentire al sicuro.
Infine, alcune razze, come i gatti persiani, sono portate a sviluppare una seborrea specifica che rende la pelle grassa e produce delle squame giallastre.
SINTOMI DELLA FORFORA NEL GATTO
La forfora appare sotto forma di frammenti bianchi di pelle morta all’interno del pelo del gatto, segnale di secchezza del cuoio capelluto e che può procurare un fastidioso prurito. Per questo motivo, se il gatto ha la pelle arrossata e si gratta molto, tanto a volte da farsi male, è fondamentale debellare la forfora quanto prima per evitare ulteriori complicazioni.
Oltre al già citato tipo di fastidio, c’è da aggiungere che il pelo appare secco e opaco. Perciò, se ci si assicura che la forfora non sia dovuta alla sola muta del pelo in estate e in inverno, potrebbe anche essere anche la manifestazione di altri disturbi da non trascurare.

I sintomi della forfora nel gatto sono visibili sul manto: principalmente sul dorso e sulla coda.
MALATTIE CHE PROVOCANO LA FORFORA
Alcune patologie, durante il loro stadio iniziale, hanno nella forfora un sintomo perciò possono facilmente confondere e passare inosservate. Ecco allora due esempi di malattie della pelle del gatto che causano prurito e forfora.
Dermatite
Esiste un tipo di dermatite dei gatti che, grazie alla comparsa di eruzioni e croste sulla pelle, può essere scambiata per semplice forfora. La dermatite può dipendere dalla presenza di particolari allergeni nell’aria o dal contatto diretto con qualche sostanza irritante.
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Tigna
La tigna, invece, è una malattia cutanea abbastanza grave e contagiosa sia verso gli altri animali che verso gli umani. Essa è causata dai funghi e porta perdita di pelo, pelle secca e forfora. La predisposizione alla tigna aumenta se il gatto già soffre di Cheyletiellosi o forfora che cammina. Abbiamo approfondito l’argomento tigna qui.
RIMEDI NATURALI PER CURARE LA FORFORA
Se il problema della forfora nel gatto non è grave, basta utilizzare uno shampoo con aloe vera o delle lozioni lenitive dermoprotettive specifiche per il problema. L’aloe vera, da usare anche pura grazie alle foglie, serve ad attenuare il prurito con il suo effetto rinfrescante e calma l’infiammazione della pelle in caso il gatto si sia grattato eccessivamente. Mai usare prodotti anti forfora destinati a cani o agli esseri umani perché porterebbero ulteriore secchezza alla sua pelle.
È sempre bene comunque portare il gatto dal veterinario per conoscerne la causa ed escludere la presenza di eventuali malattie, di acari o infestazioni.
Il dottore sarà anche in grado di stabilire se il felino ha o meno carenze alimentari di acidi grassi e se necessita di integratori.
Per quanto riguarda la pulizia del micio, l’ideale sarebbe abituarlo ad essere lavato già da quando è cucciolo perché, col passare del tempo, potrebbe essere complicato riuscire a fargli il bagno per la prima volta e, se si usano gli shampoo appositi, rimuoverli per bene.
In alternativa all’acqua, è comunque possibile pulirlo utilizzando delle salviette umide. Di base, è sempre importante spazzolare il gatto regolarmente per eliminare il pelo morto e gli altri tipi di impurità.
Per idratare la pelle del gatto, bisogna assicurarsi che la sua alimentazione preveda una buona quantità di cibi contenenti grassi omega 3 e 6, nonché abbastanza fibre da impedirgli di prendere peso. E ovviamente, mantenere sempre la ciotola d’acqua piena scongiura una mancanza di liquidi, che possono essere ingeribili anche sotto forma di alimenti umidi.