Avvelenamento da candeggina negli animali domestici

L’avvelenamento da candeggina rappresenta un rischio reale per cani e gatti. La gravità dell’intossicazione dipende dal tipo di candeggina (domestica, ultra-concentrata o senza cloro), dalla quantità e dalla modalità di esposizione. I sintomi includono ipersalivazione, vomito, irritazione cutanea, tosse e, nei casi gravi, ustioni chimiche. Se il cane o il gatto beve candeggina, è fondamentale contattare immediatamente il veterinario: non indurre mai il vomito autonomamente. La prevenzione è essenziale: conserva la candeggina in luoghi inaccessibili, isola gli animali durante le pulizie e risciacqua abbondantemente tutte le superfici trattate. La candeggina non deve mai essere usata per combattere le pulci sugli animali.
avvelenamento da candeggina negli animali domestici

Avvelenamento da candeggina

L’avvelenamento da candeggina rappresenta un rischio reale per cani e gatti, anche se nella maggior parte dei casi non si tratta di situazioni di emergenza estrema. La candeggina è velenosa per gli animali domestici, ma la gravità dell’intossicazione dipende da diversi fattori: il tipo di candeggina coinvolto (domestica, ultra-concentrata o senza cloro), la quantità ingerita o inalata, la via di esposizione (ingestione, inalazione o contatto cutaneo) e le caratteristiche individuali dell’animale.

La candeggina per uso domestico è un agente irritante ma non corrosivo, quindi molti casi possono essere gestiti con interventi tempestivi e adeguati. Tuttavia, l’esposizione a candeggina ultra-concentrata o industriale può causare gravi ustioni e lesioni sia interne che esterne, richiedendo cure veterinarie immediate e prolungate. È fondamentale che i proprietari di animali domestici conoscano i rischi associati alla candeggina e sappiano come riconoscere i sintomi di avvelenamento per intervenire rapidamente.

E’ NECESSARIO IL CONSULTO CON IL MEDICO VETERINARIO – ogni decisione presa senza la decisione del veterinario E’ DA ESCLUDERE A PRIORI.

Sintomi dell’avvelenamento e intossicazione da candeggina

L’intossicazione da candeggina si manifesta con sintomi diversi a seconda del tipo di esposizione e della concentrazione del prodotto. Quando un cane beve candeggina o un gatto beve candeggina, i primi segnali compaiono generalmente entro pochi minuti e includono ipersalivazione abbondante (particolarmente evidente nei gatti), arrossamento e irritazione della pelle, delle mucose e della bocca, e comportamenti anomali come battere ripetutamente la bocca o mostrarsi agitati. Nei casi più gravi, soprattutto quando l’animale ha ingerito quantità significative di candeggina, possono verificarsi vomito (talvolta con presenza di sangue), diarrea, tosse persistente, letargia, dolore addominale, bassa pressione sanguigna, scottature visibili sulla pelle (specialmente zampe e bocca), tremori e, nei casi estremi, convulsioni. La candeggina ultra-concentrata causa ustioni chimiche gravi sia internamente lungo l’esofago e lo stomaco, sia esternamente sulla pelle, mentre la candeggina senza cloro (contenente perossido di idrogeno) tende a provocare principalmente vomito violento. Gli animali che camminano su pavimenti appena puliti con candeggina e successivamente si leccano le zampe possono sviluppare irritazione orale anche senza aver bevuto direttamente il prodotto.

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Ingestione della candeggina nel cane e nel gatto

L’ingestione di candeggina rappresenta la forma più comune e potenzialmente pericolosa di avvelenamento negli animali domestici. Quando un cane beve candeggina o un gatto beve candeggina, il liquido corrosivo entra in contatto con la mucosa orale, l’esofago e lo stomaco, causando irritazione chimica immediata e, nei casi gravi, ustioni.

La gravità dell’intossicazione dipende dalla quantità ingerita e dalla concentrazione del prodotto: la candeggina domestica diluita causa principalmente irritazione e ipersalivazione, mentre la candeggina concentrata può provocare lesioni gravi che richiedono settimane o mesi per guarire completamente. I cani di taglia grande come i Labrador sono particolarmente a rischio perché tendono a bere grandi quantità di liquidi senza valutarne l’odore o il sapore, mentre razze più piccole e i gatti generalmente evitano istintivamente la candeggina dopo averla annusata.

Tuttavia, l’ingestione accidentale può avvenire quando gli animali leccano le zampe dopo aver camminato su pavimenti bagnati di candeggina o quando bevono da secchi incustoditi durante le pulizie domestiche. È fondamentale non indurre mai il vomito autonomamente senza la supervisione del veterinario, poiché la candeggina è corrosiva anche quando risale attraverso l’esofago, potenzialmente aggravando le lesioni.

Inalazione della candeggina

L’inalazione dei vapori di candeggina può causare problemi respiratori significativi negli animali domestici, soprattutto in ambienti poco ventilati o quando si utilizzano prodotti concentrati. I sintomi dell’inalazione includono tosse persistente, starnuti frequenti, difficoltà respiratorie, secrezioni nasali, irritazione delle vie aeree superiori e, nei casi più gravi, edema polmonare. I gatti sono particolarmente sensibili ai vapori chimici a causa delle loro dimensioni ridotte e del sistema respiratorio delicato.

L’esposizione prolungata ai fumi di candeggina può danneggiare la mucosa del naso, della gola e dei polmoni, causando infiammazione acuta che richiede trattamento veterinario. Se noti che il tuo animale tossisce, ansima o mostra difficoltà respiratorie dopo essere stato esposto a vapori di candeggina, è fondamentale portarlo immediatamente all’aria aperta e contattare il veterinario per una valutazione.

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Cani e gatti possono essere soggetti ad inalazione e ingestione della candeggina

Cura e trattamento da ingestione, inalazione e intossicazione di Candeggina

Il trattamento dell’avvelenamento da candeggina richiede un intervento veterinario immediato, soprattutto nei casi di ingestione o inalazione di prodotti concentrati. Porta immediatamente il cane o il gatto dal veterinario non appena sospetti un’intossicazione. Il veterinario valuterà la gravità della situazione e potrà optare per diverse procedure: lavanda gastrica per rimuovere il contenuto velenoso dallo stomaco (solo sotto supervisione professionale), somministrazione di farmaci protettori gastrici per prevenire ulcere e ustioni, e risciacquo abbondante della bocca, degli occhi e della pelle con acqua pulita. In alcuni casi, il veterinario può somministrare latte per lenire lo stomaco e diluire la candeggina residua, oppure carbone attivo per assorbire le tossine.

MAI indurre il vomito autonomamente: questa pratica può aggravare le ustioni chimiche lungo l’esofago. Per le esposizioni cutanee, è necessario fare immediatamente un bagno prolungato con abbondante acqua e shampoo delicato.

Nei casi di inalazione, portare l’animale all’aria aperta e fornire ossigenoterapia se necessario. Per intossicazioni lievi da candeggina domestica diluita, dopo aver consultato il veterinario, può essere utile incoraggiare l’animale a bere acqua fresca per sciacquare il tratto gastrointestinale. I sintomi dovrebbero diminuire entro 30-45 minuti dal trattamento; se persistono, è indispensabile un controllo veterinario approfondito.

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trattamento e cura della candeggina – lavanda gastrica

Come prevenire l’avvelenamento da candeggina

La prevenzione dell’avvelenamento da candeggina si basa su semplici ma fondamentali accorgimenti di sicurezza domestica. Conserva sempre la candeggina in armadietti chiusi a chiave o in luoghi inaccessibili agli animali, preferibilmente in alto e mai a livello del pavimento. Durante le pulizie domestiche, isola gli animali in un’altra stanza chiusa, possibilmente con i loro giocattoli preferiti per tenerli occupati e tranquilli. Diluisci sempre la candeggina prima dell’uso: più è diluita, minore è la sua tossicità. Non lasciare mai secchi, contenitori o bottiglie di candeggina incustoditi, nemmeno per pochi minuti. Pulisci immediatamente eventuali versamenti o gocce di candeggina dal pavimento e risciacqua abbondantemente tutte le superfici trattate prima di permettere agli animali di accedervi. Attendi che i pavimenti siano completamente asciutti prima di far tornare cani e gatti nella stanza pulita. Presta particolare attenzione alle aree ad alto rischio come toilette e WC (tieni sempre il coperchio chiuso, soprattutto se usi prodotti per la pulizia del water), zone bagno dove usi detergenti a base di candeggina, e garage o ripostigli dove conservi prodotti per la pulizia. Considera l’utilizzo di alternative più sicure come detergenti enzimatici o prodotti specifici pet-friendly per le pulizie domestiche quotidiane.

In che modo cane e gatto entrano in contatto con la candeggina

Gli animali domestici possono entrare a contatto con la candeggina in diversi modi, spesso per curiosità o disattenzione momentanea del proprietario. La situazione più comune si verifica durante le pulizie domestiche: il proprietario prepara una soluzione di candeggina diluita in un secchio, si allontana momentaneamente per prendere qualcosa, e il cane beve candeggina direttamente dal secchio o il gatto beve candeggina attratti dalla curiosità. Un’altra modalità frequente è il contatto indiretto: l’animale cammina su pavimenti appena lavati con candeggina ancora umida e successivamente si lecca le zampe, ingerendo così il prodotto chimico. I gatti sono particolarmente vulnerabili a questa modalità di esposizione a causa della loro meticolosa routine di grooming.

Alcuni cani di taglia grande, come i Labrador o i Golden Retriever, possono accidentalmente rovesciare interi secchi di soluzione detergente a causa della loro mole e vivacità. L’esposizione può avvenire anche quando gli animali bevono dall’acqua del WC trattata con prodotti a base di candeggina, o quando leccano superfici (vasche, lavandini, piastrelle) su cui sono stati applicati detergenti contenenti ipoclorito di sodio. Razze più piccole come i Pomerania tendono generalmente ad evitare la candeggina dopo averla annusata, ma non sempre questo istinto protettivo è sufficiente a prevenire l’esposizione.

Candeggina per combattere le pulci

Assolutamente sconsigliato. Molti proprietari si chiedono se la candeggina per combattere le pulci sia una soluzione efficace e sicura per i loro animali domestici. Sebbene la candeggina possa effettivamente uccidere le pulci al contatto grazie alle sue proprietà disinfettanti, non è assolutamente raccomandata come antiparassitario per cani e gatti. L’applicazione di candeggina diluita sulla pelle o sul pelo dell’animale può causare gravi irritazioni cutanee, ustioni chimiche e intossicazioni se l’animale la lecca durante il grooming.

Anche l’utilizzo di candeggina per disinfettare cucce, coperte o pavimenti dove vivono animali con pulci presenta rischi significativi: i residui del prodotto possono essere assorbiti attraverso le zampe o ingeriti quando l’animale si lecca. Per disinfettare ambienti infestati da pulci, esistono alternative più sicure come il vapore ad alta temperatura, detergenti enzimatici specifici o disinfettanti pet-safe che eliminano parassiti e uova senza mettere a rischio cani e gatti.

pH della candeggina e livelli di tossicità

Il pH della candeggina è un indicatore fondamentale della sua tossicità e corrosività per gli animali domestici. La candeggina per uso domestico ha un livello di pH intorno a 11, che la classifica come sostanza basica (alcalina) irritante ma non estremamente corrosiva. Questo tipo di candeggina, quando diluita in acqua per le normali pulizie domestiche, rappresenta un rischio moderato: causa irritazione, ipersalivazione e disagio gastrointestinale, ma raramente provoca ustioni profonde o danni permanenti se trattata tempestivamente. La candeggina ultra-concentrata utilizzata da professionisti delle pulizie, in ambito industriale o nelle fattorie, ha invece un pH compreso tra 12 e 12,5, rendendola una sostanza altamente corrosiva e pericolosa.

A questi livelli di pH, la candeggina può causare ustioni chimiche gravi sulla pelle, lesioni profonde lungo l’esofago e lo stomaco, e danni tissutali che richiedono mesi per guarire o che possono risultare permanenti. La differenza di un solo punto sulla scala del pH rappresenta un aumento di dieci volte della concentrazione di ioni idrossido, spiegando perché la candeggina concentrata sia così più pericolosa. Anche la candeggina senza cloro (considerata più “sicura” per i capi colorati) può essere pericolosa perché contiene perossido di idrogeno, che provoca vomito violento e irritazione gastrica significativa negli animali che la ingeriscono.

Altre sostanze tossiche per cani e gatti

Oltre alla candeggina, esistono numerose sostanze tossiche domestiche che rappresentano un pericolo per cani e gatti. L’ammoniaca è una sostanza caustica estremamente pericolosa in forma concentrata: a contatto con la pelle causa ustioni e ferite, mentre i fumi possono danneggiare gravemente gola, naso e polmoni. Nei prodotti per la casa è presente in forma altamente diluita (5-10%), ma rimane comunque irritante.

I detergenti per pavimenti spesso contengono composti fenolici, alcoli o tensioattivi che possono causare intossicazione se ingeriti o inalati. I prodotti per il bagno come anticalcare e disgorganti contengono acidi forti o basi concentrate che provocano ustioni chimiche severe.

Gli smacchiatori per tappeti possono contenere percloroetilene o altri solventi tossici che causano problemi neurologici e epatici. I detersivi per piatti concentrati, sebbene sembrano innocui, possono provocare vomito, diarrea e irritazione gastrointestinale se ingeriti in quantità.

Altri prodotti pericolosi includono: antigelo (estremamente letale anche in piccole quantità), rodenticidi (topicidi che causano emorragie interne), insetticidi e pesticidi, fertilizzanti per piante, oli essenziali concentrati (particolarmente tossici per i gatti), deodoranti per ambienti in spray, prodotti per la pulizia del forno, acido muriatico, e prodotti anticalcare acidi. Tutti questi prodotti devono essere conservati in luoghi sicuri e inaccessibili agli animali domestici.

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Attenzione a questi simboli! Metti tutti i prodotti che presentano questi simboli tossici sotto controllo. Risciacqua abbondantemente dopo l’uso.

Consigli del veterinario

I veterinari raccomandano un approccio proattivo e consapevole nella gestione dei prodotti per la pulizia in case con animali domestici. Primo consiglio fondamentale: utilizza sempre candeggina altamente diluita per le pulizie quotidiane e considera l’uso di detergenti pet-friendly o enzimatici come alternative più sicure. Quando è necessario usare candeggina, assicurati di ventilare abbondantemente gli ambienti aprendo finestre e porte per disperdere i vapori tossici. Stabilisci una “zona di sicurezza” dove confinare gli animali durante le pulizie, preferibilmente una stanza con la porta chiusa lontana dall’area trattata. Risciacqua sempre due volte tutte le superfici lavate con candeggina: il primo risciacquo rimuove il prodotto, il secondo garantisce l’eliminazione di residui. Attendi almeno 30-45 minuti prima di permettere agli animali di accedere alle aree pulite, assicurandoti che tutto sia completamente asciutto.

Tieni sempre a portata di mano il numero del tuo veterinario e del centro antiveleni veterinario per emergenze. In caso di esposizione accidentale, non perdere tempo tentando rimedi casalinghi: contatta immediatamente il veterinario. Educa tutti i membri della famiglia, inclusi bambini e personale domestico, sui rischi della candeggina per gli animali e sulle corrette procedure di pulizia.

Ispeziona regolarmente gli armadietti dove conservi i prodotti per verificare che siano ben chiusi e inaccessibili. Infine, considera di fotografare le etichette dei prodotti che usi regolarmente: in caso di avvelenamento, queste informazioni permetteranno al veterinario di identificare rapidamente la sostanza coinvolta e fornire il trattamento più appropriato.

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