Processionaria e cani: perché è pericolosa e come agire

La processionaria è una larva che si sviluppa in bruchi e successivamente si trasforma in falene. Questo insetto è particolarmente pericoloso per i cani, soprattutto in primavera, quando le larve scendono dagli alberi in processione. I peli urticanti della processionaria possono causare reazioni gravi come irritazioni cutanee, gonfiore, difficoltà respiratorie e danni ai tessuti orali e delle vie respiratorie. Se non trattato prontamente, il contatto con la processionaria può essere mortale. È essenziale riconoscere tempestivamente i sintomi e rivolgersi a un veterinario per un intervento urgente, al fine di evitare complicazioni serie per la salute dell’animale.
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Processionaria e cani: contatto pericoloso da curare con urgenza

La processionaria è un insetto pericoloso per gli animali domestici, in particolare per cani e gatti. Si tratta di un bruco che, dopo essersi sviluppato sugli alberi, si trasforma in falena e scende verso il suolo in primavera per completare il suo ciclo vitale.

Durante la stagione calda, le processionarie possono essere viste in lunghe file camminare sui terreni, rappresentando un serio rischio per la salute degli animali. Il contatto con questi insetti può provocare reazioni gravi, come lo shock anafilattico (una reazione allergica severa) e altri sintomi pericolosi.

La processionaria è lo stadio larvale di un tipo di falena che, per trasformarsi in crisalide, trascorre prima del tempo su piante e alberi nutrendosi di aghi e foglie. Mentre è su questi alberi, intreccia il suo bozzolo di seta e in primavera scende per scavare una tana sottoterra e completare così la sua trasformazione. Per questo motivo, il rischio è particolarmente elevato in questo periodo dell’anno, poiché la possibilità per i nostri cani di entrare in contatto con loro è molto alta.

COSA FARE IN CASODI IRRITAZIONE DA PROCESSIONARIA

In caso di irritazione da processionaria, è fondamentale agire prontamente per limitare i danni. In generale, è sempre meglio prevenire il contatto con la processionaria, evitando le aree infestate durante la stagione di attività delle larve (primavera e autunno). Ecco cosa fare:

  • Rimuovere l’animale dalla zona contaminata: Allontana immediatamente il cane o l’animale dalla zona in cui ci sono le larve o i peli urticanti della processionaria.
  • Pulire l’area colpita: Se l’animale ha i peli o la pelle a contatto con la processionaria, rimuovi delicatamente i peli urticanti con guanti protettivi. Puoi sciacquare l’area interessata con acqua tiepida e, se possibile, usare un detergente delicato per rimuovere eventuali residui.
  • Non toccare direttamente la pelle con le mani nude: I peli della processionaria sono molto irritanti, quindi usa sempre dei guanti per evitare che entrino in contatto con la pelle umana.
  • Controlla i sintomi: Se l’animale mostra segni di irritazione, gonfiore, difficoltà respiratorie, salivazione eccessiva, o se mangia o lecca i peli contaminati, è essenziale recarsi subito dal veterinario.
  • Intervento veterinario: Il veterinario può somministrare trattamenti per ridurre l’infiammazione e il dolore, come antistaminici o corticosteroidi, e monitorare l’animale per eventuali complicazioni, come infezioni o danni ai tessuti. In caso di gravi reazioni, può essere necessario un trattamento di emergenza.

Come riconoscere la processionaria

La processionaria è una larva pelosa urticante che misura da 1 a 3/4 centimetri e popola soprattutto alberi come pini, cedri e querce. Il suo colore oscilla tra l’arancio ed il marrone e ha anche delle strisce grigie e bluastre. Non tutte le larve pelose però sono urticanti.

Per esempio, la gatta pelosa (Hyphantria cunea) è un insetto che somiglia molto alla processionaria, ma è del tutto innocuo sia per i cani sia per l’uomo.È chiamata anche bruco americano perché è arrivata qua dall’America e preferisce i climi caldi. I due insetti hanno molte differenze:

  • la gatta pelosa non è urticante né per gli animali né per l’uomo;
  • al contrario della processionaria che preferisce pini e querce, la gatta pelosa si nutre di foglie morbide e quindi si trova di solito su gelsi, salici e aceri;
  • i nidi sugli alberi fatti della processionaria sono a forma di batuffolo bianco o marrone, mentre quelli della gatta pelosa sono come ragnatele situate sulle foglie delle piante.

In che periodo dell’anno la processionaria è presente

La processionaria è presente principalmente durante la primavera e l’autunno, quando le sue larve si sviluppano e si spostano in grandi gruppi. La stagione più critica va da febbraio a maggio, periodo in cui le larve emergono dagli alberi e iniziano a scendere verso il suolo in cerca di un luogo dove seppellirsi per trasformarsi in crisalidi. In autunno, una seconda fase di attività si verifica quando gli insetti adulti si schiudono e le nuove generazioni di larve ricominciano il loro ciclo. Durante questi periodi, è particolarmente importante fare attenzione quando si passeggia in aree boschive o nelle vicinanze di pini infestati dalla processionaria.

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La processionaria è presente principalmente su pini, cedri e querce. E’ di colore arrancio-marrone, pelosa e urticante.

Dove si trovano le processionarie

Le processionarie si trovano principalmente su alberi di pino, ma possono anche infestare altre conifere come abeti e cedri. Questi insetti si sviluppano principalmente nelle zone boschive e forestali, ma possono essere presenti anche in parchi pubblici, giardini e aree verdi urbane dove crescono pini. Le larve delle processionarie costruiscono nidi di seta sulle cime degli alberi durante l’inverno e, con l’arrivo della primavera, scendono in processione verso il suolo per trovare un luogo dove seppellirsi e trasformarsi in crisalidi. È importante prestare attenzione a questi nidi e alle larve in aree frequentate da animali e persone.

Processionarie del pino e quercia

Le processionarie del pino e della quercia sono due specie di insetti appartenenti alla famiglia delle Notodontidae, ma si trovano su piante diverse e hanno alcune caratteristiche differenti. La processionaria del pino (Thaumetopea pityocampa) è la più comune e si sviluppa principalmente sui pini, formando nidi di seta sulle cime degli alberi. Durante la primavera, le larve scendono in processione verso il suolo, dove si interrano per diventare crisalidi. Questa specie è particolarmente pericolosa per gli animali domestici, poiché i suoi peli urticanti possono causare gravi reazioni allergiche e danni ai tessuti.

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Come riconoscere la processionaria nelle estremità dei rami dei pini

La processionaria della quercia (Thaumetopea processionea), pur essendo meno comune, infesta le querce e segue un ciclo simile, con larve che si muovono in processione lungo i tronchi degli alberi e scendono verso il suolo per il loro sviluppo. Anche in questo caso, i peli urticanti sono pericolosi per gli esseri umani e gli animali, sebbene le infestazioni siano generalmente meno frequenti rispetto a quelle del pino. Entrambe le specie sono pericolose se non gestite correttamente, in particolare durante i periodi di massima attività delle larve.

Come riconoscere la processionaria nel tronco e nei rami delle quercie

Perché la processionaria nel cane è pericolosa

La processionaria è ricoperta da peli urticanti che utilizza come difesa. La pericolosità della processionaria viene spesso sottovalutata, ma oltre ad infestare pini, querce e altre specie, i suoi peli fortemente urticanti sono una minaccia concreta per molti animali e anche per l’uomo.

Se questi peli vengono sfiorati, o peggio ingeriti, provocano delle gravi reazioni allergiche e necrosi dei tessuti, nei casi più gravi. I cani e gli altri animali, infatti, possono subire il distaccamento di parti di lingua e anche del naso.

Se vuoi approfondire questo argomento o sospetti che il tuo cane sia entrato in contatto con una processionaria, usa la cartella clinica gratuita messa a disposizione da DoctorVet: avrai tutte le informazioni necessarie e potrai contattare subito un esperto veterinario, se necessario.

COSA NON FARE IN CASO DI PROCESSIONARIA

In caso di esposizione alla processionaria, ci sono alcune azioni che è fondamentale evitare per non aggravare la situazione:

  • Non toccare direttamente l’animale senza protezione: I peli urticanti della processionaria possono essere trasferiti facilmente dalle mani, quindi non dovresti mai toccare l’animale senza indossare guanti protettivi.
  • Non cercare di rimuovere i peli urticanti a mani nude: I peli della processionaria sono molto irritanti e, se maneggiati senza precauzioni, potrebbero causare irritazioni anche a te. Usa sempre guanti protettivi e, se possibile, una pinzetta per rimuovere eventuali peli rimasti attaccati alla pelle.
  • Non ignorare i sintomi: Se noti che l’animale ha sintomi di avvelenamento o irritazione (come gonfiore della bocca, difficoltà respiratorie, o salivazione eccessiva), non perdere tempo e rivolgiti immediatamente a un veterinario. L’intervento rapido è essenziale per evitare danni gravi.
  • Non cercare di trattare da soli la situazione con farmaci senza la consulenza del veterinario: Evita di somministrare farmaci senza prescrizione, poiché potrebbero non essere efficaci o addirittura peggiorare la condizione. Solo un veterinario può consigliare il trattamento adeguato.
  • Non trascurare l’area infestata: Se l’animale ha avuto contatti con la processionaria, non lasciare che ritorni nella stessa zona senza una pulizia accurata. La contaminazione dell’ambiente può rappresentare un pericolo anche per altri animali o persone.

Quando si sviluppa la processionaria

Il ciclo vitale di una processionaria si suddivide in quattro fasi: uovo, larva o bruco, crisalide (fase di trasformazione da larva a farfalla), adulto o falena. Nei mesi estivi le femmine adulte depongono sui rami più giovani le uova, dalle quali a fine stagione escono le larve neonate. Queste si nutrono degli aghi e si riuniscono tra loro costruendo sui rami grandi nidi nei quali trascorrere l’inverno.

Come disinfestare dalle processionarie

Per disinfestare dalle processionarie, la prima operazione consiste nella rimozione manuale dei nidi situati sulle cime degli alberi infestati. Questa attività va eseguita con attenzione, indossando guanti protettivi e una maschera per evitare il contatto con i peli urticanti delle larve. I nidi vanno distrutti o bruciati per prevenire la proliferazione delle larve. Oltre alla rimozione manuale, un’altra opzione è l’applicazione di insetticidi specifici contro le processionarie, che devono essere utilizzati durante il periodo di attività delle larve o durante la schiusa delle uova. L’applicazione di questi trattamenti dovrebbe essere eseguita con cautela e preferibilmente da professionisti, per non danneggiare l’ambiente circostante.

Un’altra tecnica per il controllo delle processionarie è l’utilizzo di trappole a feromoni, che catturano gli adulti e riducono la formazione di nuove generazioni. In alternativa, i trattamenti biologici, come il Bacillus thuringiensis, possono essere utilizzati per ridurre le larve in modo naturale e sicuro, senza danneggiare altri organismi. Per garantire un’efficace disinfestazione, è importante monitorare regolarmente le aree a rischio e ripetere i trattamenti quando necessario. In caso di infestazioni gravi, è sempre consigliato rivolgersi a professionisti per una gestione sicura e mirata del problema.

Attenzione alla processionaria: da marzio ad aprile/maggio

Con l’arrivo della primavera, tra marzo e maggio, le larve escono dai nidi e scendono in processione lungo il tronco degli alberi per raggiungere un luogo adatto dove interrarsi e formare la crisalide. In questo stadio avviene la trasformazione da bruco a falena che termina alla fine di giugno.

processionaria cane primavera marzo aprile
La tipica processionaria nella sua ultima fase evolutiva quando scende dagli alberi per interrarsi e diventari, infine, crisalide.

Come evitare la processionaria

Per evitare il rischio legato alla processionaria, è importante adottare alcune misure preventive in aree dove queste larve sono comuni. Una delle strategie principali è evitare di passeggiare in prossimità di alberi infestati, specialmente durante i periodi di maggiore attività, come la primavera e l’autunno, quando le larve scendono dagli alberi in processione. Se hai alberi di pino o quercia nel tuo giardino, è utile controllare regolarmente la presenza di nidi di processionaria sulle cime degli alberi e, se individuati, rimuoverli con attenzione, preferibilmente con l’aiuto di un professionista.

In caso di infestazioni gravi, può essere necessario ricorrere a trattamenti specifici, come l’uso di insetticidi o trappole, sempre con cautela, per evitare danni all’ambiente e agli animali. Inoltre, è consigliabile tenere gli animali domestici al guinzaglio durante le passeggiate in aree a rischio e prestare attenzione a segnali di infestazione come la presenza di nidi o larve visibili sugli alberi.

Se il cane annusa o entra in contatto con la processionaria

Capita purtroppo di frequente che i cani annusino o entrino in contatto con le processionarie. Questo perché durante la primavera si sta più spesso fuori e anche perché i cani sono incuriositi da queste piccole creature. I peli della processionaria sono acuminati e inoculano una tossina altamente pericolosa che farà subito provare dolore al nostro cane. Noteremo quasi immediatamente un cambio di comportamento nel nostro animale, che sarà più agitato e in poco tempo manifesterà altri sintomi, come eruzioni cutanee sulla pelle e infiammazioni su naso e bocca e talvolta anche occhi.

processionaria cane veterinario
Quando il cane entra a contatto con la processionaria, la mangia o la annusa è da considerarsi un’urgenza veterinaria. E’ necessario agire in fretta.

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Cosa succede se il cane mangia la processionaria

Se il cane mangia una processionaria, le conseguenze sono più gravi. Perché in caso di contatto, le reazioni possono rimanere perlopiù locali, se invece la processionaria viene mangiata dal cane o sei peli raggiungono lo stomaco possono esserci complicanze serie. Per questo motivo è importante andare subito dal veterinario e aggiornarlo sul fatto accaduto. In questo caso, infatti il cane subirà lesioni gastriche e presenterà sintomi come vomito e diarrea con sangue. Nei casi più gravi si può anche arrivare alla morte dell’animale.

Sintomi della processionaria nel cane

La processionaria rappresenta un grave pericolo per i cani e i sintomi da contatto o ingestione sono spesso immediati. Il primo segno evidente è il cambiamento nel comportamento dell’animale, che diventa agitato e irrequieto a causa del dolore provocato dai peli urticanti. A livello fisico, l’infiammazione diventa visibile intorno alla bocca e al muso, con evidente gonfiore. Un sintomo molto grave è la necrosi della lingua, che può svilupparsi rapidamente e portare alla caduta di porzioni di lingua stessa. Questo fenomeno compromette la capacità del cane di mangiare correttamente, causando ulteriore disagio e rischio di malnutrizione.

Se il contatto è avvenuto con la pelle, si manifesterà un’eruzione cutanea aggressiva, con macchie rosse visibili e gonfiore nella zona colpita. Oltre a questi segni, l’avvelenamento da processionaria provoca diversi sintomi sistemici, che comprendono:

  • Salivazione eccessiva: causata dal dolore e dal malessere generale;
  • Gonfiore della lingua: che rende difficoltoso il mangiare e la respirazione;
  • Necrosi della lingua e della mucosa: danni ai tessuti che possono compromettere la funzionalità della lingua e della bocca;
  • Febbre: segno di infiammazione e reazione del corpo all’intossicazione;
  • Vomito e diarrea: come reazione sistemica all’avvelenamento, che peggiora lo stato di salute generale;
  • Debolezza e mancanza di appetito: sintomi comuni di malessere acuto;
  • Difficoltà respiratorie: causate dal gonfiore e dalla reazione infiammatoria.

A causa della volatilità dei peli urticanti della processionaria, gli occhi del cane sono particolarmente vulnerabili, come infiammazioni della congiuntiva e della cornea con conseguenti ulcere corneali, con il rischio di ulcere corneali che potrebbero compromettere seriamente la vista dell’animale. In presenza di questi sintomi, è fondamentale rivolgersi immediatamente a un veterinario per un trattamento tempestivo, in modo da prevenire danni permanenti o mortali.

cane mangia processionaria
Necrosi alla lingua del cane in seguito al contatto e ingestione della processionaria

Sintomi della processionaria nel gatto e in altri animali

La processionaria rappresenta un pericolo anche per i gatti, sebbene siano colpiti meno frequentemente rispetto ai cani. I felini, infatti, per loro natura tendono a essere più diffidenti e a evitare il contatto con l’insetto. Tuttavia, non è raro che i gatti possano imbattersi in un nido di processionarie, soprattutto quando si arrampicano sugli alberi dove i nidi vengono costruiti. Il contatto con i peli urticanti delle larve può provocare reazioni simili a quelle nei cani, con sintomi che includono eccessiva salivazione (bava), lingua gonfia, congiuntivite, vomito, soffocamento e difficoltà respiratorie.

Se non trattati tempestivamente, questi sintomi possono peggiorare e causare danni significativi alla salute del gatto. La lingua gonfia, ad esempio, può portare a difficoltà nell’alimentazione e nella respirazione, mentre la congiuntivite potrebbe sfociare in infezioni oculari.

L’ingestione di peli urticanti o il contatto diretto con le mucose potrebbe portare a necrosi dei tessuti e a complicazioni gravi. In caso di sospetto contatto con la processionaria, è fondamentale intervenire prontamente, portando il gatto dal veterinario per un trattamento adeguato. Spesso, tuttavia, delle semplici precauzioni, come evitare aree infestate da processionarie e monitorare attentamente il comportamento del gatto all’aperto, possono essere sufficienti per prevenire l’insorgere del problema.

Diagnosi, esami e prognosi della processionaria nel cane

Se il nostro cane entra in contatto con una processionaria, è fondamentale recarsi immediatamente dal veterinario, poiché la tempestività nell’intervento è cruciale per prevenire danni gravi alla salute dell’animale. Il veterinario, una volta arrivato, farà una diagnosi basata sui sintomi osservati, in particolare quelli cutanei, come papule arrossate e gonfie che compaiono sulla pelle in maniera disomogenea e asimmetrica. Questi segni sono tipici della reazione ai peli urticanti della processionaria. È importante ricordare che non si tratta di una “puntura”, ma di una reazione infiammatoria provocata dal contatto con i peli dell’insetto.

Per confermare la diagnosi, il veterinario eseguirà una serie di esami clinici, tra cui la misurazione della temperatura corporea dell’animale, che potrebbe essere elevata a causa dell’infiammazione. Potrebbero essere necessari ulteriori test, come esami del sangue, per verificare la presenza di infezioni o altre complicazioni, soprattutto se l’animale ha ingerito o leccato i peli urticanti. In base alla gravità della reazione, la prognosi può variare. Se trattata tempestivamente, la maggior parte dei cani si riprende completamente.

Tuttavia, in caso di ritardo nel trattamento o esposizione grave, potrebbero verificarsi danni permanenti, come necrosi dei tessuti, che potrebbero richiedere interventi chirurgici. La prognosi dipenderà quindi dalla prontezza con cui si affronta il problema e dalla risposta del cane al trattamento.

Come curare la processionaria

Come abbiamo già detto, il miglior comportamento in caso di contatto con una processionaria è portare il cane dal veterinario. Nel frattempo possiamo eseguire alcune tecniche di pronto soccorso per minimizzare gli effetti delle tossine:

  • Rimuovere l’insetto dalla bocca del cane senza indugio, anche se il contatto può causarci un’infiammazione. Se il tuo cane ha ingerito una processionaria prova a farlo vomitare il prima possibile;
  • Lavare l’area interessata con una soluzione salina fisiologica calda, poiché il calore riduce l’effetto delle tossine del bruco processionaria. Oppure con dell’acqua e bicarbonato per rimuovere rapidamente i peli dalla sua bocca. Tuttavia, visto che il tempo è importante e non sempre si hanno queste cose a portata di mano, si può usare dell’acqua pulita presa da qualsiasi fonte per pulire la lingua del cane;
  • Vai dal tuo veterinario perché il trattamento dopo il contatto tra una processionaria e il tuo animale può variare a seconda della gravità della lesione. Il trattamento di solito prevede l’uso di corticosteroidi ad azione rapida, ma i casi più gravi dovrebbero essere trattati anche con antibiotici o antistaminici.

L’efficacia e la velocità del vostro arrivo dallo specialista determineranno la salute del vostro cane perché gli effetti della processionaria nei cani non sono risolvibili a casa o con l’uso di rimedi naturali.

Vari tipi di processionaria

La processionaria del pino (Thaumatopoea Pityocampa)

Questa varietà di insetto è quella più diffusa in Italia e si nutre degli aghi degli alberi di pino. È di colore marroncino con delle striature grigio-blu. Ha dei ciuffi di peli tendenti al rosso che da lontano danno alla processionaria un colore quasi di ruggine.

La processionaria della quercia (Thaumetopoea processionea)

Ha lo stesso ciclo di vita della processionaria del pino, ma si nutre delle foglie degli alberi di quercia. Il colore è grigio e ha peli bianchi, lunghi e sottili. Effetti della processionaria sull’uomo.

Le sostanze urticanti che la processionaria emana attraverso i suoi peli uncinati, hanno effetti spiacevoli anche nelle persone. In particolare, nell’uomo la processionaria provoca:

  • il contatto con la pelle crea una dolorosa eruzione cutanea con forte prurito. La reazione cutanea ha luogo sulle parti della pelle non coperte, ma anche sul resto del corpo perché sudore e sfregamento dei vestiti facilitano la dispersione dei peli, causando spesso l’insorgere di un eritema pruriginoso;
  • in caso di contatto con gli occhi si avrà rossore, bruciore e congiuntivite. Se un pelo di processionaria finisce in profondità negli occhi può creare delle infezioni anche gravi;
  • in caso vengano inalati i peli della processionaria avremo un’irritazione delle vie respiratorie che si manifesterà con starnuti, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e, talvolta, difficoltà respiratorie.
  • se vengono ingeriti causeranno un’infiammazione delle mucose della bocca e dell’intestino con sintomi come abbondante salivazione, vomito e dolore addominale.

FAQ – Domande e risposte sulla processionaria

I sintomi del contatto o dell’ingerimento di una processionaria sono molto rapidi. Già nei primi dieci minuti si può notare il cambio di comportamento nel cane che inizia ad essere agitato. Anche l’evoluzione dei sintomi è molto rapida, per questo occorre immediatamente sciacquare le parti interessate e andare con urgenza dal veterinario.

Se il tuo animale è venuto in contatto con i peli urticanti della processionaria la prima cosa da fare è allertare il tuo medico veterinario o un pronto soccorso veterinario. Nel frattempo lava la parte interessata con acqua e fisiologica o acqua e bicarbonato, che riduce l’effetto urticante. L’obiettivo è quello di rimuovere la maggior quantità di peli possibili.

I mesi primaverili, tra marzo e aprile sono quelli più pericolosi per i nostri amici animali. In questo periodo, infatti, la processionaria scende dai tronchi degli alberi in fila indiana e cammina in lunghe processioni sul terreno.

La gravità e la rapidità con cui si manifestano i sintomi permettono di capire subito che il cane ha una reazione infiammatoria ad una sostanza fortemente urticante. Il cane è agitato, sbava molto, gli si gonfia la lingua e gli si possono arrossare gli occhi. Anche se non si ha la certezza che sia processionaria, è opportuno recarsi al più presso dal veterinario.

La prima manifestazione sarà il cambiamento nel suo comportamento perché sarà agitato a causa del dolore. Dopodiché inizierà ad avere abbondante bava e a manifestare un’infiammazione cutanea intorno al muso e al naso. Gli si gonfierà la lingua e, a seconda della zona del contatto, gli si potranno arrossare gli occhi. Nei casi più gravi c’è la necrosi della lingua e difficoltà respiratorie.

Fortunatamente la processionaria è ben riconoscibile. Infatti ha un colore arancio-marroncino con striature grigio-blu e molti e folti peli urticanti sul dorso. Il colore può variare a seconda della specie e della zona in cui si trova, mentre la sua lunghezza va da 1 a 4 centimetri. Un altro segno di riconoscimento di questo insetto è il fatto che si muovono insieme compiendo una lunga fila indiana.

Bisogna immediatamente allertare il veterinario e provare a far vomitare il cane. In questo caso, sciacquare la bocca con acqua e fisiologica o acqua e bicarbonato sono efficaci solo in parte perché l’insetto provocherà anche danni all’apparato gastrointestinale.

Ci sono diverse tecniche: o manualmente rimuovendo in inverno i nidi dagli alberi di modo che non proliferino, o con tecniche biologiche eseguite da persone esperte che si avvalgono di altri animali in grado di contrastare le processionarie. In alternativa, durante la stagione primaverile si possono utilizzare delle trappole tra cui le più comuni sono quelle collanti e quelle ai feromoni. In caso di grave infestazione di processionarie e di pericolo perché magari presenti nel giardino di casa, si può optare per una disinfestazione specializzata.

L’irritazione causata dalla processionaria può durare da poche ore a diversi giorni, a seconda della gravità del contatto e della sensibilità dell’individuo o dell’animale. In caso di reazioni gravi, come gonfiore o difficoltà respiratorie, è fondamentale rivolgersi tempestivamente a un medico o veterinario per un trattamento adeguato.

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