Indice
- Processionaria e cani: contatto pericoloso da curare con urgenza
- Che cos’è la processionaria
- Come riconoscere la processionaria
- Perché la processionaria nel cane è pericolosa
- Se il cane annusa o entra in contatto con la processionaria
- Se il cane mangia la processionaria
- Sintomi della processionaria nel cane
- Sintomi della processionaria nel gatto e in altri animali
- Cane e processionaria: la diagnosi
- Come curare la processionaria
- Quando si sviluppa la processionaria
- Vari tipi di processionaria
- FAQ – Domande e risposte sulla processionaria
Processionaria e cani: contatto pericoloso da curare con urgenza
La processionaria è un insetto pericoloso per i nostri animali domestici. È un bruco che si trasforma in falena, vive sugli alberi e in primavera scende perché sottoterra completerà la sua trasformazione.
Durante la bella stagione si trovano molte file di processionarie che camminano nei terreni e rappresentano un rischio serio per la salute dei cani, gatti e non solo. Il contatto può causare lo shock anafilattico (reazione allergica molto forte) e altri gravi sintomi.
Per questo è molto importante riconoscere le processionarie e sapere quali sono i rischi, i sintomi e quali azioni compiere in caso di contatto.
Che cos’è la processionaria
Con l’arrivo del bel tempo, tutti abbiamo voglia di fare lunghe passeggiate con i nostri amici a quattro zampe.
Sfortunatamente però, la primavera porta con sé alcuni pericoli per i cani. Uno di questi è la processionaria.
Sono bruchi pelosi e hanno questo nome perché camminano sempre insieme in fila indiana, formando lunghe processioni.
La processionaria è lo stadio larvale di un tipo di falena che, per trasformarsi in crisalide, trascorre prima del tempo su piante e alberi nutrendosi di aghi e foglie. Mentre è su questi alberi, intreccia il suo bozzolo di seta e in primavera scende per scavare una tana sottoterra e completare così la sua trasformazione.
Per questo motivo, il rischio è particolarmente elevato in questo periodo dell’anno, poiché la possibilità per i nostri cani di entrare in contatto con loro è molto alta.
Come riconoscere la processionaria
La processionaria è una larva pelosa urticante che misura da 1 a 3/4 centimetri e popola soprattutto alberi come pini, cedri e querce. Il suo colore oscilla tra l’arancio ed il marrone e ha anche delle strisce grigie e bluastre. Non tutte le larve pelose però sono urticanti.
Per esempio, la gatta pelosa (Hyphantria cunea) è un insetto che somiglia molto alla processionaria, ma è del tutto innocuo sia per i cani sia per l’uomo.È chiamata anche bruco americano perché è arrivata qua dall’America e preferisce i climi caldi. I due insetti hanno molte differenze:
- la gatta pelosa non è urticante né per gli animali né per l’uomo;
- al contrario della processionaria che preferisce pini e querce, la gatta pelosa si nutre di foglie morbide e quindi si trova di solito su gelsi, salici e aceri;
- i nidi sugli alberi fatti della processionaria sono a forma di batuffolo bianco o marrone, mentre quelli della gatta pelosa sono come ragnatele situate sulle foglie delle piante.
Perché la processionaria nel cane è pericolosa
La processionaria è ricoperta da peli urticanti che utilizza come difesa. La pericolosità della processionaria viene spesso sottovalutata, ma oltre ad infestare pini, querce e altre specie, i suoi peli fortemente urticanti sono una minaccia concreta per molti animali e anche per l’uomo.
Se questi peli vengono sfiorati, o peggio ingeriti, provocano delle gravi reazioni allergiche e necrosi dei tessuti, nei casi più gravi. I cani e gli altri animali, infatti, possono subire il distaccamento di parti di lingua e anche del naso.
Se vuoi approfondire questo argomento o sospetti che il tuo cane sia entrato in contatto con una processionaria, usa la cartella clinica gratuita messa a disposizione da DoctorVet: avrai tutte le informazioni necessarie e potrai contattare subito un esperto veterinario, se necessario.
Se il cane annusa o entra in contatto con la processionaria
Capita purtroppo di frequente che i cani annusino o entrino in contatto con le processionarie. Questo perché durante la primavera si sta più spesso fuori e anche perché i cani sono incuriositi da queste piccole creature. I peli della processionaria sono acuminati e inoculano una tossina altamente pericolosa che farà subito provare dolore al nostro cane. Noteremo quasi immediatamente un cambio di comportamento nel nostro animale, che sarà più agitato e in poco tempo manifesterà altri sintomi, come eruzioni cutanee sulla pelle e infiammazioni su naso e bocca e talvolta anche occhi.
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Il veterinario può aggiornare la cartella clinica con nuove informazioni, prescrizioni o terapie, analisi, esami e referti, consentendo una migliore gestione della salute dell’animale, anche tramite i pratici promemoria.
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Se il cane mangia la processionaria
Se il cane mangia una processionaria, le conseguenze sono più gravi. Perché in caso di contatto, le reazioni possono rimanere perlopiù locali, se invece la processionaria viene mangiata dal cane o sei peli raggiungono lo stomaco possono esserci complicanze serie. Per questo motivo è importante andare subito dal veterinario e aggiornarlo sul fatto accaduto. In questo caso, infatti il cane subirà lesioni gastriche e presenterà sintomi come vomito e diarrea con sangue. Nei casi più gravi si può anche arrivare alla morte dell’animale.
Sintomi della processionaria nel cane
La processionaria è un pericolo potenzialmente mortale per i cani e i sintomi da contatto o ingerimento sono immediati. Il primo sintomo è legato al comportamento: a causa dei dolori, il cane sarà agitato e irrequieto.
Oltre al dolore causato, sarà visibile un’infiammazione intorno alla bocca e al muso dell’animale. La necrosi della lingua può svilupparsi rapidamente e potrebbe persino causare la caduta di alcune parti, impedendo all’animale di mangiare correttamente.
Se c’è stato contatto con la pelle del cane noteremo un’eruzione cutanea aggressiva con macchie rosse, accompagnata da gonfiore dell’area interessata. Inoltre, altri sintomi comuni dell’avvelenamento da processionaria comprendono:
- salivazione eccessiva;
- gonfiore della lingua;
- necrosi della lingua e della mucosa;
- febbre;
- vomito e diarrea;
- debolezza e mancanza di appetito.
A causa della volatilità dei peli della processionaria, anche gli occhi del cane possono manifestare sintomi, come infiammazioni della congiuntiva e della cornea con conseguenti ulcere corneali.
Sintomi della processionaria nel gatto e in altri animali
Come per i cani, anche per i gatti la processionaria è rischiosa.
L’effetto urticante dei suoi peli, infatti, colpisce anche i felini che ne entrano in contatto e i sintomi sono pressoché simili: eccessiva bava dalla bocca, lingua gonfia, congiuntivite, soffocamento, vomito e difficoltà respiratorie.
I gatti sono colpiti meno rispetto ai cani, forse perché sono più diffidenti per natura. Tuttavia i gatti potrebbero imbattersi in un nido di processionarie anche mentre si arrampicano sugli alberi.
Questi sintomi, senza un intervento immediato, possono aggravarsi e minare seriamente la salute del gatto. Spesso, tuttavia, delle semplici precauzioni possono essere sufficienti a scongiurare o contenere il problema.
Cane e processionaria: la diagnosi
Se il nostro cane è entrato in contatto con una processionaria, occorre recarsi immediatamente dal veterinario perché in questi casi la tempestività è la miglior cura.
In base ai sintomi che presenta l’animale, il veterinario potrà efficacemente fare una diagnosi di infiammazione da processionaria. Ricordiamo che non è corretto parlare di puntura da processionaria al cane, poiché questo insetto non ha pungiglione, bensì, come abbiamo già detto, è il contatto con i suoi peli urticanti a provocare l’infiammazione.
La diagnosi in questo caso non è difficile e si basa su un’analisi dei sintomi, a partire da quelli cutanei come le papule arrossate e in rilievo, generalmente distribuite sulla cute in maniera disomogenea e asimmetrica. Dopodiché il medico veterinario misurerà la temperatura corporea dell’animale e lo sottoporrà a delle analisi cliniche.
Come curare la processionaria
Come abbiamo già detto, il miglior comportamento in caso di contatto con una processionaria è portare il cane dal veterinario. Nel frattempo possiamo eseguire alcune tecniche di pronto soccorso per minimizzare gli effetti delle tossine:
- Rimuovere l’insetto dalla bocca del cane senza indugio, anche se il contatto può causarci un’infiammazione. Se il tuo cane ha ingerito una processionaria prova a farlo vomitare il prima possibile;
- Lavare l’area interessata con una soluzione salina fisiologica calda, poiché il calore riduce l’effetto delle tossine del bruco processionaria. Oppure con dell’acqua e bicarbonato per rimuovere rapidamente i peli dalla sua bocca. Tuttavia, visto che il tempo è importante e non sempre si hanno queste cose a portata di mano, si può usare dell’acqua pulita presa da qualsiasi fonte per pulire la lingua del cane;
- Vai dal tuo veterinario perché il trattamento dopo il contatto tra una processionaria e il tuo animale può variare a seconda della gravità della lesione. Il trattamento di solito prevede l’uso di corticosteroidi ad azione rapida, ma i casi più gravi dovrebbero essere trattati anche con antibiotici o antistaminici.
L’efficacia e la velocità del vostro arrivo dallo specialista determineranno la salute del vostro cane perché gli effetti della processionaria nei cani non sono risolvibili a casa o con l’uso di rimedi naturali.
Quando si sviluppa la processionaria
Il ciclo vitale di una processionaria si suddivide in quattro fasi: uovo, larva o bruco, crisalide (fase di trasformazione da larva a farfalla), adulto o falena. Nei mesi estivi le femmine adulte depongono sui rami più giovani le uova, dalle quali a fine stagione escono le larve neonate. Queste si nutrono degli aghi e si riuniscono tra loro costruendo sui rami grandi nidi nei quali trascorrere l’inverno.
Attenzione alla processionaria: marzio e aprile
Con l’arrivo della primavera, tra marzo e aprile, le larve escono dai nidi e scendono in processione lungo il tronco degli alberi per raggiungere un luogo adatto dove interrarsi e formare la crisalide. In questo stadio avviene la trasformazione da bruco a falena che termina alla fine di giugno.
Vari tipi di processionaria
La processionaria del pino (Thaumatopoea Pityocampa)
Questa varietà di insetto è quella più diffusa in Italia e si nutre degli aghi degli alberi di pino. È di colore marroncino con delle striature grigio-blu. Ha dei ciuffi di peli tendenti al rosso che da lontano danno alla processionaria un colore quasi di ruggine.
La processionaria della quercia (Thaumetopoea processionea)
Ha lo stesso ciclo di vita della processionaria del pino, ma si nutre delle foglie degli alberi di quercia. Il colore è grigio e ha peli bianchi, lunghi e sottili. Effetti della processionaria sull’uomo.
Le sostanze urticanti che la processionaria emana attraverso i suoi peli uncinati, hanno effetti spiacevoli anche nelle persone. In particolare, nell’uomo la processionaria provoca:
- il contatto con la pelle crea una dolorosa eruzione cutanea con forte prurito. La reazione cutanea ha luogo sulle parti della pelle non coperte, ma anche sul resto del corpo perché sudore e sfregamento dei vestiti facilitano la dispersione dei peli, causando spesso l’insorgere di un eritema pruriginoso;
- in caso di contatto con gli occhi si avrà rossore, bruciore e congiuntivite. Se un pelo di processionaria finisce in profondità negli occhi può creare delle infezioni anche gravi;
- in caso vengano inalati i peli della processionaria avremo un’irritazione delle vie respiratorie che si manifesterà con starnuti, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e, talvolta, difficoltà respiratorie.
- se vengono ingeriti causeranno un’infiammazione delle mucose della bocca e dell’intestino con sintomi come abbondante salivazione, vomito e dolore addominale.
CARTELLA CLINICA VETERINARIA
La cartella clinica veterinaria di DoctorVet consente di registrare e aggiornare informazioni importanti sulla salute del proprio animale, tra cui vaccinazioni, trattamenti periodici, diagnosi, prescrizioni, esami, referti e note cliniche. Attiva i promemoria per una gestione più facile ed efficace
Il veterinario può aggiornare la cartella clinica con nuove informazioni, prescrizioni o terapie, analisi, esami e referti, consentendo una migliore gestione della salute dell’animale, anche tramite i pratici promemoria.
FAQ – Domande e risposte sulla processionaria
I sintomi del contatto o dell’ingerimento di una processionaria sono molto rapidi. Già nei primi dieci minuti si può notare il cambio di comportamento nel cane che inizia ad essere agitato. Anche l’evoluzione dei sintomi è molto rapida, per questo occorre immediatamente sciacquare le parti interessate e andare con urgenza dal veterinario.
Se il tuo animale è venuto in contatto con i peli urticanti della processionaria la prima cosa da fare è allertare il tuo medico veterinario o un pronto soccorso veterinario. Nel frattempo lava la parte interessata con acqua e fisiologica o acqua e bicarbonato, che riduce l’effetto urticante. L’obiettivo è quello di rimuovere la maggior quantità di peli possibili.
I mesi primaverili, tra marzo e aprile sono quelli più pericolosi per i nostri amici animali. In questo periodo, infatti, la processionaria scende dai tronchi degli alberi in fila indiana e cammina in lunghe processioni sul terreno.
La gravità e la rapidità con cui si manifestano i sintomi permettono di capire subito che il cane ha una reazione infiammatoria ad una sostanza fortemente urticante. Il cane è agitato, sbava molto, gli si gonfia la lingua e gli si possono arrossare gli occhi. Anche se non si ha la certezza che sia processionaria, è opportuno recarsi al più presso dal veterinario.
La prima manifestazione sarà il cambiamento nel suo comportamento perché sarà agitato a causa del dolore. Dopodiché inizierà ad avere abbondante bava e a manifestare un’infiammazione cutanea intorno al muso e al naso. Gli si gonfierà la lingua e, a seconda della zona del contatto, gli si potranno arrossare gli occhi. Nei casi più gravi c’è la necrosi della lingua e difficoltà respiratorie.
Fortunatamente la processionaria è ben riconoscibile. Infatti ha un colore arancio-marroncino con striature grigio-blu e molti e folti peli urticanti sul dorso. Il colore può variare a seconda della specie e della zona in cui si trova, mentre la sua lunghezza va da 1 a 4 centimetri. Un altro segno di riconoscimento di questo insetto è il fatto che si muovono insieme compiendo una lunga fila indiana.
Bisogna immediatamente allertare il veterinario e provare a far vomitare il cane. In questo caso, sciacquare la bocca con acqua e fisiologica o acqua e bicarbonato sono efficaci solo in parte perché l’insetto provocherà anche danni all’apparato gastrointestinale.
Ci sono diverse tecniche: o manualmente rimuovendo in inverno i nidi dagli alberi di modo che non proliferino, o con tecniche biologiche eseguite da persone esperte che si avvalgono di altri animali in grado di contrastare le processionarie. In alternativa, durante la stagione primaverile si possono utilizzare delle trappole tra cui le più comuni sono quelle collanti e quelle ai feromoni. In caso di grave infestazione di processionarie e di pericolo perché magari presenti nel giardino di casa, si può optare per una disinfestazione specializzata.