Bartonella Henselae: malattia da graffio

La bartonellosi (malattia del graffio) è causata dalla Bartonella Henselae, presente nel 40% dei gatti come portatori asintomatici. Si trasmette attraverso graffi, morsi o leccate su ferite, specialmente dai gattini sotto un anno. I sintomi nell’uomo includono papula eritematosa nel sito della ferita dopo 3-14 giorni, seguita da linfonodi ingrossati, febbre, mal di testa e astenia. Raramente causa complicazioni gravi (cervello, occhi, fegato). La diagnosi si basa su anamnesi, esame clinico ed eventualmente esami del sangue. La prevenzione comprende: lavaggio immediato di graffi/morsi, igiene delle mani, taglio unghie del gatto, controllo delle pulci con prodotti veterinari, mantenimento del gatto in casa. I gatti raramente mostrano sintomi ma possono sviluppare infiammazioni cardiache. Non è contagioso tra persone.Circa dai 3-14 giorni dopo la rottura della pelle,
bartonella hensellae trasmessa combattimento gatti

La bartonellosi è un’infezione batterica causata da Bartonella Henselae (95% casi), trasmessa principalmente da gatti ma anche cani, scimmie, conigli. Il batterio presente sotto unghie e saliva felina si trasmette tramite graffi, morsi o leccate su ferite. Circa 40% gatti sono portatori asintomatici per mesi/anni. Vettore primario sono pulci e loro escrementi: gatti raccolgono sporco infetto sotto unghie mordendo parassiti. Gattini sotto 1 anno hanno maggiori probabilità ospitare germe e trasmetterlo. Combattimenti tra gatti infetti rappresentano altra via contagio. Periodo incubazione 2-10 giorni.

Nei gatti la maggioranza rimane asintomatica per mesi/anni, fungendo da portatori sani senza manifestazioni cliniche evidenti. Raramente si sviluppano sintomi: febbre, vomito, scarso appetito, letargia, linfonodi ingrossati, occhi rossi, infiammazione orale. Forme gravi includono infiammazione cardiaca con dispnea, coinvolgimento sistema urinario e oculare. Gatti immunodepressi, FIV-positivi e anziani presentano maggior rischio complicazioni sistemiche. Il batterio può persistere nell’organismo felino per lunghi periodi senza segni clinici, rendendo difficile identificazione portatori. Gattini sotto 1 anno maggiormente predisposti a manifestare infezione attiva.

La diagnosi si basa su esami sangue specifici, test sierologici e PCR per identificazione Bartonella Henselae. Maggior parte casi non richiede trattamento essendo asintomatici. Gatti sintomatici necessitano terapia antibiotica specifica (doxiciclina, azitromicina) sotto supervisione veterinaria. Durata trattamento variabile secondo gravità e risposta clinica. Controllo pulci fondamentale per prevenire reinfezioni. Gatti immunocompromessi richiedono monitoraggio più intensivo e terapie prolungate. Importante valutare contemporaneamente stato FIV/FeLV che influenza prognosi. Terapie supportive includono antinfiammatori per forme con coinvolgimento cardiaco o oculare. Follow-up regolari necessari per valutare efficacia terapeutica.

Controlli veterinari regolari con test sierologici per identificazione portatori asintomatici, controllo rigoroso pulci tramite antiparassitari mensili approvati veterinario (spot-on, collari, compresse). Mantenere gatti indoor limita esposizione pulci e combattimenti con altri felini infetti. Taglio regolare unghie riduce trauma da graffio. Igiene ambientale con aspirazione frequente e trattamento anti-pulci degli spazi domestici. Evitare sovraffollamento che favorisce trasmissione. Vaccinazioni complete contro altre malattie per mantenere sistema immunitario forte. Quarantena nuovi gatti prima introduzione. Gestione stress ambientale supporta resistenza naturale infezioni. Controllo periodico stato FIV/FeLV influenza strategie preventive.

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È un’infezione batterica causata dalla Bartonella Henselae (95% dei casi), trasmessa principalmente dai gatti attraverso morsi, graffi o leccature su ferite. Circa il 40% dei gatti è portatore asintomatico del batterio, che può rimanere nell’organismo per mesi o anni senza sintomi.

I gatti si infettano tramite pulci (vettore primario) o combattimenti con gatti infetti. Il batterio presente sotto le unghie e nella saliva viene trasmesso alle persone attraverso graffi, morsi o leccature su ferite aperte. I gattini sotto 1 anno hanno maggiori probabilità di trasmettere l’infezione.

Dopo 3-14 giorni dal graffio/morso compare una papula eritematosa crostosa nel sito della ferita. Successivamente si manifesta gonfiore dei linfonodi regionali (collo, ascella, inguine), febbre, mal di testa, scarso appetito, astenia e mialgia. I linfonodi possono gonfiarsi fino a 3-5 cm per 2-3 settimane.

Raramente si verificano complicazioni gravi che coinvolgono cervello, occhi, fegato, milza, polmoni e sistema nervoso centrale. Sono più a rischio bambini sotto 5 anni e immunocompromessi. Consulta il medico se il graffio continua ad allargarsi dopo 2 giorni o compaiono sintomi sistemici.

Lava immediatamente graffi e morsi con sapone e acqua corrente, lavati le mani dopo aver giocato con gatti, non permettere ai gatti di leccare ferite, evita giochi troppo aggressivi, non accarezzare gatti randagi. Immunocompromessi dovrebbero adottare gatti sopra 1 anno.

Mantieni le unghie del gatto tagliate, applica antiparassitari mensili approvati dal veterinario, tieni il gatto in casa per ridurre contatto con pulci e combattimenti, controlla frequentemente la presenza di pulci con pettine specifico, aspira regolarmente casa. Se infetto, serve trattamento specifico oltre all’antiparassitario.

FAQ sulla Bartonella Henselae – Malattia da Graffio del Gatto

Cos’è la malattia da graffio del gatto

La malattia da graffio di gatto, detta bartonellosi, è un’infezione batterica causata dalla Bartonella Henselae (nel 95% dei casi) ed è principalmente trasmessa dai gatti ma anche da altri animali come, ad esempio, cani, scimmie e conigli seppur in misura minore.

Dato che il batterio, o germe, è presente sotto le unghie e nella saliva dei gatti, l’infezione da bartonella può subentrare quanto un gatto infetto morde e/o graffia una persona provocando una lesione nella pelle (una ferita) oppure quando il micio lecca un nostro taglio. Pensiamo, ad esempio, ad una piacevole leccatina data come gesto d’affetto ad una mano con dei taglietti!

Circa il 40% dei gatti è portatore asintomatico dell’infezione da bartonella, il che significa che, sebbene essi ospitino questi batteri, non mostrano segni e sintomi di malattia. Il batterio può restare nell’organismo del micio anche per diversi mesi o addirittura per anni senza manifestare alcun sintomo clinico.

I gattini cuccioli di età inferiore a 1 anno hanno maggiori probabilità di ospitare il germe della Bartonella Henselae e di trasmettere attraverso graffi sulla pelle la malattia alle persone. È bene tenere presente anche che i gattini hanno maggiori probabilità di graffiare e mordere mentre giocano e imparano ad attaccare la preda e che, in ogni caso, il gatto è istintivamente e naturalmente predisposto a graffiare.

Bartonella: come si trasmette

I gatti possono essere infettati dalla Bartonella Henselae in due modi: tramite le pulci e combattendo con altri gatti infetti.

Le pulci e i loro escrementi sono il vettore primario di contagio: graffiando e mordendo i parassiti, i gatti ne raccolgono lo sporco infetto sotto le unghie e tra i denti.
I gatti possono anche essere infettati combattendo con altri gatti già contagiati.

Ad oggi, invece, non risulta che le pulci possano trasmettere la bartonellosi all’uomo in via diretta ed è necessario un vettore, che in questo caso è il micio.

Sintomi da infezione da graffio-morso 

Successivamente al morso e/o al graffio, dopo un periodo variabile che va dai 3 ai 14 giorni, nel sito della ferita compare una lesione della pelle detta papula eritematosa, crostosa (raramente una pustola). Questa ferita non è un eczema causato dal gatto, ovvero una dermatite.

Essa può persistere per giorni o addirittura settimane, per poi guarire spontaneamente, oppure precedere il manifestarsi di una vera e propria infezione. Quando si manifesta la malattia da graffio di gatto, il linfonodo regionale, cioè quello più vicino alla zona del morso (che può essere, ad esempio, nel collo, nell’ascella o nell’inguine), inizia a gonfiarsi e, in termini medici, si parla di linfoadenopatia.

Come riconoscere la bartonella

  • febbre
  • vomito
  • scarso appetito
  • letargo
  • linfonodi ingrossati
  • occhi rossi
  • infiammazione in bocca

Per la bartonella, i sintomi correlati possono essere di vario tipo e facilmente confondibili con quelli causati da altre patologie: febbre, mal di testa, scarso appetito, astenia e mialgia. Infine, ricordiamo che una persona che contrae l’infezione da bartonella non è contagiosa per gli altri: in altre parole, un uomo non può trasmettere la bartonellosi.

Diagnosi della Bartobella Hensellae

La febbre da graffio del gatto può essere difficile da diagnosticare perché diverse altre condizioni hanno gli stessi sintomi. Il medico chiederà informazioni sulla storia medica dell’individuo e se hanno avuto interazioni con un gatto.

Il medico esaminerà quindi l’area graffiata e cercherà eventuali linfonodi ingrossati. Questo di solito è sufficiente per una diagnosi, ma a volte possono suggerire ulteriori test per assicurarsi che la persona non abbia un’altra condizione.

Il medico potrebbe prelevare un pò di sangue e inviarlo al laboratorio per scoprire che tipo di batteri sono presenti. Un esame del sangue può testare specificamente la febbre da graffio del gatto.

Complicazioni serie ma rare

Solo in rari casi, l’infezione dopo il morso di gatto è seguita da complicazioni gravi.
Vediamo cosa provoca un graffio di gatto nei bambini, quali rischi ci sono se un gatto mi graffia o morde e come si manifesta la patologia nei gatti.

Complicazioni della bartonellosi nelle persone

Complicazioni cliniche rare ma gravi causate dalla bartonellosi possono coinvolgere i seguenti organi:

  • Cervello
  • Occhi
  • Fegato e milza
  • Polmoni
  • Sistema nervoso centrale

In caso di gravi complicazioni cliniche per la bartonella, la cura necessaria è probabilmente caratterizzata da un trattamento intensivo sintomatico e dalla somministrazione di antibiotici. Hanno maggiori probabilità di manifestare sintomi più importanti i bambini di età inferiore ai 5 anni e le persone con sistema immunitario indebolito.

Per la bartonella, gli esami da fare in laboratorio al fine di ottenere una diagnosi certa sono, indubbiamente, una biopsia del linfonodo ingrossato ed esami del sangue.

Complicazioni della bartonellosi nei gatti

La maggior parte dei gatti portatori di Bartonella Henselae NON mostra alcun segno di malattia, ma in rare occasioni il batterio può causare infiammazione del cuore, facendo ammalare il micio e causando un respiro affannoso. L’infezione da bartonella può anche svilupparsi nella bocca, nel sistema urinario o negli occhi.

Restano, ovviamente, maggiormente a rischio i gatti immunodepressi, affetti da FIV  e i gatti anziani. Il veterinario può scoprire quali organi del tuo gatto potrebbero essere infiammati.

Prevenzione dell’infezione da Bartonella Henselae

Capito, quindi, che nel caso di graffio del gatto, la malattia si chiama bartonellosi, non resta che vedere come proteggersi al fine di non contrarre l’infezione.

I consigli su come prevenire la Bartonella nei bambini e nei soggetti più a rischio, come persone immunocompromesse e veterinari, dovrebbero essere sempre seguiti da tutti.

Ci sono due fronti su cui agire: da un lato, bisogna adottare i corretti comportamenti di igiene personale e dall’altro bisogna proteggere e tenere controllato il proprio gatto facendosi seguire dal proprio veterinario.

Raccomandazioni per le persone: cosa fare contro la Bartonellosi

Ognuno di noi, quando interagisce con un micio, dovrebbe:

  • Lavarsi bene subito dopo i morsi e i graffi di gatto utilizzando sapone e acqua corrente o un disinfettante;
  • Lavare bene le mani con sapone e acqua corrente dopo aver giocato con il gatto, soprattutto se vivi con bambini piccoli o con persone con sistema immunitario indebolito;
  • Poiché i gatti di età inferiore a un anno hanno maggiori probabilità di avere l’infezione da bartonella e di trasmetterla, le persone con un sistema immunitario indebolito dovrebbero adottare gatti di età superiore a un anno.
lavare mani per prevenzione alle malattie
Lavarsi bene le mani previene il rischio di contaminazione da bartonella.

Sintomi della bartonella sulle persone

La febbre da graffio el gatto di solito non provoca sintomi nei primi giorni o settimane dopo l’esposizione quando i batteri si moltiplicano nel corpo. Circa da 3 a 14 giorni dopo la prima infezione, una persona può vedere una piccola bolla o rossore nell’area di contatto, più comunemente su:

  • braccia
  • mani
  • cuoio capelluto
  • testa, capo

I medici chiamano questa una lesione da inoculo. Questa lesione potrebbe non verificarsi in alcuni casi o un individuo potrebbe non notarla sul proprio corpo. Alcune settimane dopo, i linfonodi vicino alla lesione possono diventare gonfi o teneri. I linfonodi sono responsabili del filtraggio di batteri e altre particelle e della creazione di cellule del sistema immunitario. Di solito si sentono come piccoli dossi, spugnosi, rotondi o ovali.

Se una persona ha avuto un morso o un graffio sul braccio, i linfonodi sotto il braccio o vicino al gomito possono essere particolarmente teneri. A volte, i linfonodi si gonfiano fino a  3-5 cm di diametro. Possono essere caldi al tatto, pieni di liquido o rossi. Possono rimanere gonfie per 2-3 settimane. Per la maggior parte delle persone, i linfonodi ingrossati sono l’unico sintomo. Tuttavia, altri sintomi che potrebbero verificarsi includono:

  • dolore addominale
  • perdita di appetito
  • febbre, in genere non superiore a 38.8°
  • stanchezza
  • un mal di testa
  • dolori articolari
  • una eruzione cutanea
  • un mal di gola

Una persona dovrebbe consultare un medico se ha un graffio che continua ad allargarsi dopo 2 giorni.

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ecco come appare quando si è contaggiati dalla bartonella hensellae

Raccomandazioni per le persone: comportamenti da evitare

Ognuno di noi dovrebbe:

  • Non giocare pesante con gli animali domestici perché li si stimolerebbe ad una loro reazione innata e potrebbero graffiare e mordere;
  • Non permettere ai gatti di leccarti le ferite;
  • Non accarezzare o toccare gatti randagi o selvatici.

Proteggi la salute del tuo gatto dalla bartonella

Se decidi di prendere un gatto, devi essere responsabile e pianificare i controlli sanitari veterinari di routine.

Ogni padrone dovrebbe:

  • tenere tagliate le unghie del gatto
  • applicare un prodotto per le pulci (farmaco topico o orale) approvato dal veterinario una volta al mese

Inoltre, si consiglia di tenere il gatto in casa per:

  • diminuire il suo contatto con le pulci;
  • impedirgli di combattere con animali randagi o potenzialmente infetti.

Se un gatto è infetto, non sarà sufficiente somministrare con regolarità l’antiparassitario ma sarà necessario anche un trattamento specifico contro la bartonella.

COSA NON FARE warning - caution - attention - doctorvet ATTENZIONE: i prodotti antipulci da banco potrebbero non essere sicuri per i gatti. Verificare con il proprio veterinario prima di applicare QUALSIASI prodotto per pulci per assicurarsi che sia sicuro per il vostro gatto e la vostra famiglia.

  • controllare se il gatto ha le pulci: verificare frequentemente la presenza di pulci sul gatto utilizzando un pettine per pulci per ispezionare lo sporco che questi parassiti rilasciano;
  • Controllare se sono presenti delle pulci in casa e
    • Aspirare frequentemente
    • Contattare un agente di controllo dei parassiti, se necessario

Altre condizioni possono diffondersi i gatti

Oltre alla febbre da graffio di gatto, un gatto può trasportare altre malattie. Questi includono:

  • Campilobatteriosi: i batteri causano un’infezione intestinale.
  • Criptosporidiosi: un parassita provoca diarrea e crampi addominali.
  • Peste: sebbene sia stata debellata, ciò può accadere se una persona porta il proprio gatto in un altro paese.
  • Rabbia: i gatti devono sottoporsi a vaccinazioni regolari per prevenire l’ infezione da rabbia .
  • Tigna: i gattini sono particolarmente propensi a portare questa infezione fungina. Causa macchie calve sulla pelle.
  • Tenia: più comune nei bambini, questa infezione si verifica quando una persona ingerisce una pulce da un gatto che ha larve di tenia .
  • Infezione da toxocara: questa condizione non causa sempre sintomi, ma può causare gravi complicazioni, come la cecità.
  • Toxoplasmosi: è fondamentale evitarlo durante la gravidanza. Le complicazioni comprendono la crescita e problemi agli occhi nel feto e la perdita della gravidanza.
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