La gastroenterite nei gatti: sintomi, diagnosi e trattamenti

La gastroenterite nei gatti è un’infiammazione grave di stomaco e intestino causata principalmente dal parvovirus, potenzialmente fatale soprattutto nei cuccioli. I sintomi includono diarrea, vomito, perdita di appetito, abbattimento, disidratazione, febbre alta, sangue nelle feci e ittero. Le cause variano da indiscrezioni dietetiche, boli di pelo, infezioni virali/batteriche/parassitarie, allergie alimentari, stress, patologie sistemiche come diabete, pancreatite e tumori. La trasmissione avviene tramite saliva, vomito, feci e urina. Il trattamento include riposo digestivo, fluidoterapia, antiemetici, dieta graduale con alimenti facilmente digeribili. La diagnosi richiede analisi del sangue, radiografie, ecografie ed endoscopia. La prevenzione si basa su vaccinazione, dieta appropriata, profilassi antiparassitaria e evitare contatti con gatti malati. Non esiste cura specifica, solo terapia sintomatica. Il recupero richiede 7-10 giorni con cure veterinarie tempestive.
la gastroenterite nel gatto sintomi diagnosi e terapia

La gastroenterite nel gatto ha molte cause: indiscrezione dietetica (cibo avariato, rifiuti), corpi estranei, boli di pelo, cambi bruschi di dieta, parassiti (Giardia, coccidi, vermi), allergie alimentari. Infezioni virali (parvovirus, coronavirus), batteriche (Salmonella, Campylobacter) sono comuni. Altre cause: ostruzioni intestinali, malattie renali/epatiche, diabete, pancreatite, malattie infiammatorie intestinali, stress, tumori. Il parvovirus è particolarmente grave: attacca cellule intestinali e globuli bianchi, può causare morte per disidratazione. Sopravvive nell’ambiente fino a 1 anno ed è altamente contagioso. Si trasmette tramite saliva, vomito, feci, urina. I cuccioli sono più a rischio. La vaccinazione è essenziale perchè non esiste cura specifica. Prenota una visita veterinaria urgente se sospetti gastroenterite e usa il libretto veterinario per tracciare sintomi.

I segnali principali sono vomito e diarrea (con possibile sangue), perdita appetito, abbattimento, letargia. Altri sintomi: disidratazione (mucose secche, occhi infossati), febbre alta (oltre 40°C), ittero (mucose giallastre). La diarrea varia da pastosa ad acquosa con muco. Il vomito può essere frequente e incoercibile. Il gatto appare prostrato, meno reattivo, si isola. Nei casi gravi c’è sangue nelle feci (rosso vivo o nerastro). L’incubazione è 2-10 giorni. Solo l’analisi del sangue conferma la diagnosi mostrando drastica diminuzione globuli bianchi. La gastroenterite può essere lieve e autolimitante o grave e pericolosa per la vita. Cuccioli particolarmente a rischio. Contatta immediatamente un veterinario se noti questi segni e documenta nel libretto sanitario.

Non esiste cura specifica per la gastroenterite virale – solo terapie sintomatiche. Nelle prime 12-24 ore: digiuno con accesso ad acqua/soluzioni elettrolitiche. Poi piccoli pasti frequenti con cibi facilmente digeribili (pollo bollito, riso). Cure veterinarie: fluidoterapia endovenosa per disidratazione, antiemetici per vomito, antidiarroici, probiotici per flora intestinale, antibiotici se infezione batterica. Mai automedicazione con farmaci umani (tossici!). Ricovero spesso necessario per monitoraggio. La guarigione richiede 7-10 giorni con dieta specifica. Tasso mortalità alto nei cuccioli, migliore prognosi negli adulti. Isolamento del gatto malato essenziale per prevenire contagio. Pulizia accurata di ciotole, giochi, ambiente. Prenota una visita specialistica per gestione e monitora con il libretto veterinario.

La vaccinazione è fondamentale – chiedi al vet i tempi giusti per cuccioli e richiami adulti. Dieta equilibrata e appropriata, evita avanzi e cibo avariato. Impedisci ingestione corpi estranei, rifiuti. Profilassi antiparassitaria mensile regolare. Evita contatto con gatti malati, quarantena per nuovi arrivi. Ambiente pulito, disinfetta ciotole e accessori. Non cambiare bruscamente alimentazione. Controlli veterinari regolari per diagnosi precoce. Gestisci stress ambientale. La prevenzione è l’unica vera arma contro questa malattia potenzialmente fatale. La gastroenterite non si trasmette all’uomo. Educazione su riconoscimento sintomi precoci salva vite! Programma visite preventive e utilizza il libretto veterinario per tenere traccia di vaccinazioni e salute gastrointestinale.

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I gatti possono diventare gravemente disidratati se la gastroenterite non viene adeguatamente trattata, per questo è importante consultare il veterinario il prima possibile. La gastroenterite nel gatto descrive l’infiammazione dello stomaco e dell’intestino o del tratto gastrointestinale.

No, un uomo non può essere contagiato da un gatto affetto da gastroenterite.

In 7-10 giorni l’intestino può riprendersi e superare la malattia. Il tuo veterinario ti consiglierà una dieta specifica così da permettere il recupero totale. E’ bene ricordare che è una patologia con un tasso di mortalità elevato nei cuccioli, nei gatti adulti aumentano le speranze di sopravvivenza e di una totale guarigione

  1. mantenere il gatto con una dieta sana ed equilibrata.
  2. mantenere un ambiente pulito per evitare infezioni.
  3. fare attenzione che il gatto non ingerisca oggetti non commestibili.
  4. portali per le vaccinazioni e la sverminazione di routine, anche se adulto.
  • assenza di una vaccinazione-sverminazione
  • dieta squilibrata, ingestione di oggetti non commestibili
  • infezione parassitaria
  • allergia alimentare
  • diabete
  • pancreatite felina
  • malattia infiammatoria intestinale

Per prima cosa,se riscontri sintomi tipici della gastroenterite come diarrea, vomito, perdita di appetito, abbattimento, disidratazione (…) è necessario portare il gatto subito dal veterinario. La gastroenterite è molto pericolosa per i gatti, soprattutto nei cuccioli. Per questo il vaccino è importante, perché una vera e propria cura non esiste. Porta il gatto immediatamente dal veterinario per una valutazione dello stadio della malattia. E’ importante sapere che anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel recupero, fatti consigliare dal tuo veterinario prodotti e cibi specifici.

Panoramica della gastroenterite nel gatto

La gastroenterite nel gatto è un’infiammazione che colpisce lo stomaco e l’intestino e può causare vomito e diarrea. E’ una patologia virale, considerata molto grave e spesso può portare alla morte del gatto, soprattutto se è cucciolo.

Non esiste una terapia per la gastroenterite nel gatto ma è possibile solo effettuare delle terapie sintomatiche. Per questo motivo è estremamente importante la vaccinazione, soprattutto se piccoli. Il tuo veterinario di fiducia saprà consigliarti il periodo perfetto per vaccinare il tuo gattino, e quando è previsto il richiamo ciclico per i gatti adulti. La prevenzione va attuata fin dalla nascita del gattino o dal momento in cui lo accogli in casa.

Il virus della gastroenterite colpisce le cellule dell’intestino causando una forte diarrea. Attacca e distrugge anche i globuli bianchi, abbattendo le difese immunitarie del gatto. Questa può malattia provoca la morte per disidratazione o infezioni secondarie.

L’infezione può essere trasmessa durante la gravidanza dalla madre ai cuccioli, i quali possono nascere con una grave malformazione al cervelletto, ipoplasia cerebellare. In questo caso si notano i primi sintomi solo quando i piccoli cominciano a muoversi. Oppure nei casi più gravi può avvenire l’aborto.

La gastroenterite nel gatto è causata da un virus, il parvovirus che infetta le cellule ad alto grado di divisione, in particolar modo quella dell’epitelio intestinale, del midollo osseo e quelle staminali del feto in via di sviluppo, fino a diffondersi nel sangue. Il virus della gastroenterite è molto resiste e può sopravvivere in ambienti esterni al gatto per molto tempo, anche fino ad 1 anno. Inoltre è molto contaggiosa.

Sintomi della gastroenterite nel gatto

La gastroenterite nel gatto ha un periodo di incubazione variabile tra i 2 e i 10 giorni, a seconda dell’agente causale. Una volta manifestata, presenta una serie di sintomi caratteristici che è importante saper riconoscere per intervenire prontamente.

  • Diarrea: Le feci si presentano molli o liquide, spesso con frequenza aumentata e urgenza nell’evacuazione. La consistenza può variare da pastosa ad acquosa, con possibile presenza di muco.
  • Vomito: Può verificarsi a digiuno o dopo l’assunzione di cibo e acqua. Nei casi più gravi diventa frequente e incoercibile, compromettendo rapidamente lo stato di idratazione dell’animale.
  • Perdita di appetito: L’inappetenza (anoressia) è un segno precoce e può essere totale o parziale. Il gatto mostra disinteresse verso il cibo e può allontanarsi dalla ciotola o annusare il cibo senza consumarlo.
  • Letargia: Lo stato di prostrazione si manifesta con letargia, diminuzione dell’attività spontanea e tendenza all’isolamento. Il gatto appare meno reattivo agli stimoli esterni e trascorre più tempo a dormire.
  • Disidratazione: Conseguenza diretta di vomito e diarrea, si riconosce da mucose orali secche, perdita di elasticità cutanea, occhi infossati e aumento del tempo di riempimento capillare gengivale.
  • Febbre alta: La temperatura rettale può superare i 40°C, soprattutto nelle forme infettive. Il gatto può presentare estremità calde, aumento della frequenza respiratoria e cardiaca.
  • Sangue nelle feci: La gastroenterite emorragica si caratterizza per la presenza di sangue vivo (rosso brillante) o digerito (feci nerastre) nelle deiezioni, indicando ulcerazioni o gravi infiammazioni della mucosa intestinale.
  • Ittero: La colorazione giallastra delle mucose, della sclera oculare e della cute (visibile soprattutto su orecchie e gengive) indica un coinvolgimento epatico secondario o primario nel processo patologico.

Solo tramite un analisi del sangue è possibile capire se il gatto è affetto da gastroenterite. La conferma sarà nell’eccessiva diminuzione dei globuli bianchi.

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I sintomi della gastroenterite possono essere: diarrea, vomito, spossatezza, perdita di appetito, febbre (…)

Cause della gastroenterite nel gatto

Le cause della gastroenterite nei gatti sono molte e includono:

  • Indiscrezione dietetica: I gatti che consumano rifiuti, cibo avariato o avanzi inappropriati possono sviluppare un’infiammazione acuta del tratto gastrointestinale, con rapida insorgenza di vomito e diarrea come risposta protettiva dell’organismo.
  • Ingestione di materiale estraneo: Oggetti come spaghi, nastri o giocattoli possono irritare o ostruire parzialmente l’intestino, causando infiammazione e compromettendo la normale motilità intestinale con sintomi persistenti.
  • Boli di pelo: L’accumulo di pelo ingerito durante la toelettatura può formare masse che irritano lo stomaco e l’intestino, provocando vomito frequente, inappetenza e costipazione alternata a diarrea nei casi più gravi.
  • Cambiamenti nella dieta: Introduzioni brusche di nuovi alimenti possono alterare l’equilibrio della flora batterica intestinale, causando fermentazione anomala e conseguente irritazione della mucosa con diarrea transitoria.
  • Infezione parassitaria: Parassiti come Giardia, coccidi, vermi rotondi o tenie colonizzano l’intestino, danneggiando la mucosa e interferendo con l’assorbimento dei nutrienti, causando diarrea cronica e malassorbimento.
  • Allergie alimentari: Reazioni immunomediate verso specifiche proteine alimentari provocano infiammazione della mucosa intestinale, con sintomi cronici o ricorrenti che includono vomito, diarrea e prurito in alcune aree del corpo.
  • Infezione virale: Virus come parvovirus felino, coronavirus o rotavirus attaccano direttamente le cellule della mucosa intestinale, compromettendone la funzionalità e causando vomito e diarrea spesso emorragica nei casi più gravi.
  • Infezione batterica: Batteri patogeni come Salmonella, Campylobacter o Clostridium proliferano nell’intestino, producendo tossine che danneggiano la mucosa e provocano diarrea acuta, spesso con presenza di muco o sangue.
  • Ostruzione: Blocchi parziali o completi del tratto gastrointestinale impediscono il normale transito del contenuto intestinale, causando vomito proiettile, dolore addominale acuto e progressiva disidratazione.
  • Malattie renali: L’insufficienza renale determina accumulo di tossine uremiche che irritano la mucosa gastrointestinale, provocando nausea, vomito e inappetenza come sintomi secondari alla patologia primaria.
  • Malattia del fegato: La disfunzione epatica altera il metabolismo dei nutrienti e la produzione di bile, influenzando negativamente la digestione e causando sintomi gastrointestinali come vomito, diarrea e maldigestione dei grassi.
  • Diabete: Lo squilibrio glicemico può alterare la motilità intestinale e compromettere la funzionalità del sistema nervoso enterico, causando sindrome da malassorbimento e dismotilità intestinale.
  • Pancreatite felina: L’infiammazione del pancreas rilascia enzimi digestivi che danneggiano i tessuti circostanti, incluso l’intestino, provocando vomito acuto, dolore addominale intenso e anoressia.
  • Malattia infiammatoria intestinale: Processo infiammatorio cronico della mucosa intestinale di origine immunomediata, caratterizzato da infiltrazione di cellule infiammatorie che compromettono l’assorbimento e causano sintomi persistenti o ricorrenti.
  • Stress: Eventi stressanti attivano il sistema nervoso autonomo alterando la motilità intestinale e la permeabilità della mucosa, favorendo la proliferazione di batteri patogeni e compromettendo la funzione immunitaria locale.
  • Cancro: Neoplasie gastrointestinali alterano la struttura e la funzionalità dell’organo colpito, causando ostruzioni parziali, ulcerazioni della mucosa e sintomi progressivi come vomito cronico, diarrea e perdita di peso.
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Le cause della gastroenterite possono essere molte tra cui: infezione batterica, infezione virale, cambiamento di dieta, allergie alimentari (…)

Come curare la gastroenterite nel gatto

La gastroenterite nel gatto richiede un approccio terapeutico multifattoriale che combina riposo digestivo, reidratazione e graduale reintroduzione alimentare. Nelle prime 12-24 ore è fondamentale sospendere l’alimentazione solida ma garantire costante accesso all’acqua, eventualmente integrata con soluzioni elettrolitiche veterinarie per contrastare la disidratazione causata da vomito e diarrea.

Successivamente, si procede con piccoli pasti frequenti di alimenti facilmente digeribili come pollo bollito senza pelle e riso bianco, o diete commerciali gastrointestinali specifiche raccomandate dal veterinario.

In casi moderati o gravi, il trattamento veterinario può includere fluidoterapia endovenosa, antiemetici, antidiarroici, probiotici per ripristinare la flora intestinale e, se necessario, antibiotici quando si sospetta un’infezione batterica. La tempestività dell’intervento è cruciale: se il gatto mostra letargia, disidratazione evidente o sangue nelle feci, è indispensabile una visita veterinaria immediata per escludere patologie più gravi e impostare la terapia appropriata, evitando assolutamente l’automedicazione con farmaci umani che potrebbero risultare tossici.

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La gastroenterite può essere letale per i cuccioli. Agire preventivamente è importantissimo.

Come si trasmette la gastroenterite nei gatti

La gastroenterite si diffonde e si trasmette tramite:

  • saliva
  • vomito
  • feci
  • urina

La carica virale è molto alta e il gatto contrae il virus quando entra in contatto diretto o indiretto (ambiente) con un gatto malato. Anche il cibo e mangiare dalla stessa ciotola è un vettore di trasmissione, pertanto è necessario prestare molta attenzione e ripulire con cura ciotole, giochi e cucce, dividendo il gatto infetto mettendolo in quarantena e controllarlo spesso.

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La gastroenterite si trasmette tramite saliva, vomito, feci e urina

Rischi e segnali della gastroenterite

Ogni gatto può sviluppare la gastroenterite, che può essere lieve e auto-limitante o, in alcuni casi, provocare vomito e diarrea gravi (occasionalmente con sangue) che portano a una riduzione dell’appetito, a disidratazione e ad uno squilibrio elettrolitico. Si raccomanda di contattare immediatamente il veterinario se il vomito e la diarrea sono frequenti o gravi.

Diagnosi e trattamento della gastroenterite

Poiché ci sono tante cause di gastroenterite, è fondamentale fornire al veterinario la storia completa del gatto, comprese le risposte a quanto segue:

  • Quali sintomi ha?
  • Ha altri problemi di salute o legati all’utilizzo di un farmaco?
  • Ha avuto contatti con altri gatti (ad esempio dal toelettatore o in una pensione per animali)?
  • Ha accesso senza supervisione al cortile o ad un prato?
  • C’è stato un cambiamento nel cibo per gatti?
  • Ha ingerito oggetti estranei?
  • Ha mangiato immondizia o cibo per le persone?

Per determinare la causa sottostante, il veterinario può raccomandare una combinazione dei seguenti test:

  • Test di laboratorio per valutare la funzionalità renale, epatica e pancreatica e i livelli di zucchero nel sangue;
  • Un emocromo completo per valutare infiammazioni, infezioni, anemia e altre condizioni correlate al sangue;
  • Test elettrolitici per accertare che il gatto non sia né disidratato né affetto da uno squilibrio elettrolitico;
  • Raggi X dell’addome per valutare la presenza di materiale estraneo e/o per escludere un’ostruzione del tratto gastrointestinale;
  • Ecografia del tratto digestivo del gatto e di altri importanti organi addominali;
  • Endoscopia, per valutare il rivestimento dello stomaco e del tratto intestinale, completata da biopsie per una diagnosi definitiva;
  • Test specifici per escludere le infezioni virali, come la leucemia felina e il virus dell’immunodeficienza felina;
  • Test delle feci per identificare se i parassiti fecali potrebbero essere la causa;
  • Prove fecali speciali, come colture e test di reazione a catena della polimerasi (PCR).

Disidratazione nei gatti con gastroenterite

I gatti con gastroenterite, indipendentemente dalla causa, sono spesso disidratati e potrebbe essere necessario somministrare fluidi per via sottocutanea o direttamente in una vena (per via endovenosa). A seconda della gravità, l’animale domestico può essere ricoverato in ambulatorio per tenere sotto controllo la diarrea e il vomito.

Nei casi meno gravi, il veterinario può consigliare di somministrare una dieta leggera insieme a farmaci adeguati e fornirà le istruzioni per prendersi cura del proprio amico a casa. È molto importante seguire attentamente le istruzioni per il trattamento fornite dal veterinario.

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La gastroenterite può provocare una forte disidratazione nel gatto.

Alimentazione di un gatto con gastroenterite

Cosa dare da mangiare ad un gatto affetto da gastroenterite

Un altro aspetto importante è l’alimentazione. Una dieta sana ed equilibrata sarà importante per combattere la patologia.Talvolta può essere forzata da parte del veterinario se il gatto non risponde o non collabora. Contatta il tuo veterinario per un consiglio pratico sulle quantità e sulle modalità di somministrazione. E’ necessario avere un gatto più in forza possibile, mper combattere la malattia.

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L’alimentazione è molto importante per guarire dalla gastroenterite. Il tuo veterinario può consigliarti prodotti e cibi specifici

Prevenzione alla gastroenterite

Per prevenire o ridurre al minimo il rischio di gastroenterite nel gatto si consiglia di:

  • nutrirlo con una dieta appropriata,
  • evitare l’ingestione di scarti di cucina, immondizia o di corpi estranei,
  • effettuare la profilassi preventiva mensile ad ampio spettro contro i parassiti,
  • evitare il contatto con gatti malati.

Se persistono domande o dubbi, bisogna sempre chiamare il veterinario: è la migliore risorsa per garantire la salute e il benessere degli animali domestici.

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